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Back to reality: le Fighedomani, l'impegno Zitello

Da Lazitellaacida
E' arrivato il momento. Sono tornata dalle vacanze, ho messo su la prima lavatrice, tra poco vado a fare la spesa perché non ho nemmeno un cartone del latte rimasto in casa. E' arrivato quel momento dell'anno. Quello che i gestori delle palestre aspettano con la salivazione aumentata, sfregandosi le mani e ridendo sotto i loro baffi. E' ora di rimettersi a dieta.

Si sa, da quando Settembre non è più il mese del “back to school” (ma fisiologicamente la sentiamo ancora quella cosa in testa che ci fa ripartire a settembre come se fosse l'inizio di un nuovo anno), è il mese in cui si firmano centinaia e centinaia di patti con il diavolo sotto le mentite spoglie di Get Fit, 24 hours, Fitness First, Downtown. E' il mese in cui si giura fedeltà alla carne di tacchino e a quella di pollo, si dice addio alla maionese, alle bruschette di pomodoro (che a me vengono benissimo poi), ai biscotti a colazione. Lo so che ci sono frotte di donne che pensano a mettersi a dieta a marzo, in tempo per la terroristica “prova costume” di cui si riempiono le pagine dei giornali ma io no, a marzo mi faccio prendere dalla primavera milanese e dai suoi aperitivi e ancora non avevo idea di come dove e con chi sarei andata in vacanza. Ora che ci sono stata e sono felicemente sopravvissuta alla Mia Prima Vacanza con il Fidanzato (e lui pure), è ora di ritornare con i piedi per terra. Ho fissato i culi delle siciliane per 10 giorni su quelle spiagge: culi marmorei, pance piatte, tette sode. Giocavano a racchettoni. 

Sul bagnasciuga.


Io non ho mai giocato a racchettoni nella mia vita. Mai.


Le mie tre pance, il mio culo piatto e senza personalità, le mie bracciotte non mi hanno mai consentito di farlo, di muovermi, di rimbalzarmi su quel fottuto bagnasciuga come una pallina da tennis. Ma adesso basta. Mentre stavo seduta su una roccia nella spiaggia di Calamosche lo scorso lunedì, nell'invana speranza che in un giorno feriale fosse poco frequentata, ho maturato questo pensiero:

