Continuano gli scontri tra polizia e dimostranti nella capitale Manana
MANANA (Bahrain) - Il Gran Premio del Bahrain agirà come una forza unificante della nazione in mezzo a disordini, aveva sostenuto ieri il governo del Bahrein, mentre gli attivisti dell'opposizione accusano i governanti del regno del Golfo di un pesante giro di vite sulle dimostrazioni. Dimostrato drammaticamente stamattina: negli scontri tra sciiti e polizia c’è stata una vittima. Lo dicono fonti dell'opposizione, spiegando di aver trovato una persone morta sui luoghi degli incidenti. Il corpo, dicono le fonti del Wefaq, il principale gruppo d'opposizione, è stato ritrovato stamani sul tetto di un edificio accanto al villaggio di Shukhura, vicino a Manama, dove durante la notte proteste dei gruppi anti-regime sono stati "represse selvaggiamente" dalle forze di sicurezza. L'uomo, identificato dall'opposizione nel "martire Salah Abbas Habib, 30 anni circa, faceva parte di un gruppo di manifestanti picchiati dalla polizia. Stamani nel Bahrain manifestanti sciiti hanno ingaggiato scontri con le forze anti-sommossa della polizia per tutta la notte nei villaggi sciiti vicino a Sakhir, il circuito vicino alla capitale Manama dove oggi si svolgono le qualificazioni per il il Gran Premio di F1 che si corre domani. Copertoni sono stati dati alle fiamme, sassi e bottiglie molotov lanciati contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni e bombe assordanti. Ieri Fahad Alibnail portavoce della Bahrain Businnes Athority aveva detto: "Il governo garantisce la sicurezza di tutti. Siamo molto fiduciosi sulle misure di sicurezza che abbiamo in atto" . Il principe ereditario Salman bin Hamad Al-Khalifa aveva detto ai giornalisti che annullando la gara si sarebbe fatto il gioco degli estremisti. "La gara di Formula 1 ci permette di costruire ponti tra le comunità, convincere le persone che lavorano insieme", ha detto il principe ereditario. "Essa ci permette di celebrare la nostra nazione con un’idea positiva non come divisione". Veicoli blindati sono stati dispiegati intorno alla capitale del Bahrain, Manama, e sulla strada vicino al circuito automobilistico, tra continue proteste anti-governative.
La maggioranza sciita del paese lamenta da tempo la discriminazione in atto da parte della monarchia sunnita sostenuta dall'Occidente. Almeno 50 persone sono morte dal febbraio del 2011 quando sono iniziati i disordini. Il clima resta teso e gli scontri continuano.