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Azerbaigian. Hasanov, ‘fermare attività illegali media non è repressione’

Creato il 21 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

hasanov_alidi Giacomo Dolzani

L’assistente del presidente azero per le questioni pubbliche e politiche, Ali Hasanov, ha rilasciato oggi pubblicamente delle dichiarazioni in risposta alla recente ondata di critiche che ha travolto il governo dell’Azerbaigian, accusato di reprimere la libertà di stampa ed espressione nel paese.
Di recente, in seguito a delle critiche avanzate contro un calciatore, è stato infatti ucciso il giornalista Rasim Aliyev, del sito Ann.az, omicidio che venne subito ricondotto a ragioni politiche, ipotesi smentita con forza dall’esecutivo di Baku. Ancora più scalpore in occidente aveva destato l’incarcerazione della reporter Khadija Ismayilova, ostile al presidente, Ilham Aliyev.
Ora l’arresto di diversi dipendenti di radio e televisioni, straniere e locali, operanti sul territorio nazionale, ha scatenato una nuova serie di accuse, in relazione alle quali Hasanov ha spiegato che “l’Azerbaigian, come tutti i paesi, ha delle leggi che regolano l’attività dei media, sia esteri che nazionali, le quali vanno rispettate“.
In relazione quindi all’arresto di dipendenti delle televisioni azere Interaz Tv, Meydan Tv ed Euroaz Tv e della compagnia radiotelevisiva statunitense Voice of America, Hasanov ha quindi affermato che: “questi media, che operavano in violazione delle norme vigenti, prima di essere sottoposti ad un tale provvedimento, sono stati più volte avvertiti dalle autorità, avvisi che però, a quanto pare, non sono stati tenuti in considerazione”. In particolare a riguardo di Voice of America ha specificato: “questi arresti hanno il solo scopo di indurre tale società a rispettare le norme di accreditamento per i media stranieri vigenti in Azerbaigian”.
Questa serie di provvedimenti decisi dalle autorità di Baku, ha concluso Hasanov, “non sono stati emanati perché c’è di mezzo l’attività giornalistica in quanto tale, e non sono un atto di repressione; soltanto deve essere rispettato il principio che chiunque svolga un lavoro deve rispettare le leggi vigenti nel paese”.

da Notizie Geopolitiche



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