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Aziende: perché aprire la fan page?

Da Printingweb S.r.l. @printingweb

Facebook è da sempre il social network che ha maggiori utilizzatori rispetto a tutti gli altri: solo in Italia gli utenti iscritti sono circa 26 milioni e di questi più della metà sono quotidianamente attivi sul social con commenti, condivisioni e ‘like’. Diventa imprescindibile, quindi, per un’azienda stabilire la propria presenza on line ma soprattutto imparare a sfruttarla al meglio per aumentare la propria popolarità.

Il primo dubbio che sorge però, al momento dell’iscrizione al social network ideato da Mark Zuckerberg è quello di scegliere se optare per la creazione di un profilo vero e proprio oppure di una fan page. Tutte e due le opzioni presentano plus e minus e la scelta non è così facile ed immediata come potrebbe sembrare.
Ecco, dunque, una scheda dettagliata dei pro e contro di ogni possibile soluzione.

fan page

IL PROFILO DI FACEBOOK, UN’OPZIONE RISERVATA ALLE PERSONE FISICHE

E’ possibile adattare il profilo personale ad un’azienda o si rischia di svilirne troppo la natura?

Secondo le regole di utilizzo di Facebook, il profilo può essere attivato soltanto da una persona in quanto vengono richiesti una serie di dati che solo un essere umano in carne ed ossa può fornire. Tuttavia molte aziende ‘forzano’ il sistema gestendo l’azienda come se fosse una persona. Il rischio è quello che, nel caso in cui l’algoritmo di Facebook se ne accorga, venga bloccato il profilo aziendale così creato.

Tuttavia i vantaggi nella creazione di un proprio profilo personale sono tanti. Innanzitutto, ad esempio, nel caso si superi i 5 mila contatti – quella che fino a poco tempo fa era considerata la soglia massima di ‘amicizie’ possibili – è comunque consentito mantenere un filo diretto con gli altri utenti che non possono rientrare nella lista degli amici grazie al nuovo pulsante ‘seguimi’. Inoltre, il profilo dà una maggiore visibilità in quanto non è soggetto all’algoritmo di popolarità che funziona per le fan page e che è strettamente legato agli investimenti pubblicitari che si è disposti a sostenere. Infine, con il profilo personale c’è la possibilità di taggare persone e fan page nei propri commenti o post, creando così un effetto virale ancora più potente.

Fra i contro, invece, quello più limitante è l’impossibilità di poter accedere alle statistiche con i report relativi alla nostra attività. In questo modo è estremamente difficile capire quali siano stati i post più visualizzati, quali quelli più condivisi o i più apprezzati e, di conseguenza, non possono essere ricavate informazioni utili per migliorare la propria strategia comunicativa. Inoltre, il profilo personale non è visibile ai non amici e questa circostanza può essere molto limitativa per quanto riguarda la diffusione della brand identity.

LA FAN PAGE: LIMITI E VANTAGGI

Cosa si può fare con una fan page aziendale.

La fan page è ovviamente pensata per un utilizzo business e per questo motivo presenta una serie di funzionalità che possono essere davvero utili se ben utilizzate.

Ad esempio, le fan page possono avere un numero di follower illimitato, aumentando in maniera esponenziale il potenziale pubblico di riferimento. Grazie ad un apposito widget, poi, è possibile permettere agli utenti di collegarsi alla fan page direttamente dal sito aziendale, semplificando moltissimo gli accessi alla nostra pagina. L’elemento più importante, però, risulta essere quello delle statistiche: alla voce ‘Insights’, infatti, è possibile ottenere una puntuale analisi di tutta l’attività della nostra fan page, tarando anche le future azioni di comunicazione in base ai risultati ottenuti con le precedenti. Infine, se siamo disposti ad investire un piccolo budget in una campagna di advertising pay per click, possiamo ottenere grandi risultati in termini di visibilità perchè la fan page è pensata proprio per esaltare questa tipologia di pubblicità.

Tuttavia, anche la fan page presenta dei punti sfavorevoli. Fra questi, c’è senza dubbio la minor visibilità che ottengono le fan page di aziende che non hanno acquistato campagne di advertising. L’algoritmo della creatura di Zuckerberg, infatti, penalizza in termini di popolarità chi non voglia o non possa investire in pubblicità a pagamento.

CHI VINCE LA SFIDA?

Quale soluzione si presenta come la migliore? Decidiamolo insieme.

Analizzati pro e contro delle due opzioni, resta il problema di decidere quale sia la migliore. In realtà, al di là delle indicazioni di Facebook che però, ovviamente, sono abbastanza di parte in quanto tendono ad aumentare la raccolta pubblicitaria, la decisione va fatta in base a quelle che sono le esigenze specifiche della propria azienda: solo noi, infatti, possiamo sapere ciò di cui abbiamo veramente bisogno per sviluppare al meglio il nostro business.

Una soluzione potrebbe essere quella di avere tutte e due le opzioni destinate, però, a funzioni diverse. Ad esempio, si potrebbe scegliere di aprire una fan page per l’azienda, dal carattere più istituzionale e serioso, ed un profilo per un’eventuale mascotte aziendale, con la possibilità quindi di pubblicare contenuti più leggeri ed informali. In entrambi i casi, però, è bene ricordare che occorre un impegno costante ed un’attenzione massima nella cura della propria presenza sui social media perchè l’attività aziendale on line va costantemente monitorata per scongiurare il rischio di ottenere l’effetto contrario, ossia l’impopolarità o la creazione di una cattiva reputazione a causa di qualche commento negativo di utenti insoddisfatti, circostanza questa che per quanto si possa essere attenti alla qualità si può sempre verificare.


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