Mezza morta, galleggiante, tristemente deforme, probabilmente frutto delle tremende radiazioni emesse da Fukushima.
Jesús Gómez ed i suoi colleghi se la sono trovata così lo scorso lunedì 6 gennaio, vicino alla chiglia della barca, poco lontano dalla riva della Laguna Ojo de Liebre (Guerrero Negro, Baja California): una balena grigia con due teste e due code, un bestione di 4 metri di lunghezza e mezza tonnellata di peso.
La notizia è stata resa nota grazie all’organizzazione ecologista Guerrero Negro Verde ed in seguito la National Natural Protected Areas Commission (Conanp) ha verificato il ritrovamento: “è stata una scoperta eccezionale, senza alcun precedente”.
Questo povero essere bicefalo è l’ennesimo figlio indesiderato del cosiddetto “progresso dell’umanità”? Di quell’insieme di superfluità e bestialità industriali che hanno torturato ed ucciso milioni di animali, uomini e distrutto mezzo pianeta? È questo il futuro? Nascere deformi e morire di tumore tra mari e terre piene di schifezze chimiche e residui nucleari?
Qualcosa non va bene nel come si stanno facendo le cose, è oltraggiosamente palese.
Che la povera balena riposi in pace.
Matteo Vitiello
ulteriori foto della balena: QUA