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Balotelli al Liverpool… un affare solamente per lui

Creato il 22 agosto 2014 da Giannig77

Ora che è praticamente ufficiale il passaggio di Mario Balotelli dal Milan al Liverpool, mi chiedo: chi ha fatto veramente l’affare, a parte lui stesso che guadagnerà, a quanto pare, più di 6 milioni di euro a stagione (sorvoliamo sulla clausola legata alla “buona condotta”, direi che riguardo ciò miglior erede di Suarez i Reds non potevano trovarne!)?

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E’ brutale da dire, a maggior ragione se si segue e conosce il ragazzo da quando questi era minorenne, ma credo che ormai non ci possa più aspettare il famoso salto di qualità da lui. Non è perduto del tutto, anzi, ha solo 24 anni, ma sembra che di vite calcistiche ne abbia già consumate sin troppe. E quando il meglio di te lo hai già lasciato alle spalle, allora non si può certo diventare fiduciosi in merito alla nuova, ennesima, esperienza, ancora lontano dall’Italia (ma come: prima non era scappato dall’Inghilterra per ricostruirsi da noi?). Ingiustamente additato come caprio espiatorio di un’intera scadente spedizione azzurra – ma d’altronde da sempre questo è il destino che attende i più bravi – sembra aver colto l’occasione per fuggire nuovamente, e in questo suo lasciare, mutandosi da re a reietto, è parso molto simile al suo “nemico” Prandelli. Che il Milan non sapesse più come gestire un talento del genere era ormai evidente ai più, specie col nuovo corso Inzaghi, uno che,a quanto pare, punta molto sull’attenzione e sulla disciplina, sulla correttezza e sull’attenersi a determinate regole, dentro e fuori il campo. Aspettando invano la maturità di Mario, il Milan a che sarebbe andato incontro? Era l’uomo nettamente più rappresentativo, questo è indubbio, ma alla prima difficoltà sarebbe stato lecito escluderlo dall’11 titolare o bisognava comunque tenerlo in campo, forte della sua migliore dimensione tecnica rispetto ai compagni? Anche Ibrahimovic era una testa matta, ma ben presto ha cominciato a rigare dritto, soprattutto ad essere leader in campo, trascinando i compagni e portandoli a vincere, ovunque fosse andato. Lui invece cambia maglia “per disperazione”, perché ancora non è riuscito a esplodere secondo le sue potenzialità in nessun club, compreso il Milan dove, per almeno 6 mesi, ha in effetti contribuito a risollevare i compagni, portandoli a un inatteso traguardo –seppur minore rispetto alla storia rossonera. In questo caso non sono poi tanto rammaricato della sua partenza dall’Italia, lo sono più per Ciro Immobile e lo sarei se andasse via Mattia Destro ma il fu Super Mario ormai non mi scalda più gli animi. Lo dico con un velo di tristezza perché avevo scommesso molto su di lui e sulla sua piena affermazione ad alti livelli ma è sempre mancato qualcosa, e dubito che questo vuoto lo potrà colmare in una piazza così calda ed esigente come quella di Liverpool.


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