MAI PIU'. Mai più che mi devo mettere le mani sulla pancia quando il mio ragazzo mi vuole fare una foto in costume (SI, AVETE LETTO BENE, UNA FOTO IN COSTUME! Come se a questo mondo i pompini non fossero già abbastanza, CI VOGLIONO FARE PURE LE FOTO IN COSTUME, ci vogliono!), mai più che mi metto il copricostume per fare 5 metri di camminata, mai più che non mi mettono sulle spalle per fare i tuffi PERCHE' SEI TROPPO PESANTE NO MA SEI ALTA EH, mai più che debba sentirmi inadeguata a causa del mio fisico che è sempre sostanzialmente uguale dall'adolescenza. Voglio sentirmi FIGA. Voglio provarla quella sensazione di onnipotenza che si prova con la pancia piatta. Il culo tondeggiante e goloso come una tortina appoggiata su un tavolo. Le cosce ferme, sode, senza gli sbandieramenti di tessuto per quella fottuta ritenzione idrica. Voglio tornare a correre, voglio tornare a fare la Deejay 10, voglio recuperare il mio miglior tempo sui 10 km (1 h 07 min) e arrivare a 60 minuti, voglio fare una scalinata senza rischiare il collasso, voglio vedermi come non sono mai stata. E tutto questo, entro settembre del prossimo anno. Voglio essere a 30 anni come non sono mai stata nella mia vita, perché è una tappa importante per una donna, una tappa pure un po' tragica, si esce da quella decina di anni che sono i VENTI, considerati la bandiera della giovinezza e della spensieratezza e si entra nel decennio delle responsabilità, delle Grandi Cose. Non che mi stia preparando a sposarmi eh, beninteso, sono ancora in pieno tunnel da matrimoni del 2012 (altri due all'orizzonte, ALTRI DUE) ma voglio farmi un regalo, per i miei 30 anni, forse il migliore mai ricevuto. Forse perché so che non avrò (né ora né allora) i soldi per comprarmi una Chanel. Ho un anno di tempo. La dieta del dietologo già ce l'ho, è di due anni fa e posso anche ripeterla. Le scarpe da corsa sono lì, ferme dal 2010, pronte a essere rindossate insieme alla mia amica Morgana la sarda bastarda e a Martina, mia compagna di panza da tempo. Al parco. Tre volte la settimana. Trascinate anche per le gambe se necessario. Voglio essere una di quelle foto BEFORE – AFTER. Amo quelle foto. Sono dedizione ed impegno allo stato puro. Voglio essere una di quelle di Adolescenti XXL, come in quella puntata di giovedì che ho guardato con un occhio solo dopo aver mangiato due arancini di riso. Voglio farcela, voglio mostrare a mia madre che si può riuscire a dimagrire facendosi un culo tanto. E' a lei, sopratutto che lo voglio dimostrare, lei che si è lasciata andare negli ultimi cinque anni, lei che giustifica tutto con i suoi “tu non puoi capire”, lei che a 68 anni e presto due protesi alle ginocchia di certo non ha vita facile, ma “volere è potere” come mi ha sempre insegnato. E mentre maturavo tutti questi pensieri, mi sono connessa a Twitter e ho visto che anche Stazzitta, Bellamerda e Ghiottona ne stavano parlando. Bhè, non dei miei progetti di onnipotenza per il 2013, ma parlavano di rimettersi a dieta dopo le ferie, cercando di darsi forza l'un l'altra. Abbiamo usato un hashtag, come spesso accade, ci siamo definite delle #fighedomani. Ci è sembrato subito perfetto, noi siamo delle fighe domani. Perché siamo sicuramente delle fighe anche oggi: siamo oggettive e non siamo delle zitellone chiuse in casa senza aver avuto mai uno straccio di uomo che ci abbia fatto sentire desiderabili, ma siamo anche consce che potremmo essere meglio di così, potremmo essere come ci siamo sempre immaginate. Vale la pena provarci, perché la miglior droga per una donna è l'autostima. Dio quanto le ho sempre invidiate quelle che non sanno cosa sia sentirsi brutte, inadeguate. Lo so, alcuni sanno come sono: alta quasi 1.80, occhioni cerulei, capelli castani. Sembro figa, lo so. Bhè ma sicuramente un po' lo sono pure, non lo nego. Di certo nessuno al paesello usa ancora il soprannome che mi hanno dato a 12 anni (la sglonfe*, per capirci), sono piuttosto usuali invece tutt'altro genere di commenti. Ma ringraziamo dio! Ringraziamo dio che ci sono gli operai che ululano quando passiamo, anche nel giorno che abbiamo i capelli sporchi e le ciabatte! Ringraziamo dio che ci sono i clacson che suonano quando camminiamo sul marciapiede, anche se quello alla guida è sbronzo! Ringraziamo dio che le macchine inchiodano (tranne sulla circonvallazione) quando cerchiamo di attraversare! Non siamo un gruppo di sfigate che si chiude in casa a mangiare biscotti e gelato nelle gelide sere invernali, siamo una manica di amiche seminate per l'Italia che cercheranno di darsi forza l'un l'altra, nei giorni di PMS, dopo il giorno di Natale e tutte le altre volte che avremo il dubbio di cedere. Ce la possiamo farcela. Senza uccidere nessuno. E se volete sapere come sarà la mia foto da before-after, non c'è che da aspettare. Devo perdere 10 kg.
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* Letteralmente, la gonfia.  

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