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Bacopa

Creato il 26 luglio 2010 da Giardinaggio @Giardinaggionet

La Bacopa


Bacopa Il genere bacopa comprende circa cento specie di piante acquatiche perenni o annuali. La bacopa è una pianta acquatica di tipo perenne diffusa soprattutto negli Stati Uniti del sud e nelle zone tropicali e subtropicali di Asia, Africa, America e Australia. Non è una pianta molto grande, al massimo raggiunge i venticinque centimetri di altezza. La bacopa è spesso utilizzata per decorare gli acquari e, in caso di coltivazione sommersa, essa non sviluppa fiori. I fusti della bacopa sono di consistenza sottile ma carnosa e hanno un portamento eretto, leggermente tomentosi, si sviluppano in modo particolare sott’acqua. Le foglie della bacopa presentano al loro interno una specie di sostanza succosa, hanno un colore verde piuttosto chiaro e presentano una forma quasi rotonda con contorno lineare senza dentellature; i fiori possono avere colore bianco oppure blu-violetto e sono formati da quattro o cinque petali.

Ambiente ed esposizione


Tutte le piante, come pure quelle acquatiche, per vivere hanno bisogno di poter compiere la fotosintesi clorofilliana, affinché si possa realizzare le piante hanno bisogno di luce più o meno abbondante.

La bacopa può resistere anche a temperature di poco inferiori allo zero, per farla crescere sana e forte però sarà opportuno posizionarla in una zona parzialmente ombreggiata, con la possibilità di usufruire di sole diretto per alcune ore del giorno.

Terreno


Essendo una pianta acquatica, la bacopa necessita di un terreno pesante, umido, sabbioso e drenato, possibilmente ricco di sostanza organica.

Messa a dimora


La messa a dimora della bacopa si effettua quanto i fusti sono lunghi circa dieci-quindici centimetri; questa pianta ama essere completamente sommersa oppure posizionata sulle rive di specchi d’acqua, al contrario non amano acque basse soggette ad un riscaldamento rapido durante le stagioni calde.

Annaffiature


Come detto in precedenza, la bacopa necessita di un terreno sempre umido, dovremo quindi apportarle acqua in modo frequente circa ogni settimana, facendo attenzione però a non renderlo fradicio; in caso di coltivazione in contenitore invece del classico laghetto oppure altro specchio d’acqua, l’acqua andrà cambiata ogni venti giorni circa.

Concimazione


La concimazione della bacopa non è necessaria; se vogliamo possiamo aggiungere all’acqua un concime specifico per questo tipo di piante durante il periodo vegetativo circa ogni venti giorni.

Riproduzione


La moltiplicazione della bacopa avviene per seme oppure per talea. Per quanto riguarda i semi, all’inizio della stagione primaverile, andranno messi in semenzaio, le nuove piantine andranno trapiantate nel momento in cui abbiamo raggiungo circa quindici centimetri di altezza. In caso di talea, si taglia il fusto della bacopa e lo si pianta in un contenitore, si avranno nuove foglie e nuove radici.

Potatura


Si può procedere alla potatura della bacopa in questo modo: tagliarla a tre quarti dell’altezza a circa mezzo centimetro dopo la coppia di foglie, qui si svilupperanno due getti nuovi, quando avranno raggiungo i tre centimetri di lunghezza circa andrà eliminato il più debole e conservato quello più forte.

Fiori


Se coltivata all’asciutto sviluppa fiori di colore bianco o lilla durante il periodo estivo; essi sono formati da quattro o cinque petali e cinque sepali. Si sviluppano in maniera solitaria oppure in coppia ed hanno un aspetto molto delicato.

Malattie e parassiti


La bacopa non è soggetta a particolari attacchi di malattie o parassiti; sarà comunque opportuno effettuare dei trattamenti preventivi con insetticidi e fungicidi rispettivamente con l’arrivo della bella stagione (primavera) e prima che le gemme diventino troppo grandi.

Vendita


Questa pianta la trovate in vendita nei vivai nelle specie maggiormente diffuse, mentre saranno più difficili da trovare varietà come la bacopa Madagascarensis e la bacopa Myriophylloides; scegliete quella più adatta in base alle sue esigenze ed alle vostre disponibilità che le potrete offrire.

Specie più diffuse


Esistono molte specie di bacopa, di seguito vi illustreremo le principali più diffuse e le loro caratteristiche.

Bacopa Caroliniana: è originaria dell’America, può raggiungere un’altezza molto elevata e, in natura, supera i sessanta centimetri. Può essere coltivata facilmente all’interno di acquari. Ha un fusto carnoso largo circa quattro-cinque millimetri, le foglie sono di piccole dimensioni ed a forma di lancia, anch’esse si presentano carnose e, al massimo, raggiungono i quattro centimetri di lunghezza. Questo tipo di bacopa necessita di molta luce e tollera bene temperature fino ai ventisei gradi circa, anche se preferisce essere coltivata in acqua fredda. Preferisce un’acqua mediamente dura.

