Bagarre leghista in Senato mentre parla Monti: seduta sospesa

Creato il 14 dicembre 2011 da Samalos

ROMABagarre in aula al Senato durante le comunicazioni del premier Mario Monti sul Consiglio Ue, culminata con una raffica di insulti a Renato Schifani, in particolare dal senatore del Carroccio Enrico Montani. "Sei un pagliaccio" e "vai a c...". Isenatori della Lega hanno alzato cartelli di protesta contro la manovra. "Basta tasse", "non e' una manovra, e' una rapina" e "giu' le mani dalle pensioni". Sono seguiti attimi di tensione e il presidenteSchifani ha sospeso la seduta.I senatori della Lega hanno piu' volte interrotto il premier chiedendogli di parlare anche di pensioni. Alla parola 'Unione Europea', Rosy Mauro ha gridato: "ma quale unione?" dagli scranni del Pd sono partiti richiami ai colleghi del Carroccio. Prima di sospendere la seduta, Schifani aveva ammonito: "non sarebbe un bel segnale interrompere l'informativa del presidente del Consiglio".I commessi sono intervenuti per strappare di mano ai parlamentari del Carroccio i cartelli, ma non e' stata un'impresa facile. Fra i piu' determinati Roberto Calderoli, che ha inscenato una sorta di balletto per evitare di farsi togliere il foglio. Durissimo contro il premier anche Federico Bricolo, nonostante i richiami di Schifani. Gli stessi senatori che prima avevano rumoreggiato e protestato si sono poi risistemati neibanchi a chiacchierare. A lungo sia l'ex viceministro Roberto Castelli sia il capogruppo Federico Bricolo hanno girato le spalle a Monti che parlava. Ignorati anche tutti i passaggi dedicati dal premier alle tasse, argomento più volte evocato dai leghisti durante la prima parte della seduta. C'è chi leggeva il giornale, chi ostentatamente guardava l'ipod, ma ben pochi rivolgevano lo sguardo ai banchi del governo.
"Siamo molto interessati al posto che ci è stato offerto da Francia e Germania in un concetto di nucleo interno nell'Unione", ma occorre al tempo stesso evitare che "il puro concerto bilaterale franco-tedesco domini l'Europa", aveva detto Monti prima della sospensione. Per il premier i Paesi dell'area Euro hanno inviato "un messaggio collaborativo con cui si dice: Merkel e Sarkozy potete fare errori, perciò è meglio che agiamo con una consultazione preventiva tra tutti".

L'Italia è "disposta a riconsiderare la posizione del precedente governo, che era contrario ad una tassazione sulle transizioni finanziarie, la cosiddetta Tobin tax'', ha aggiunto il premier dopo la ripresa della seduta,o spiegando che questo e' anche un mezzo, in prospettiva, per arrivare ad una riduzione delle tasse sulle famiglie.

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