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Azzurri baroni all'Olimpico

Creato il 17 marzo 2013 da Rightrugby
Azzurri baroni all'Olimpico Six Nations - Rome
Italy 22 - 15 Ireland 
L'Italia saluta il Barone Andrea Lo Cicero con la seconda vittoria del 6 Nations 2013: 22-15 sull'Irlanda (ora a rischio Wooden Spoon, bisogna attendere il risultato di Francia - Scozia) che a sua volta saluta il manager Declan Kidney e Brian O'Driscoll (lascia con prestazione opaca e una sconfitta?), con la meta Giovanbattista Venditti e i punti dai piedi di Luciano Orquera e Gonzalo Garcia. Man of the match Alessandro Zanni. E' la prima vittoria azzurra sugli irlandesi nel torneo. Giornata storica. 
La cronaca. Fase a ping pong ad inizio partita, con Luciano Orquera da una parte e Rob Kearney dall'altra che si scambiano i convenevoli finché non arriva il primo fischio di Wayne Barnes a sanzionare un fallo in raggruppamento degli Azzurri, che consente a Rory Best di andare a lanciare nei 22 avversari, ma l'Italia mette pressione sul lancio e recuperare possesso. Kearney allora si fa ancora vivo con il gioco al piede e mettendo nel mirino Luke McLean - mentre quando attacca la linea il suo corridoio è ben presidiato dalle guardie di Brunel. Conor Murray e Sean O'Brien raccolgono e corrono in avanti, entrando nei 22 e quando l'inerzia sfuma, si torna sul vantaggio precedente che consente a Paddy Jackson di aprire le marcature al 5'. Gli Azzurri hanno l'occasione di rispondere con un ingaggio poco dopo nella metà campo irlandese, ma anticipano l'ingaggio. Notare come Jackson non cerchi la rimessa, ma spari alto il pallone e sotto i suoi a pedalare e Sergio Parisse a contatto perde il possesso. E dopo le prime sanzioni alla terza linea italiana, arrivano quelle di Barnes per la back row guidata da Jamie Heaslip con facilita la risalita del campo azzurra, di penalty in penalty, fino ad entrare per la prima volta nei 22, quando Alessandro Zanni porta a terra l'ovale, si forma la maul che avanza, Joshua Furno parte e viene atterrato nei pressi della linea dei 5 metri, altro fallo irlandese e Orquera pareggia i conti dalla piazzola al 13'. 
L'azione d'attacco trova consistenza con le accelerazioni di Ugo Gori seguito da Parisse, ma Simone Favaro sigilla la ruck. In compenso l'Irlanda non trova il bandolo della matassa in rimessa e il lancio di Rory Best non va a buon fine. L'Italia comincia a prendere campo, muovendo palla, non sempre con quel ritmo che consente di superare la difesa davanti, ma intanto è proficuo, visto che Orquera può mirare alla porta per un fallo di Donnacha Ryan, ma il palo nega il sorpasso. Non c'è fretta, arriva due minuti più tardi ed al 21' è 6-3. Si aggiungono le splendide mani di Parisse e del socio Zanni nello spazio stretto e al duetto si aggiunge un altrettanto ispirato Furno. Sul contrattacco Keith Earls resta a terra con la spalla fuori posto ed entra Luke Ftizgerald. Giovanbattista Venditti carica e finisce nelle mani di Mike McCarthy isolato, costretto al tenuto e Jackson dalla piazzola potrebbe pareggiare, ma stavolta tocca a lui sbagliare. 
E' uno dei primi momenti chiave di un incontro a stretto contatto tra le squadre in campo perché entra Ian Madigan per un infortunato Luke Marshall (appena tornato in gruppo dopo i postumi di una concussion) e Brian O'Driscoll si fa notare, ma per uno stamping su Favaro a terra e visto dal guardalinee: arriva il giallo in un'Irlanda che non trova una opzione tattica valida. Vantaggio numerico, con gli avversari sprovvisti di centri titolari e coprire al largo, l'Italia ha una chance dalla rimessa, ma è bravo Craig Gilroy a stringere e ad alzare la linea su Favaro che prova a servire Andrea Masi. Scena simile con Jackson dopo un altro attacco nei 22 con un indemoniato Zanni e di nuovo Furno. Così ci pensa Gonzalo Garcia dalla distanza a smuovere il risultato quando la mischia guidata da Cian Healy cede nell'ingaggio: 9-3 a cinque minuti dall'intervallo. Fitzgerald si rompe pure lui, Kidney inserisce la terza linea Iain Henderson.
Altro ping pong al rientro dagli spogliatoi, finché Kearney (non è il suo pomeriggio, forse non era più abituato al bel tempo e a campi asciutti) non commette errore in ricezione e regala una rimessa a Leonardo Ghiraldini nei propri 22. Maul che conquista metri, al largo Masi commette velo. Ma in quella parte di campo si resta, con un Murray che calcia direttamente in touche da fuori i 22, con Zanni che ricicla per Garcia e l'Irlanda obbligata ad annullare nella propria area di meta con tutto l'accampamento italiano nei 22 e ne esce una mischia per gli Azzurri sui 5 metri. Parisse prova partendo dal lato chiuso, si cambia strada, fasi continue e scontri dopo breve rallentamento in mezzo all'area, dall'altro lato e infine ci pensa Venditti che si unisce agli avanti lungo la linea di trincea e il TMO convalida la meta. Orquera defilato trasforma ed è 16-6 al 50'.
Qui si decide la sorte, con l'Irlanda che accelera per cavar fuori un ragno dal buco e con BOD che sforna un paio delle sue abilità. E per di più Parisse viene ammonito al 51' per uno sgambetto sgamato da Barnes. Jackson accorcia. Masi di schiaffetto ricicla per Zanni, Furno parte da solo da un raggruppamento a metà campo e O'Drsicoll guadagna un penalty per i suoi che sempre Jackson infila dalla distanza per il 16-12 al 57'. 
Sostituzioni, con Francesco Minto e Paul Derbyshire per cominciare al posto di Furno e Favaro. Gli Azzurri si sfilacciano, gli irlandesi si affidano anche al piede per portare la pressione sui nostri, il lancio di Ghiraldini è storto e possono usufruire di una mischia. McCarthy e Healy esplorano i 22, Gilroy e Jackson incrociano e arrivano ai 5, la difesa si organizza e regge all'urto di Heaslip e O'Mahony, alla fine Jackson punta i pali tornando su un vantaggio assegnato da Barnes per il -1 al 63'. 
Michele Rizzo prende il posto di Lo Cicero che già ha gli occhi umidi, Gori rischia di lasciarci una spalla su un calcio alto di Kearney sotto il quale giunge anche Gilroy: i due si scontrano con il mediano azzurro in aria, Barnes non ravvede alcun fallo dal momento che entrambi guardavano il pallone. C'è l'ingaggio e impatta bene Lorenzo Cittadini, così Garcia da 50 metri mira ai pali e non ci arriva. Antonio Pavanello, appena entrato, fa peggiorare la prestazione della touche irlandese e come se non bastasse il lock Ryan è sin binned al 68'. Orquera allunga sul 19-15 e la prima linea continua a dare una mano vincendo il confronto diretto. 
Gonzalo Canale e Minto danno una accelerata fuori dai 22. Gli ovali che contano navigano per le mani degli Azzurri con Derbyshire che con ottimo timing provoca il fumble irlandese fuori dal raggruppamento e Murray ammonito per un fallo su Parisse che partecipa al contrattacco. Mancano due minuti alla vittoria che è sigillata dal piede di Orquera che infila per l'ultima volta i pali a tempo scaduto. 
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