L'evento ha scatenato un sopito amor patrio, quasi come se si fosse trattato di un'onta da lavare con il sarcasmo. E così infatti ha fatto Ferrara. Rispetto la sua decisione di ripagare con moneta decuplicata la presunta offesa ricevuta ma non la condivido. Se da parte del Presidente Napolitano sono giunte parole obbligate ma contenute, quasi per legittimo dovere di difendere il buon nome della nazione, non approvo queste vendette con interessi. In fondo, anche se non è sempre vero, ognuno ha la reputazione che si merita, in media. Più sferzanti, come si vede da Ballarò, i servizi sulle televisioni straniere e quindi, se uno fa il paio, ci sta anche la messinscena di Ferrara. Non so se l'intento è quello di coalizzare tutti gli italiani contro i francesi sbeffeggiatori, fare fronte comune contro l'invasione ironica. Quanto a me, temo più quello che può venire in mente ai nostri politici che qualche sorrisino francese o di altra nazionalità.L'Italia non sfugge al suo stereotipo, lo sappiamo, e questo governo e questo presidente, oltre a non aver fatto niente per modificarlo, hanno fatto parecchio per accentuarlo. Come noi compriamo più facilmente dai commercianti che ci stanno più simpatici o che hanno buona reputazione, allo stesso modo avvengono le relazioni politiche ed economiche a livello internazionale. Chi si assomiglia si piglia, dice un detto. E se osserviamo le amicizie del nostro premier possiamo già trarne alcune conseguenze. Comprare dall'Italia diventa sempre più pericoloso e inaffidabile, e questo fatto ha pesanti ripercussioni.Ora, un governo con un forte senso di responsabilità e che avesse a cuore le sorti del popolo che amministra, quantunque obbligato, per certi versi, ad ottemperare alle pressioni europee, avrebbe potuto trovare altre fonti di risparmio (costi della politica: rimborsi elettorali, finanziamento della stampa -soprattutto di partito-, vitalizi dei parlamentari: fanno quasi 1 miliardo), nuove entrate una tantum o permanenti (patrimoniale sugli immobili, Tobin tax) e invece no. Meglio colpire i soliti che prendere un po' a chi ha tanto. Tanto è vero che il Ministro Gelmini ha detto che la patrimoniale (e le tasse sulla ricchezza in genere) non fa parte del programma di governo e quindi non si farà mai. Rassegnamoci, tocca ancora a noi.
Ballarò: la vicenda Merkel Sarkozy sulle televisioni straniere. Ferrara: una risata antifrancese
Creato il 26 ottobre 2011 da Paopasc @questdecisioneL'evento ha scatenato un sopito amor patrio, quasi come se si fosse trattato di un'onta da lavare con il sarcasmo. E così infatti ha fatto Ferrara. Rispetto la sua decisione di ripagare con moneta decuplicata la presunta offesa ricevuta ma non la condivido. Se da parte del Presidente Napolitano sono giunte parole obbligate ma contenute, quasi per legittimo dovere di difendere il buon nome della nazione, non approvo queste vendette con interessi. In fondo, anche se non è sempre vero, ognuno ha la reputazione che si merita, in media. Più sferzanti, come si vede da Ballarò, i servizi sulle televisioni straniere e quindi, se uno fa il paio, ci sta anche la messinscena di Ferrara. Non so se l'intento è quello di coalizzare tutti gli italiani contro i francesi sbeffeggiatori, fare fronte comune contro l'invasione ironica. Quanto a me, temo più quello che può venire in mente ai nostri politici che qualche sorrisino francese o di altra nazionalità.L'Italia non sfugge al suo stereotipo, lo sappiamo, e questo governo e questo presidente, oltre a non aver fatto niente per modificarlo, hanno fatto parecchio per accentuarlo. Come noi compriamo più facilmente dai commercianti che ci stanno più simpatici o che hanno buona reputazione, allo stesso modo avvengono le relazioni politiche ed economiche a livello internazionale. Chi si assomiglia si piglia, dice un detto. E se osserviamo le amicizie del nostro premier possiamo già trarne alcune conseguenze. Comprare dall'Italia diventa sempre più pericoloso e inaffidabile, e questo fatto ha pesanti ripercussioni.Ora, un governo con un forte senso di responsabilità e che avesse a cuore le sorti del popolo che amministra, quantunque obbligato, per certi versi, ad ottemperare alle pressioni europee, avrebbe potuto trovare altre fonti di risparmio (costi della politica: rimborsi elettorali, finanziamento della stampa -soprattutto di partito-, vitalizi dei parlamentari: fanno quasi 1 miliardo), nuove entrate una tantum o permanenti (patrimoniale sugli immobili, Tobin tax) e invece no. Meglio colpire i soliti che prendere un po' a chi ha tanto. Tanto è vero che il Ministro Gelmini ha detto che la patrimoniale (e le tasse sulla ricchezza in genere) non fa parte del programma di governo e quindi non si farà mai. Rassegnamoci, tocca ancora a noi.
Potrebbero interessarti anche :
-
Quello che il renzismo non dice (106) – Dalla scomunica di Eugenio Scalfari a...
-
Quello che il renzismo non dice (101) – Della vergognosa politica “libica” e se...
-
Quello che il renzismo non dice (97) – Apologia governativa a Ballarò. Sull’...
-
Intervista a Lorenzo Jovanotti – Rai 3, Ballarò del 31/03/2015
Possono interessarti anche questi articoli :
-
A Ballarò – Cocoon il “nuovo” che “avanza” – Dal ritorno di Pippo Baudo al...
di Rina Brundu. Occorre dire che di questi tempi il buon esempio l’ha dato il nostro premier: dagli al magistrato! Non sarà la magistratura che ci imporrà la... Leggere il seguito
Il 24 marzo 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
La trascrizione integrale dell’apologia mattarelliana di Nichi Vendola a...
“Noi avevamo un obiettivo politico che era quello di impedire che il Patto del Nazareno, che noi consideriamo una fonte di inquinamento della vita pubblica,... Leggere il seguito
Il 04 febbraio 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Archivio rossodemocratico: Ballarò e le due culture
Televisione:Ballarò e le due culture post pubblicato in diario, il 16 dicembre 2009 Ieri, 15 dicembre, a Ballarò un Floris meno timido del solito. Leggere il seguito
Il 20 dicembre 2014 da Salvatore1
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Ballarò, ricordiamoci il futuro: ottimo esordio di Massimo Giannini tra Benigni ...
«Quando sono arrivato in Rai ho fatto una battuta: se dovessi mandar via tutti quelli arrivati per motivi politici lavorerei da solo» Luigi Gubitosi, manager,... Leggere il seguito
Il 16 settembre 2014 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
#DiMartedì vs #Ballarò, parte la sfida #Floris – #Giannini
Giannini aprirà con Benigni. Floris con il ‘solito’ ottimo Crozza. Su La7 ci saranno il Ministro Giannini, la Governatrice Serracchiani ed altri volti noti del... Leggere il seguito
Il 16 settembre 2014 da Candidonews
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
E se a Ballarò andasse Gerardo Greco?
Conclusa dopo 12 anni l’avventura di Giovanni Floris alla Rai, con il suo passaggio a La7 si apre il capitolo ‘conduzione’ per il talk politico di Rai3,... Leggere il seguito
Il 04 luglio 2014 da Candidonews
ATTUALITÀ, SOCIETÀ