Quello che colpisce a prima vista è la scala. Sembra salire verso il nulla, sospesa sopra il divano nero. Scultorea ed eterea allo stesso tempo, non solo collega i due piani della casa ma attira l’attenzione, decora e affascina. E poi c’è la finestra, una vetrata che occupa tutta la parete aprendosi verso il fiume Miyagawa, che scorre fuori.
Se c’è una cosa da ammirare nell’architettura giapponese è la capacità di creare spazi che sembrano galleggiare in una dimensione a sé, separata dalla vita di tutti i giorni eppure fortemente legati alla natura verso cui tendono. C’è sempre una volontà di collegare gli interni al paesaggio, incorniciando uno scorcio o anche solo incasellando un albero in un giardino d’inverno, per non perdere lo spettacolo del passaggio delle stagioni.
Non fa eccezione questo progetto: una casa monofamiliare realizzata a Ise, in Giappone, dallo studio di architettura Takashi Yamaguchi & Associates. L’edificio si compone di due volumi disposti parallelamente e separati da uno spazio vuoto verticale che va dalla terrazza sul tetto alla corte interna. Al pian terreno della parte est dell’abitazione si trovano il living, la sala pranzo e la cucina mentre al piano superiore trovano posto le camere da letto caratterizzate dal soffitto inclinato. Nell’altro volume, quello disposto a ovest, si trovano il garage e lo studio.
La luce, come di consueto, è un elemento fondamentale del progetto. La disposizione della stanze parte da un’attenta considerazione delle fonti di luminosità. Un’atmosfera soft, pacata avvolge l’abitazione e il risultato è che tutto sembra immerso nel silenzio. Come un’oasi di relax, nella quale rifugiarsi. Non è questo ciò che chiamiamo casa?