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Background: Jago "Sevatar" Sevatarion

Da Nickolas94

Nel libro Horus Heresy Book II - Massacre verrà messo Sevatar, un famoso personaggio della Legione dei Signori della Notte che ha reso celebre la Legione stessa. Recentemente mi è stato chiesto di fare un articolo in cui mostro il suo BG, perciò ecco qui. Mi è stato anche chiesto di farne uno sui Primarchi prima dell'arrivo  dell'Imperatore, quindi in seguito arriverà anche quello.
Jago Sevatarion, conosciuto anche come Sevatar, "il Condannato" e il "Principe dei Corvi", era il Primo Capitano dei Signori della Notte e comandante degli Atramentar, i Terminator d'élite della formidabile 1a Compagnia dell'VIII Legione durante le ere della Grande Crociata e dell'Eresia di Horus. Fu anche un ufficiale del Kyroptera, i consiglieri e confidenti più fidati del Primarca Konrad Curze all'interno della Legione dei Signori della Notte. Nativo di Nostramo, Sevatar servì come braccio destro del Predatore Lucifugo e fu uno dei guerrieri più letali di tutte le antiche Legioni di Space Marine, il suo nome e le sue abilità erano ben conosciute a persone come Ezekyle Abaddon dei Figli di Horus, Corswain degli Angeli Oscuri, il Maestro Capitolare Raldoron degli Angeli Sanguinari e il Lord Comandante Eidolon dei Figli dell'Imperatore.
Si dice che Jago Sevatarion detenga l'oscuro onore d'essere il primo traditore a pronunciare le parole "Morte al Falso Imperatore", sebbene questo sia solo uno di una lunga lista di crimini e blasfemie commesse dal Primo Capitano dei Signori della Notte durante gli anni.
Sevatar nacque all'estremo della città di Nostramo Quintus, capitale del Mondo Formicaio di Nostramo, poco più di un secolo prima della fine dell'Eresia di Horus. Nei suoi primi anni mostrò innate abilità psichiche, sebbene abbia tentato di sopprimerle per il resto della propria vita. Era arrogante e a volte aveva grosse difficoltà nel comprendere il punto di vista dei suoi confratelli Terrestri o dei normali umani. Parte del problema fu per il fatto che raramente si sbagliava. Faceva fatica a prendere seriamente le opinioni e le osservazioni delle persone. Era sempre stato così fin da bambino e sua madre gli disse che sarebbe dovuto cambiare, avrebbe dovuto comportarsi in modo migliore con le persone.
Seguendo la sua introduzione nell'VIII Legione, nonostante fosse arrogante, si provò un combattente estremamente dotato e spietato, addirittura disonorevole. La sua rapidissima ascesa attraverso i ranghi dei Signori della Notte gli fece presto guadagnare un posto al fianco del Primarca come suo Primo Capitano e braccio destro. Il suo comportamento fu riportato sul suo aspetto, il quale venne plasmato in modo da incutere paura in chiunque lo guardasse. La sua Armatura Potenziata  di colore blu mezzanotte fu coronata da pelle scuoiata e il suo elmo fu scolpito con la forma di un malizioso teschio.
Sotto quel viso di morte non risiedeva solo l'anima di un assassino, ma di un uomo con il latente, seppur represso, talento per i poteri psionici, i quali servirono contro la sua volontà ad incrementare le sua già temibili capacità a livelli innaturali.
Sevatar represse a lungo queste abilità, le quali erano più spesso utilizzate inconsciamente piuttosto che per sua volontà. I suoi poteri lo rendevano differente anche come Astartes, specialmente in battaglia. Non capiva del tutto come fosse possibile, ma era capace di correre e uccidere più velocemente e stancarsi più lentamente dei propri nemici. Una volta duellò con Sigismund dei Magli Imperiali, l'unico guerriero ad averlo mai battuto in oltre cento anni di guerra. Il duello durò quasi trenta lunghe ore di sudori, imprecazioni e il cozzare del ferro contro altro ferro. Sevatar alla fine barò. Finì il duello tirando una testata al Templare e squalificandosi da solo. Dal canto suo, Sigismund non fece altro che ridere. L'orgoglioso stoicismo per cui il Primo Capitano dei Magli Imperiali era così famoso non distraeva tutta l'umanità dal suo umorismo. Sevatar l'aveva sempre invidiato per questo, dato che aveva sempre trovato difficile ridere, scherzare o stringere con scioltezza legami con i propri confratelli.
