Per Leibniz quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili: il detective Michael Britten è pronto a dimostrargli che si sbaglia nella prima e unica stagione della serie prodotta dalla NBC in onda su Fox Crime, canale 117 di Sky, a partire da oggi. Il personaggio interpretato da Jason Isaacs, il Lucius Malfoy della saga di Harry Potter, vive infatti non una, ma ben due realtà orribili: rimasto vittima di un incidente stradale insieme alla sua famiglia, da quel momento Michael vive due diverse realtà, una in cui a salvarsi è stata la moglie Hannah (Laura Allen) e un’altra in cui è invece sopravvissuto il figlio Rex (Dylan Mannette). Le due realtà si alternano ogni volta che Michael va a dormire: quando si risveglia la situazione si ribalta ogni volta. A cambiare non è soltanto la vittima, ma anche altri dettagli importanti: nella realtà in cui è sopravvissuta la moglie, il compagno storico del detective Britten, Isaiah (Steve Harris), è stato sostituito dal giovane Efrem (Wilmer Valderama) e lo psichiatra che segue Michael è il dottor John Lee (B.D. Wong), non la dottoressa Judith Evans (Cherry Jones). A complicare ancora di più le cose ci pensa il lavoro di Michael: riuscendo a vedere i casi da due punti di vista diversi e sommando differenti indizi, il detective Britten riesce a venirne a capo, ma confonde ancora di più le sue percezioni. Per distinguere in quale mondo si trovi, il detective indossa quindi bracciali di differenti colori: uno rosso nella realtà in cui è sopravvissuta la moglie e uno verde in quella dove a vivere è il figlio. Scritto da Kyle Killen, già creatore della serie “Lone Star”, “Awake” è un prodotto ambizioso, che unisce gli elementi classici del poliziesco a quelli della fantascienza: la particolare condizione del protagonista fa infatti pensare a serie come “Fringe”, “Lost”, “Doctor Who” e a film come “Inception”, “Memento” e “Sliding Doors”. “Awake” riesce però ad essere originale per la maestria con cui vengono alternate le due differenti realtà: mentre nelle altre opere nominate i mondi paralleli e le diverse linee temporali sono sempre perfettamente distinti, qui i due piani narrativi si intrecciano a tal punto da non sapere più che cosa sia reale e cosa no, tanto da stordire e disorientare lo spettatore come se vivesse in prima persona lo sdoppiamento della realtà. Qual è la verità? Chi è morto davvero? La moglie? Il figlio? E se nessuna delle due situazioni fosse reale? E se fossero morti tutti? In 13 episodi “Awake” mette in scena il dramma di un uomo che non sa più distinguere tra il sogno e la realtà, personaggio incarnato alla perfezione da un interprete d’eccezione come Isaacs, attore teatrale prestato prima al cinema e ora alla televisione. Pubblicato su TvZap.





