Eccomi qui pronto, si fa per dire, a tornare a casa.
Questi giorni in Italia sono davvero volati, così velocemente che non sono riuscito a fare tutto ciò che avrei voluto e a vedere tutte le persone che mi ero ripromesso di incontrare. In compenso ho mangiato tutti i manicaretti che da 3 anni non assaggiavo e di cui neppure pensavo che stessi sentendo la mancanza: pasta tutti i giorni, pizza in ogni formato, formaggi e prelibatezza fatte in casa a volontà.
Prima di partire per la tanto attesa vacanza in Italia in molti mi avevano messo in guardia su quanto avrei trovato al mio arrivo dopo un’assenza di quasi 3 anni, dipingendo una situazione catastrofica e deprimente, quasi apocalittica. A freddo forse tirerò delle conclusioni diverse da quelle che voglio condividere ora ma per il momento l’impressione che ho avuto dall’Italia è dell’immutabile “paese de’ noaltre", fatto di tante sfaccettature e sempre incredibilmente bello.
Lungotevere al tramonto
Crisi? Sì, senza ombra di dubbio. Segni tangibili ed evidenti ne ho potuti vedere diversi. Forse quello che mi ha colpito di più è non trovare molti dei piccoli negozietti dove ero abituato ad andare perché hanno chiuso.
Ma la crisi l’ho ritrovata soprattutto nelle solite persone, quelle che 10 anni fa si lamentavano della politica e degli uomini che gestivano il paese e poi hanno iniziato a lamentarsi del rincaro dei prezzi e quando non sapevano di che lamentarsi se la prendevano con il freddo eccessivo o con il caldo asfissiante; quando tutti hanno iniziato a lamentarsi, loro hanno preso la palla al balzo e, invece che darsi una mossa e rimboccarsi le maniche si sono crogiolati cercando altri motivi per cui piangersi addosso. Una categoria di persone che c’è sempre stata e, oggi che la crisi c’è davvero, hanno trovato numerosi seguaci!
I soliti “idioti"
Noi, invece, non siamo cambiati affatto e, anche senza niente e pochi soldi in tasca, siamo ancora capaci di divertirci ed essere felici. Complice l’estate, il sole, il bel tempo, ho ritrovato i miei amici più in forma che mai. Non siamo ciechi ma, nonostante i mille problemi che ognuno ha, preferiamo sorridere e goderci quanto di bello abbiamo, senza scappare.
In tanti mi hanno detto che sono fortunato a stare in Thailandia. Non lo nego, lo sono, ma non dimentico i sacrifici e le rinunce fatte e, soprattutto, che non sono scappato dalla crisi - me ne sono andato prima che arrivasse - ne da niente altro. Non si lascia un paese per fuggire da qualcosa ma per cercare e scoprire.
I soliti “idioti" 2
Di certo non lascerò che passi tutto questo tempo prima di tornare nel mio paese e, anche se all’inizio ho scritto che sto tornando a casa, per me casa sarà sempre ANCHE il paese dove sono nato e dove i miei affetti più cari vivono, un paese che se smetterà di piangersi addosso saprà rialzarsi più in fretta di quanto non si possa immaginare.
Quindi questo è un arrivederci a presto e un grazie immenso perché rivedervi è stato annullare il tempo che ci ha separati e, come per magia, scoprirci uguali e con la stessa voglia di stare insieme di sempre!Però cavoli, fatelo lo sforzo di venirmi a trovare anche voi!
La casa è l’epidermide del corpo umano.
Frederick Kiesler
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