Back to home

Da ieri sono in piena fase di riadattamento alla vita cittadina dopo dieci giorni di montagna e fortunatamente ho trovato sia l'ufficio che la città quasi deserti. Nonostante non sia finita subito catapultata nello stress produttivo mi sento lo stesso un ingranaggio del sistema come il povero Charlot in Tempi Moderni.

Paradossalmente sto patendo molto di più il rientro quest'anno in cui devo smaltire i giorni di ferie arretrate piuttosto che i precedenti di krumiraggio in cui mi concedevo una sola vacanza in mezzo a ore di straordinario. Quando siamo schiacciati in un ingranaggio in movimento infatti è difficile guardarsi attorno mentre quando l'ingranaggio si allenta si aprono nuovi spazi di riflessione sul valore del nostro tempo.Comunque se per le riviste femminili la cellulite è una malattia perché non mettere anche la depressione post ferie nelle patologie socialmente riconosciute? La cura non necessiterebbe di creme costose, ma sarebbe semplicemente una settimana aggiuntiva di relax.

Tornerei volentieri in montagna con gatti e fidanzato part-time ancora qualche giorno, ma il blog ne risentirebbe troppo perché la connessione internet da cellulare era così lenta che ho finito per leggere solo le email e dedicarmi a passatempi più bucolici come le passeggiate in mezzo ai boschi e le parole crociate.Pensando a voi mi sono però costretta a testare dei nuovi scrub autoprodotti, delle app per tenersi in forma e un'altra eco lettiera per gatti in modo da fornire gli argomenti per in prossimi post. Insomma non ero online, ma vi ho pensato e da adesso fino a settembre resterò a bloggare nell'afa cittadina.
Stay tuned!