Durante i giorni iniziali dell'Eresia di Horus, dopo che la notizia dell'Atrocità di Isstvan III fu portata all'Imperatore dell'Umanità dai Lealisti a bordo della Fregata della Guardia della Morte Eisenstein, Egli ordinò alle forze combinate di sette Legioni di assaltare la posizione di Horus e delle Legioni Traditrici nel sistema Isstvan. Le forze Lealiste avrebbero attaccato in due ondate, di cui la seconda avrebbe attaccato dopo il supremo comando del Primarca Ferrus Manus: la prima comprendeva Mani di Ferro, Salamandre e Guardia del Corvo; le Legioni della seconda ondata erano Signori della Notte, Legione Alfa, Guerrieri di Ferro e un largo contingente di Predicatori che il loro Primarca Lorgar aveva fatto stazionate nel sistema stellare. Rogal Dorn e Ferrus Manus però non sapevano che i Signori della Notte, la Legione Alfa, i Guerrieri di Ferro e i Predicatori se n'erano tutti andati via dalla parte dell'Imperatore e avevano dato la loro fedeltà a Horus, venendo istruiti in modo da mantenere la loro nuova lealtà al Caos segreta.
A circondare Isstvan V fu una delle più grandi flotte mai riunite nella storia dell'umanità. Senza dubbio, fu la più impressionante coalizione di vessilli Astartes, con gli Scout, gli Incrociatori, i Destroyers e le navi comando di sette intere Legioni. L'Imperium dell'Uomo aveva inviato sette Legioni a uccidere i propri testardi figli, non conoscendo la vera lealtà di quattro di esse. La Fidelitas Lex, la nave comando di Lorgar, giocò un ruolo molto significativo. C'erano comandanti dai Signori della Notte, la Legione Alfa e i Guerrieri di Ferro così come tre Primarchi: Konrad Curze, Alpharius Omegon e Perturabo. Lorgar andò a grandi passi verso il centro dei Traditori. Procedette fissando nelle menti dei suoi figli, fratelli e cugini Astartes l'importanza della loro causa e il significato che avrebbe avuto questo giorno all'interno della storia.
I Predicatori e i loro alleati credettero che l'Imperium fosse difettoso all'interno, imperfetto nella sua ricerca di una cultura perfetta e nella sua debolezza contro l'usurpazione degli Xenos che cercavano di piagare l'umanità. L'Imperium si era fondato sulle menzogne del razionalismo e dell'ateismo che definiva la Verità Imperiale. Era stato forgiato sotto l'egida di un pericoloso inganno, chiedendo ai propri cittadini e difensori di sacrificare la verità sull'altare della necessità. Quello era un impero che doveva morire e su Isstvan V tutto sarebbe iniziato.
Dalle polveri Lorgar promise che avrebbe fatto ascendere il nuovo regno dell'umanità: un Imperium di giustizia, fede ed illuminazione. Un Imperium comandato e protetto dagli avatar degli Dei Oscuri. Un impero abbastanza forte da ereggersi attraverso un futuro di fuoco e sangue. Ad Isstvan V, i Traditori dichiararono apertamente le loro intenzioni. Non avrebbero più manipolato e falsificato i dati delle spedizioni della Grande Crociata. Ora la Legione Alfa, i Predicatori, i Guerrieri di Ferro e i Signori della Notte sarebbero rimasti insieme ai propri compagni Figli di Horus, Divoratori di Mondi, Figli dell'Imperatore e Guardia della Morte, tutti sotto la bandiera del Signore della Guerrra Horus, il legittimo secondo Imperatore dell'Umanità, il vero Imperatore.
Quando Lorgar ebbe finito, il Capitano Sevatar fu il primo a dichiarare: "Morte al Falso Imperatore!" e nel farlo, divenne la prima anima vivente a pronunciare le parole che avrebbero echeggiato attraverso i millenni della Lunga Guerra. Il grido venne ripetuto da altri e presto venne urlato a squarciagola "Morte al Falso Imperatore! Morte al Falso Imperatore! Morte! Morte! Morte!".
Sevatar guidò la sua Prima Compagnia, l'Atramentar, sulla superficie di Isstvan V. Catene di bronzo adornavano le loro armature, incatenando le armi alle mani.
Dopo la prima ondata d'attacco delle Legioni d'Astartes, la seconda di "rinforzi" aspettò che i Lealisti arrivassero nella Depressione di Urgall. Le nere armature dei guerrieri della Guardia del Corvo andarono verso le forze unite di Signori della Notte e Predicatori, i quali fungevano da incudine su cui i Guerrieri di Ferro dovevano abbattersi per schiacciare i nemici.
Durante il seguente caos della battaglia, il Gal Vorbak (che nel dialetto di Colchis significa "I Figli Benedetti") dei Predicatori si rivelò essere un insieme di Posseduti dalle entità del Warp. La loro carne e la ceramite fuse in una nuova forma bestiale, la quale li marchiava come i primi Space Marine del Caos Posseduti.
