Ayumi Hamasaki – FIVE

Creato il 06 settembre 2011 da Ickopowah @ickopowah

cd+dvd cover

La regina del Giappone è tornata, dopo 8 mesi dal suo Love Songs, Ayumi ritorna in studio con un mini-album, il suo secondo dai tempi di Memorial address, che risale a ormai al 2003. Un lavoro forse fatto troppo in fretta che ritorna un po’ ai vecchi suoni mescolandoli con suoni più moderni risalenti all’ultimo album. Il disco debutta in prima posizione, la sua 18° prima posizione per un album, e vende intorno alle 127.000 copie.

progress apre le danze con la sua dolce e lenta melodia. Una canzone semplice che delude la maggior parte dei fan dei suoi periodi più rockish perché nonostante un’inizio lento, seguito da un ritornello scatenato e interessante, il resto della canzone rimane su dei livelli abbastanza anonimi che non riescono comunque a entusiasmare troppo. Un brano nel complesso niente male, che non ha niente a che vedere con la seguente ANother song feat. URATA NAOYA. Questo è il secondo duetto fra i due, e se il primo (Dream ON uscito nel Dicembre 2010) mi era piaciuto poco, quest’ultimo ancora di meno, e forse a cause della melodia R&B scialba e veramente poco interessante. La voce di Ayumi è veramente noiosa, e non riesce a creare un interesse verso la sua voce, cosa che spesso le viene bene. Una traccia che poco si adatta ai fasti a cui ci ha abituato la cantante. Why…feat. JUNO è una ballata, dai ritmi meno marcati della precedente, ma sicuramente più consoni alla voce di Ayu e JUNO che si sposano in modo perfetto, senza problemi. Il ritornello non è troppo forte, ma i due riescono a dare spinta alla melodia. Un brano sicuramente più sfizioso dei due precedenti. beloved ad un primo impatto mi era risultata molto carina, ma dopo vari ascolti la melodia ha cominciato a sembrarmi veramente piatta, poco originale, che si accosta molto al singolo MOON/blossom. L’unica cosa che rende questa canzone più appettibile rispetto alle sue simili è la voce di Ayu, molto più forte e decisa in questo brano. BRILLANTE è la canzone sperimentale del disco, e nonostante il titolo italiano, i suoni iniziali ricordano molto di più la Spagna. Il coro che si sente all’inizio e alla fine e durante i ritornelli danno un tocco di malinconia al brano, che in ogni caso non sono riuscito ad apprezzare molto anche se in molti l’hanno subito premiato come il migliore del disco. Alla fine di questa canzone troviamo una hidden track: Why… feat. URATA NAOYA. Canzone dai suoni marcatamente R&B e elettronici, che riescono a rovinare senza dubbio la mia canzone preferita del disco. La voce di URATA la trovo completamente inadatta a questa canzone, che con la sua comparsa prende un sound più allegro. beloved (orchestra version) non aggiunge niente ad un brani che già di suo è abbastanza scialbo e piatto.

Un’uscita come già detto, frettolosa, senza stare troppo a riguardare le melodie e i suoni. Le mie aspettative per il disco erano sicuramente molto alte, e come di solito succede, sono rimasto molto deluso dalla strada intrapresa. Spero che Ayumi si prenda una bella pausa per ritornare con lavori più interessanti e energici rispetto a questo disco.

Voto: 6.5



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