Bad Sex Award 2014, ovvero "famolo strano e pure male!"

Creato il 09 gennaio 2015 da Leggiamo

Eccoci qui cari lettori, a parlare del premio più atteso dell'anno, il Bad Sex Award! Ma quanto lo aspettavate?

Io non vedevo l'ora.

Questo premio fa emergere il mio lato più disturbato, infatti non ho potuto trattenermi dal commentare gli estratti sotto riportati. Ecco, quando trovate delle scritte in rosso, sono io che m'intrometto! A volte sono proprio invadente :P

PREMIO SEX BAD: I finalisti

the Legacy of Elizabeth Pringle di Kirsty Wark

Ha ripetuto il mio nome più volte, mi ha sollevato le gambe piegandomele intorno a lui e mi ha imprigionata sotto di sé sull'alto letto. Non avrei mai immaginato di poter essere così lasciva, ma era come se dentro di me si fosse rotta una diga, e come due persone affamate abbiamo fatto l'amore giorno e notte, lentamente, in modo soffuso, portandoci sempre più piacere, esplorando e divorando ogni centimetro dell'altro, in modo da non perdere una singola possibilità per godere.Che dire? Bravi voi...

Il Dio del Deserto di Wilbur Smith

Aveva i capelli legati, ma quando scosse la testa una cascata luminosa scese sulle spalle fino a caderle sulle ginocchia. Questa increspata cortina non copriva i suoi seni che schizzarono fuori come creature viventi (O_O). Erano perfettamente tondi, bianchi come il latte di cavalla e sormontati da capezzoli color rubino che si corrugarono quando il mio sguardo li percorse.
Aveva il corpo glabro. Il pube era del tutto privo di peli. Le estremità delle sue piccole labbra sporgevano timidamente dalla fessura verticale. Su di loro brillava l'eccitazione dolce come rugiada.

the Narrow Road to the Deep North di Richard Flanagan

Baciò la dolce, rosea fossetta lasciata dalle sue mutandine elasticizzate, che correva attorno al suo ventre come la linea dell'equatore circonda il mondo. Man mano che si perdevano nella circumnavigazione l'uno dell'altra da vicino giunsero acute grida che terminarono in un più profondo ululato.
Dorrigo guardò in su. Un grosso cane stava in cima alla duna. Sopra la bava imbrattata di sangue, stringeva nella bocca umida un pinguino che si dimenava.

Emh... credo che il pinguino trucidato sia la causa di un coitus interruptus. Dorrigo insomma... se guardavi da un'altra parte e restavi concentrato avresti potuto portare a termine la missione.

La Regina delle Nevi di Michael Cunnigham

Entrambi sanno che devono farlo in fretta ( ♪ ♫ c'è un treno che parte alle 7,40...). Lui le fa scivolare il suo membro dentro. Lei sospira più forte, ma è ancora un sospiro, non un gemito sessuale, anche se stavolta c'è un dolce ansito finale (sta agonizzando in pratica). Tyler è dentro di lei, ecco il calore, la forte presa bagnata, e cazzo, sta già per venire. Si tira indietro, fa riposare il suo membro su di lei, il viso premuto sulla sua guancia (non riesce a guardarla in viso), finché lei non gli dice, "Non aspettare".
"Sei sicura?"
"Sono sicura."
Entra un'altra volta, con cautela. Entra di nuovo (ma quando è uscito?), e viene. [...]
Vive per secondi in quell'elevata straziante perfezione. È questo, solo questo, si è smarrito in se stesso, non è nessuno, è annientato, non c'è nessun Tyler, c'è solo... Si ascolta ansimare, meravigliato. Cade in un estatico bruciante senso di ferita, perdendo, perso, disfatto. Ed è finita.

L'amplesso più breve della storia. Lei credo non si sia accorta di niente, ma probabilmente non ha perso il treno.

The Age of Magic di Ben Okri

L'autore non poteva che essere un uomo. Delle donne non capisce un tubo. Lui le tocca il capezzolo come se fosse l'interruttore della luce e lei si accende. Certo...

Le Storie degli Altri di Amy Grace Loyd

Non dissi "sei mia" ma soltanto sei bella, sei bellissima mentre elencavo al suo corpo (parlare con la diretta interessata, no?) le qualità che aveva, il piacere che dava, delicato ma offerto con insistenza, persino mentre le mordevo il lobo dell'orecchio, le allontanavo i capelli dal viso, dal collo, mentre lei, respirando meno affannosamente, gridava "Soffro, soffro". Non mi fermai finché non smise di soffrire(gentilissimo proprio), finché non sentii che in lei il piacere cominciava a esprimere nuovi accordi. La gola aperta come il corpo bagnata di lacrime e di orgasmo, lo sentii bene, il lungo grido acuto, lei che si contorceva tra le mie braccia mentre le mie dita si immergevano nella sua umidità così totalmente esplicita. Stringimi, stringimi. Qui e anche qui, disse dopo essere venuta, premendo la mia mano tra le cosce perché continuassi a fare pressione e portando l'altra sul seno. Stringimi forte.