Bacopa Monnieri: è originaria dell’India e, al contrario della Caroliniana, questa bacopa presenta foglie più corte e strette, è di semplice coltivazione e si adatta sia ad acque dure, con ph acido ed alcalino. Ha bisogno di illuminazione ma non troppa e necessita di un substrato fatto di sabbia o ghiaia. Come la bacopa Caroliniana, preferisce acque fredde anche se sa ben resistere anche a temperature di trenta gradi. E’ considerata una pianta ornamentale da mettere sul fondo, in quanto si sviluppa bene in altezza e spesso fuoriesce dall’acquario.

Bacopa Australis: è originaria del sud America, può raggiungere un’altezza di circa trenta centimetri, necessita di buona luminosità. Resiste a temperature minime non inferiori ai quindici grandi e massime non superiori ai trentadue. Si presta ad essere coltivata in acque molte dure o poco dure. Presenta foglie verdi di piccole dimensioni.

Bacopa Crenata: questa specie trae origine da alcune zone dell’Africa come Angola, Madagascar, Senegal e Tanzania. Può avere fusti a portamento ricadente oppure eretto e raggiungere un’altezza di circa trenta centimetri. Presenta foglie lisce con contorno dentellato. Preferisce una coltivazione all’interno di acqua tenera e gradisce una media luminosità.

Bacopa Madagascariensis: come dice il nome stesso, è la specie originaria del Madagascar, necessita di molta luce e presenta alcune difficoltà di coltivazione. Non è molto presente in commercio. La riproduzione di questa pianta avviene per talea o getti laterali.

Bacopa Myriophylloides: la coltivazione di questa specie è molto impegnativa. Essa ha bisogno di molta luce e teme la comparsa di alghe. Preferisce un’acqua poco dura e leggermente acida, anch’essa si propaga per talea o getti laterali. Può raggiungere un’altezza di trenta centimetri.

Bacopa Rotundifolia: è una pianta acquatica originaria degli Stati Uniti, come si può intuire dal nome, presenta foglie di forma rotonda larghe fino a tre centimetri. Sviluppa fiori di colore bianco oppure giallo.

Coltivazione in acquario


Come detto in precedenza, la bacopa puù essere coltivata anche in acquario, di seguito vi spiegheremo le principali operazioni e le fasi di questo tipo di coltivazione.

Per quanto riguarda il materiale da porre sul fondo, esso ha il compito di permettere alle piante di fissare le proprie radici ma non solo, su di esso si depositano alcune sostanze nutritive che sciogliendosi nell’acqua diventano fonte di nutrimento per alcuni tipi di piante da acquario. Esistono alcune piante che in acquario vanno posizionate in gruppo (quelle di piccole dimensioni) oppure singolarmente (quelle che raggiungono notevoli dimensioni); riguardo al posizionamento di esse va anche valutato l’aspetto puramente estetico. Le piante coltivata in acquario hanno bisogno soprattutto di sostanze ferrose e di altri elementi utili per il loro sviluppo; per questo scopo si utilizza un terriccio ricco di sali minerali e, appunto, di sostanze ferrose, mescolandolo alla sabbia posta sul fondo, questo terriccio è molto utile perché ha la caratteristica di cedere gradatamente le sostanze indispensabili per lo sviluppo delle piante. Un altro elemento molto importante per lo sviluppo delle piante in acquario è l’anidride carbonica, essa andrà apportata costantemente attraverso apparecchi specifici perché quasi sempre insufficiente in un acquario normale; in commercio se ne trovano diversi tipi e si sceglieranno in base alle proprie esperienze e all’uso che se ne farà. Un consiglio che vi possiamo dare prima di acquistare questi apparecchi è quello di chiedere al negoziante se esegua oppure no anche la manutenzione e se disponga delle bombole di ricambio, cosa molto importante.

Curiosità


La bacopa Monnieri presenta diverse proprietà molto importanti. Può essere utile come antiossidante ed antinvecchiamento e come antinfiammatorio. E’ molto usata in ambito cosmetico per preparare creme protettive per viso e corpo, e solari grazie alle sue proprietà calmanti e lenitive. A questa pianta è riconosciuta anche la proprietà di aumentare la memoria, tantissimi anni fa era consigliata agli studenti. Seguendo le dosi consigliate la bacopa non risulta tossica. E’ stato riscontrato da particolari studi ed esperimenti l’effetto sedativo sugli animali. Abbinata agli estratti di altri prodotti come il ginseng, ginger, centella asiatica, la bacopa può amplificare i suoi già effetti benefici. La bacopa monnieri è molto usata in medicina per curare stati d’asma ed epilessia. Foglie e rami di questa specie di bacopa sono considerati diuretici ed aperitivi, mentre foglie e steli possono aiutare a combattere blocchi urinari. Bollita, messa in una garza e posta sul torace può aiutare a curare bronchiti e malattie polmonari soprattutto nei bambini. Le foglie possono essere molto utili anche in caso di astenia ed esaurimento nervoso. E’ un ottimo rimedio contro l’abbassamento di voce e la raucedine. E’ anche usata per ridurre i sintomi da morbo di Parkinson ed Alzheimer.

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