Seguo il blog di Grillo dall'inizio.
Nel 2005 ho contribuito anche io alla campagna “Fazio vattene” contro l'allora governatore della banca d'Italia: è anche grazie a questa e alle inchieste della magistratura che si è portata alla luce lo scandalo dei concertisti. Fosse stato per i partiti, avremmo ancora Antonio Fazio presidente a vita, la banca della sinistra Unipol Bnl e quella di destra, di Fiorani.
Nel 2007 ero anche io in piazza a Milano a gridare i vaffa contro i condannati in parlamento e contro i senatori e deputati che tolleravano questa vergogna. Al Vaffa day noi cittadini chiedevamo due cose: basta condannati in Parlamento, due legislature e basta.
Tutte cose considerate eretiche qualche anno fa, ma che oggi rientrano nei programmi di emergenza dei partiti. Dopo lo tsunami di domenica scorsa.
Quanti anni abbiamo perso, discutendo su Cuffaro, su Previti, su Berlusconi, su Dell'Utri, rimasti in Parlamento con la protezione anche della sinistra, fino alla fine.
Sul blog scrivevo:
Per tornare a lorsignori della Casta, leggiamoci un pezzo dell'intervista al senatore Latorre:Massimo D'Alema sostiene che il V-day sia stato, in fondo, carico, zuppo di violenza.«Vede, io dico che il "vaffa" sia molto, tragicamente simile al "menefrego". Voglio dire che in certe situazioni che Grillo porta in scena, c'è un atteggiamento culturale che evoca un nostro passato...».Senatore, provi ad essere più preciso.«Quando si va su un palco e ci si esibisce nel linciaggio indiscriminato delle persone, quando si dimostra un assoluto disprezzo per la democrazia rappresentativa, sì, certo, il rischio è quello di...».Di cosa?«Di una deriva fascista».
Fascista.
Nel 2009, il 25 aprile, ho partecipato al Vaffa day contro la stampa embedded: quella sovvenzionata dalla politica e dal potere, quella che fa da riporto e non da cane da guardia.
In piazza a Milano, l'onorevole Di Pietro. Della sinistra democratica, non mi ricordo nessuno.
Oggi ero a Milano a firmare per i referendum di Grillo. Mi chiedevo: che fine ha fatto il Partito Democratico, Veltroni, il segretario Martina, perchè non sono qui a far sentire la loro voce come ha fatto Antonio Di Pietro?Porteranno questa battaglia direttamente nelle aule parlamentari (con quale maggioranza)? Oppure per il PD, non è una priorità?Libera informazione è libertà. E oggi, dove sento dire che Grillo è antipolitica, che Grillo fa paura, voi, onorevoli e senatori del Partito Democratico mi fate paura.Paura fanno le morti sul lavoro. Paura fa il potere delle tre mafie: 150 miliardi euro di fatturato. 10000 morti e 15000 affiliati. Fa paura la recessione, il precariato, i salari bassi. I terreni e le falde inquinate in Campania e in Puglia. Fa paura questi ritorni del fascismo .....
Sono passati 6 anni: avevamo ragione noi. Sul finanziamento ai partiti, ai giornali, sui condannati in politica, sul limite delle legislature. Sui costi della politica e su certi privilegi che sono uno scandalo: come i 500000 euro per l'assegno di reinserimento per l'ex presidente della regione Lombardia, il neo senatore Formigoni.
Quello che ha governato la regione nel segno dell'eccellenza. Come se il fatto che la sanità funzioni bene dipende dalla politica e non dai medici.
Avevamo ragione noi. E per colpa di questa politica abbiamo perso troppo tempo, sprecato troppe risorse che, in tempi di crisi, sono state sprecate destinandole agli usi sbagliati. Le spese militari, le auto blu, stipendi e pensioni d'oro, le grandi opere. Ma ora le elezioni sono finite.
Capisco la sofferenza nel cercare un accordo con le forze politiche responsabili di questa situazione. Capisco anche che il vostro obiettivo, Grillo e Casaleggio, sia arrivare al 51% per governare da soli.
Ma il rischio è che, se aspettiamo nuove elezioni, non ci sia più nessun paese da governare.
C'è la disoccupazione (3 ml di dosoccupati, 300000 posti di lavoro persi al sud), ci sono i mercati: se lo spread sale, dovremo pagare più interessi sul debito che dobbiamo piazzare in borsa. Solo per il rincaro di questa settimana, spiegava Dragoni l'altra sera a Servizio Pubblico, pagheremo 2 miliardi in più. Sono soldi che potremmo destinare a scuole, asili o al reddito di cittadinanza.
Non vi interessa formare un governo, non avete intenzione di dare la fiducia a nessuna maggioranza? Bene: sono finiti i tempi degli slogan e delle battute. È ora di andare in Parlamento dove altri vi hanno portato e presentare le proposte.
Senza aspettare che questi “morti” si suicidino da soli.
Anche perché, di questa maggioranza al 51%, non so se possiamo proprio fidarci.
Questa sera Presa diretta parlerà dello tsunami: le telecamere della trasmissione hanno seguito la campagna elettorale dei partiti, Iacona ha intervistato Bersani, Vendola e seguito il viaggio elettorale di Grillo fino a piazza San Giovanni.
In diretta dallo studio 2 di Via Teulada, puntata speciale di PRESADIRETTA sul risultato delle elezioni più importanti dal dopoguerra ad oggi.L’ultima settimana prima del voto gli inviati di PRESADIRETTA hanno seguito la campagna elettorale nelle regioni decisive per il risultato al Senato, Lombardia, Sicilia e Lazio.E ancora, PRESADIRETTA ha seguito l’incredibile viaggio di Beppe Grillo attraverso l’Italia, fino all’appuntamento finale di Piazza San Giovanni.Chi ha vinto, chi ha perso e che Parlamento uscirà da queste elezioni?