E dunque, cosa ci racconta Mirbeau in La morte de Balzac? Ci porta dentro un uomo alla fine della sua vita, che l'arte non può più salvare. Ci invita a trascurare le sue pagine per entrare nella stanza della sua agonia. Ci impone a fare i conti su ciò che rimane di tante glorie e di tante ambizioni.
Balzac nel suo epilogo, migliaia di pagine dopo: un uomo malato e derubato di molte cose, un corpo sfasciato e umiliato, soprattutto una solitudine che si fa perfino fatica a credere, figurarsi a sostenere. Nemmeno la moglie vorrà vederlo e salutarlo.
Un corpo abitato ancora da una splendida mente, che fino all'ultimo, mentre l'uomo se ne sta andando, spingerà lo scrittore a rivolgersi al medico: Pensate che domani possa rimettermi al lavoro? Suvvia! Sbrigatevi a curarmi! Devo lavorare!
Come in un romanzo, un romanzo di Balzac, il romanzo che Balzac non ha avuto modo di scrivere. Un romanzo invece della vita troppo vera e troppo esigente.