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Bambina bambolina – poesie in leggerezza

Da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Bambina bambolina

Bambina, sei una bambina
In un cestino alla nonna porti da mangiare,
e a messa non dimentichi mai di pregare
d’incontrare sulla tua strada un uomo buono
come Gesù
Ma ti senti sempre un po’ Cappuccetto Rosso
che si caccia nella bocca del Lupo cattivo,
per questo piangi di nascosto con il faccino
immerso in un mare di morbidosi peluche

Sei una bambina, una bambina
anche se di tanto in tanto fai del cuore poesia
Guardi alle cicogne e alle colombe bianche,
ti specchi nell’acqua fresca della fontanella
e quando cala la sera t’ubriachi di camomilla
per sognare solo il meglio

Sei così bambina, così tanto bambina
Credi che con un francobollo si possa fare il giro del mondo
Non ti passa per la testa
che l’Uomo Nero ti ha già prenotato un biglietto per l’Inferno
in business class
Sei così bambina, così tanto, così tanto
che chiunque potrebbe metterti le grinfie addosso
Ed è per questo che ho paura, che ho paura per te
quando dimentichi di rimproverarmi con uno o due schiaffoni

E’ che sei bambina, bambina, bambina, proprio tanto bambina
E’ che sei la mia bambolina che beve solo tanta camomilla
E’ che sei la mia bambina che sogna il sereno e il bello sempre

E’ che sei bambina, bambina, bambina, proprio tanto bambina
E’ che sei bambina, bambina, bambina, proprio tanto bambina
E’ che sei bambina, bambina, bambina, proprio tanto bambina
Vampiro per te

Ho fame, una fame del diavolo,
e tu non mi prendere in giro
se prendo l’occasione al volo
per farmi vampiro
come in un film di serie B

Sta per scoppiare la guerra nucleare
ed io riesco solo a pensare al tuo collo
Ti sembrerò incosciente, un bambino
che ancor gioca con il trenino
lanciato a tutta birra sul suo binario
per farlo andare incontro al crash finale

Ho una fame del diavolo
Vengo da te al volo
Tu reggiti forte questa sera,
e ti farò vedere la fine del mondo
e tu mi amerai per sempre

Il tuo peluche

Quando non sento la tua piccola voce
che sovrasta la mia grossa di sbruffone
vengo triste e so bene il perché,
manca la tua allegria nell’alma mia

E’ per questo che sempre ti cerco
in mezzo alla nebbia delle metropoli,
sbandando a destra e a sinistra
levando alto il pugno contro le nuvole
da Torino a Milano

Col fiato ti disegno nell’aria fredda di città,
e immagino te accanto al fuoco coi bambini

E’ per questo che sempre sego
le gabbie delle metropoli, feroce
e innamorato come solo un orso sa
E non mi preoccupo dei rimproveri
che domattina mi dirai in un orecchio
spingendomi presto giù dal letto
come un peluche che dolore non ha

Dove abitano le cicogne

di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe (aka King Lear)

Cercherò un senso
a questo desiderio
che sento in me celato
tra le pieghe dell’anima.

Gli darò un senso,
aprirò poi le mani
perché voli via;
e veloce le richiuderò
perché non posso più
nasconderlo
tanto è palese.

Ma non posso mostralo
per non sminuirlo.

Io e te nella valle
dove hanno il nido le cicogne:
non possiamo però nasconderci
se le fate non giocano più
con gli elfi,
se i girotondi si fanno adulti
consapevoli della realtà
che in continuo mutua.

Accadrà!
Le tue labbra sulle mie
e a voce bassa parole d’amore
mentre le cicogne covano labirinti
per nasconderci dentro
i sentimenti provati e più belli
nei momenti inattesi.

Regalami la cosa più grande,
l’essenza di te più umile e sincera.
Replicati, replicati all’infinito in me.
Dammi vita, dammi una vita
là dove abitano le cicogne, Amor Mio.


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