Azul è un libro che il maestro Borozan dedica al Mediterraneo, mare intercontinentale tra Europa, Africa ed Asia. Culla delle più grandi civiltà della storia, le nostre radici profonde sono immerse nel Mediterraneo.
Dopo “Limoni” il libro che cataloga la serie di opere tra pittura e ceramica, ispirate al limone, frutto mediterraneo per eccellenza dal colore e dall’aroma intesi, Borozan chiude il cerchio con questo inedito progetto editoriale. Una scrittura intima e personale sul concetto di appartenenza, le origine impresse nel dna di ognuno di noi.
Azul è come un piccolo scrigno dove sono custoditi tanti acquerelli, maestro Borozan sceglie dunque questa tecnica per plasmare i pigmenti della terra, i minerali, utilizzando appunto l’elemento acqua.
Opere tra terra e mare, una giostra di colori, di sensazioni, che si susseguono pagina dopo pagina in un ritmo incalzante, crescente.
Terra verde è uno dei capitoli, è il colore che l’artista sceglie per realizzare la serie ispirata all’erba, tanti fili sottili e sinuosi in punta di pennello scorrono veloci sulla carta umida, si intrecciano, si liberano come dannassero nel vento.
Luci e ombre che poi riportano, inevitabilmente, all’azzurro e al cobalto, i colori del Mediterraneo, e proprio a questi due colori sono dedicati altri due capitoli del libro.
Il mare azzurro cristallino e le piscine cobalto di Palma di Maillorca immersa nel mediterraneo, il blu nel blu con tutte le sue straordinarie gradazioni tra artificio e natura.
A chiudere il libro le immagini reportage di un’opera maestosa nel concetto. L’installazione cromatica che il maestro Borozan realizza ai piedi della Pala del Ghirlandaio custodita presso il prestigioso Museo Eroli di Narni.
Un tripudio di colori, bellezza e perfezione per un ‘opera che lascia senza respiro. Colma di raffinati passaggi e squisitezze formali, è una delle più alte espressioni di un gusto rinascimentale che ancora oggi ci parla e ci affascina per i colori sfavillanti, la raffinatezza della tecnica, la complessità della composizione. Proprio alla base del maestoso quadro, Borozan allinea tantissimi piccoli cilindri di colore puro in scala cromatica dai toni caldi e via via fino ai freddi. Un atto di estrema umiltà, un inchino dell’artista contemporaneo di fronte a tanta maestria e bellezza. Il concetto dell’installazione di Borozan è quello di rendere “comprensibile” al pubblico, in maniera molto semplice e diretta come, dal pigmento, elemento base, possa nascere una vera opera d’arte.
Azul è dunque, e fuori da alcun dubbio, un ritorno al colore e alla pittura in un tempo, il nostro, dove la fotografia e le video-installazioni hanno preso posizione nel mondo dell’arte e non soltanto invadendo, talvolta in modo eccessivo, gallerie e web. Non un regresso ma una presa di posizione ferma e solida che rivaluta il “fare arte” secondo la tradizione classica e il rapporto simbiotico tra uomo-colore-emozione.
Formato tascabile cm 14×19
pagg. n°196