Per i Signori della Notte, quelli del Gal Vorbak erano molto di più che semplici folli, essi erano rancidi di corruzione. Dopo la battaglia, quando il figlio prediletto di Lorgar, Argel Tal, si avvicinò a Sevatar per congratularsi della sua vittoria, il Primo Capitano rimosse il proprio elmetto e sputò sul terreno davanti ai piedi del Predicatore. L'attitudine di Sevatar verso i propri cugini era cambiata e da quel momento in poi divenne apertamente ostile ai Predicatori.
In seguito al massacro su Isstvan V, Horus inviò il Predatore Lucifugo e la sua Legione in una campagna genocida contro le roccaforti imperiali di Heroldar e Thramas nel sotto-settore Aegis della Frangia Orientale, andando a scontrarsi contro gli Angeli Oscuri e rallentando la loro avanzata per fungere da rinforzi ai Lealisti.
La campagna durò quasi tre anni, ma ad un certo punto i due Primarchi organizzarono un incontro sul pianeta di Tsagualsa. Il Predatore Lucifugo voleva distruggere fisicamente, mentalmente o entrambi il Leone per raggiungere i propri obiettivi.
All'incontro entrambi vennero accompagnati da due guerrieri della loro Guardia d'Onore personale. Sevatar fu uno di questi, insieme al Signore della Notte Shang. Il Leone, invece, si presentò il Maestro Alajos e il Paladino Croswain del Nono Ordine. Quando le Guardie d'Onore si riunirono, la coppia di Signori della Notte iniziò a provocare e insultare la loro controparte degli Angeli Oscuri. Durante quella sgradevole conversazione, Corswain notò il guanto di Sevatar, il quale era dipinto di colore rosso sangue, in contrasto con il blu mezzanotte corredato da fulmini del resto della sua armatura. Sevatar spiegò che quello era un segno di disonore all'interno dell'VIII Legione; il guanto del portatore dipinto di quel colore rappresentava l'aver mancato al Primarca in un modo tale da meritare la morte. Avrebbe indossato il marchio del suo fallimento fino alla sua esecuzione, nell'ora scelta dal Primarca. Questa era una tradizione delle bande di Nostramo. Le mani dei traditori e dei folli venivano tatuate di rosso dalle proprie famiglie per mostrarli come condannati a morte, segno che nessuna banda o famiglia tollerava i gravi fallimenti, ma che stava anche a significare che i condannati avessero ancora dei compiti da terminare prima di avere il permesso di morire. Corswain chiese a Sevatar se lui fosse un traditore o un folle, ma il Signore della Notte rispose con entrambi, sebbene non rivelò mai le circostanze dietro al fallimento che lo portarono a tale punizione.
Nel frattempo, l'incontro tra i due Primarchi degenerò in una rissa, nella quale una Guardia d'Onore degli Angeli Oscuri colpì alle spalle il Predatore Lucifugo salvando Lion. Entrambe le Legioni inviarono i rinzorzi e tutto sfociò in una feroce battaglia in cui i Signori della Notte persero moltissime navi. I rimanenti Signori della Notte fuggirono, portando con loro il Primarca ferito. Tutto finì con la morte di tutti tranne una dozzina dei componenti dell'Atramentar e nella cattura di Sevatar e di altri sopravvissuti, i quali però riuscirono in qualche modo a scappare dalle grinfie degli Angeli Oscuri e fuggire nel vuoto
Alcuni credono che Sevatar incontrò la sua fine nell'epica battaglia finale della Battaglia della Terra e venne successo da Zso Sahaal, un Signore della Notte di origini terrestri. In seguito alla sua morte, l'Atramentar si dissolse lentamente. Alcuni, tra cui l'Apotecario Talos Valcoran, credettero che questa dispersione fu dovuta al fatto che il successore di Sevatar non era di origini Nostramane. Loro rispettavano Zso Sahaal, ma non avevano nessun affetto per lui. Successivamente venne fuori che non era solo un pregiudizio di provenienza, quello non importava alla maggior parte delle Legioni Traditrici. Secoli dopo, quando il membro della First Claw Mercutian chiese ad un vecchio membro dell'Atramentar un motivo, lui rispose che nessuno poteva rimpiazzare l'oscura reputazione del loro precedente Primo Capitano.
Dopo la Battaglia della Terra, sul Mondo Demoniaco Tsagualsa, durante il concilio indetto tra il Primarca e i propri Prescelti, il Predatore Lucifugo chiese a lungo la presenza di Sevatar, solo per poi venirgli ricordato che il Primo Capitano era morto molto tempo prima durante l'Eresia. Questa rivelazione scosse ancor di più la mente già disturbata di Konrad. Il Signore della Notte Mercutian confidò più avanti alla Navigator Octavia della nave Eco della Dannazione, che credeva personalmente che Sevatar fosse ancora vivo, sebbene Talos Valcoran disse che questa era solo una storia, come le tante cospirazioni e i miti di ogni Legione.

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