Lei chiude gli occhi. Scuote la testa.

"Non possiamo" cominciò. La bocca di lui è su quella di lei; la sua lingua le percorre le gengive e il tetto rugoso della sua bocca (il palato sarebbe?).
"Guardami" le dice.
"Sono un odontotecnico" le confessò.
Lei lo guarda negli occhi. Allunga le mani e gli stringe delicatamente le spalle. Nathan chiude gli occhi, si morde le labbra. Poi fa un passo verso di lei, furioso.

Non ho capito. Dov'è la scena di sesso?

the Hormone Factory di Saskia Goldschmidt

Lei adesso si lamentava meno, il respiro stava diventando più veloce. Sapeva di mele. La sua carne morbida mi faceva impazzire, era un piatto ricco di delizie che la mia lingua lambiva freneticamente.
Le sue grida soffocate erano sempre più frequenti. Mi sbottonai i pantaloni, spingendoli verso il basso, oltre i fianchi, e la mia bestia, finalmente libera dalla gabbia, uscì selvaggiamente.

(la bestia si deve poter esprimere)

Ho iniziato ad ancheggiare contro di lei, continuando a stimolarla con la mano, fino a quando la bestia non ha trovato la sua strada. Lei aprì gli occhi e disse a bassa voce "Sono ancora vergine, fai attenzione" (credici
Mi calmai un attimo, la baciai e dissi "Sarò molto dolce, va bene?"
Feci passare la lingua sulle sue labbra e lei annuì. Lei era così calda, sembrava un'ampolla per la distillazione(ehhhhh???)e non passò molto tempo prima che mi rendessi conto che stava davvero accadendo.
Entrambi siamo venuti nello stesso momento)
Sono stato dentro di lei per qualche secondo, l'ho guardata e ho sorriso.

L'Incolore Tazaki Tsukuru ei Suoi Anni di Pellegrinaggio
di Haruki Murakami

Le ragazze avvolgevano col loro corpo flessuoso quello di Tsukuro, gli si erano avvinghiate addosso. I seni di Kuro erano pieni e morbidi. Quelli di Shiro invece erano piccoli, ma dai capezzoli tondi e duri come sassolini. I peli pubici di entrambe erano umidi come una foresta pluviale (e la miseria!). Il loro respiro si era ritmato su quello di Tsukuro, con il quale formava ora un solo ansimo. Come un'onda che cresce avvicinandosi alla riva e che tutto travolge. (puff, magia!
Dopo lunghe, ostinate carezze, Tsukuro penetrava la vagina di una delle due (una a caso?). Quella di Shiro (ah, ecco...). Si era messa a cavalcioni su di lui, gli aveva stretto il membro duro con entrambe le mani e con un gesto esperto l'aveva infilato dentro di sé. Il pene sparito dentro di lei senza opporre alcuna resistenza, come se fosse inghiottito dal nulla
) Dopo aver trovato la posizione giusta e regolato il respiro, Shiro, con le reni inarcate, iniziò a muoversi lentamente, come se tracciasse con i suoi fianchi traiettorie sempre più complesse. I suoi capelli lunghi e neri colpivano la testa di Tsukuru come una frusta. Un'audacia inimmaginabile quella della vera Shiro.


Lei si dimena sotto le coperte e mi toglie i jeans e le mutande. Sono steso e i suoi capelli mi solleticano lo stomaco, la sua bocca mi avvolge. Avevo dimenticato questo suo particolare: lei ha la più piccola, più calda bocca, come se avesse della lava nelle guance (insomma glielo arrostisce °_°). Chiudo gli occhi, tenendola per la radice dei capelli. Le mie ossa cominciano a liquefarsi (giustamente la lava ha questo effetto...). Quando sto per venire, mi inarco sulla schiena e le tolgo la biancheria intima. Mi rotolo un capezzolo sulla lingua e le strofino il clitoride con il pollice finché le sue labbra non diventano scivolose. Il mio dito medio va dentro e fuori, quindi le inarco le gambe e affondo in lei. Dio. E' come infilare il cazzo dentro al sole (oddio, sembra una cosa dolorosissima *_* ma a quanto pare c'è a chi piace).

And the WINNER is...

Ben Okri con il suo romanzo The Age of Magic.

Tanti complimenti, davvero


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