Sono in Turchia per raccontare le storie dei rifugiati siriani che sono fuggiti dai loro villaggi. Con una guida (a sinistra in questa foto) ieri sono riuscito a entrare in territorio siriano. A un certo punto, mentre di nuovo ci eravamo avvicinati al confine turco, una pattuglia di soldati (turchi) ci ha fermati. Siamo rimasti in stato di fermo, la guida, la mia interprete e io, per sei ore e mezza. Trattati bene ma con fermezza dai soldati e dalla polizia militare. Anche la guida, un siriano rifugiato, è potuto restare in Turchia: "se mi fanno rientrare in Siria, mi ammazzano", mia ha spiegato. Aveva il terrore dipinto sul volto mentre me lo diceva, sembrava davvero sincero. Questa "avventura" mi ha permesso di vedere i profughi dalla parte siriana del confine, quelli che in Turchia non vogliono entrare per non diventare rifugiati a tutti gli effetti. Vivono allora nei campi, in Siria, in modo improvvisato e precario (bambini, donne incinte, famiglie intere). Alcune fotografie di rifugiati nella città di Yayalada (in Turchia) le trovate qui.
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Sono in Turchia per raccontare le storie dei rifugiati siriani che sono fuggiti dai loro villaggi. Con una guida (a sinistra in questa foto) ieri sono riuscito a entrare in territorio siriano. A un certo punto, mentre di nuovo ci eravamo avvicinati al confine turco, una pattuglia di soldati (turchi) ci ha fermati. Siamo rimasti in stato di fermo, la guida, la mia interprete e io, per sei ore e mezza. Trattati bene ma con fermezza dai soldati e dalla polizia militare. Anche la guida, un siriano rifugiato, è potuto restare in Turchia: "se mi fanno rientrare in Siria, mi ammazzano", mia ha spiegato. Aveva il terrore dipinto sul volto mentre me lo diceva, sembrava davvero sincero. Questa "avventura" mi ha permesso di vedere i profughi dalla parte siriana del confine, quelli che in Turchia non vogliono entrare per non diventare rifugiati a tutti gli effetti. Vivono allora nei campi, in Siria, in modo improvvisato e precario (bambini, donne incinte, famiglie intere). Alcune fotografie di rifugiati nella città di Yayalada (in Turchia) le trovate qui.
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