In occasione della tornata elettorale per i ballottaggi delle amministrative 2011, La7 inizia dalle 15.00 la lunga diretta del TgLa7 condotta da Enrico Mentana, dalle 15.00 alle 20.00. A seguire Tg, rubriche e appuntamenti serali abituali, tutti all’insegna dell’unico argomento di attualità: Giuliano Pisapia è il nuovo sindaco di Milano, ma anche Napoli “è stata liberata”!
Un ciclo si è compiuto, il Berlusconismo è finito, in Italia entra un nuovo colore politico, ovvero quello del centro sinistra. Una giornata importante in una piazza Duomo tutta arancione, al grido di :”Oooohhh Giuliano libera Milano”. Decine di migliaia, cori, bandiere, applausi. È grande la festa per Giuliano Pisapia. Vuvuzuelas, caroselli di biciclette e motorini per le vie del centro. Un entusiasmo che non si esaurirà presto. In strada sono scese persone di tutte le età in attesa dei risultati finali, mentre sul palco si alternavano artisti.
Altra festa a Napoli, tantissimi i sostenitori radunati. In piazza bandiere di Rifondazione comunista, dell’Italia dei valori, della Pace; qualcuna anche con il volto di Che Guevara. “Chi non salta Berlusconi è” è lo slogan che tanti urlano. Un affresco italiano che disegna la festa della vittoria per il voto delle amministrative nelle due città che hanno svoltato, tantissime persone riunite nella gioia di chi in questi mesi ha ribadito il no al governo Berlusconi. Una vittoria schiacciante. Un risultato al di sopra di ogni attesa. Piazze, giovani, entusiasmo come questi non li si vedevano da tanto tempo. Una nuova ventata culturale e politica ci attende. Il messaggio è chiaro, il Paese vuole cambiare. In questo momento in tutta l’Italia il vento è cambiato, il paesaggio esce fortemente modificato, da nord a sud gli italiani hanno fatto capire che vogliono i fatti, sono preoccupati della situazione economica del Paese e del loro futuro, lo scisma da Berlusconi segna il cambiamento. Bisogna ricominciare e ricostruire. Non sarà facile. La nostra forza sarà la capacità di non perdere più di vista i beni comuni.
E Berlusconi come reagirà? Per ora, il lupo perde il pelo…”Io sono un combattente, non mi tiro indietro”! Ma intanto va a Bucarest e schiva il colpo da lontano. “Ogni volta che perdo, triplico le forze”! Non ci sorprende, caparbio, sordo e cieco dimostra e conferma la scarsa capacità d’analisi del momento storico e del suo operato. Potrà anche non mollare ma avrà all’orizzonte la frantumazione del suo partito, i referendum di giugno, una Lega che dovrà valutare la situazione e nuovi cittadini che hanno detto basta al velenismo politico, alla prepotenza, rivogliono un futuro e che hanno votato delle persone non più la leadership.
L’elemento di rottura è arrivato. La monarchia è finita. E’ un’occasione da non sprecare. Gli elettori hanno dato le carte, ora tocca ai politici giocarle!