Seguo Clara Moroni sin da quando ero ragazzino. Corista storica di Vasco, i primi album che me la fecero conoscere in qualità di solista furono Chi ha Paura di Chi e Spiriti (che conservo gelosamente in vinile). Due album che trasudano rabbia giovanile, voglia di andare contro, desiderio di esprimere sé stessi. Musica che graffiava e che mostrava qualcosa che oggi è difficile trovare in ambito musicale (specie in Italia).
Clara, in una recente intervista, dichiara che ...non c’è piu’ Rock, il Rock è morto. Perche' il Rock non può essere omologazione, mentre tutto oggi e' un prodotto omologato... ed è verissimo.
Dopo i primi due progetti, ho ritrovato Clara in Ten Words, e nei due o tre brani proposti col gruppo 2Hot4Music... Interessanti, ma non altrettanto coinvolgenti e convincenti.
Bambina Brava è il suo ultimo lavoro e, il mio consiglio è di ascoltarlo più e più volte, prima di giudicare. All'inizio si rimane un pochino stupiti. Non è il Rock che ci si aspetta. Lei stessa lo dichiara nell'intervista già citata, la sua avventura con i Black Cars non poteva sopravvivere in un mercato in cui si cerca l'omologazione dei gusti e la garanzia di introiti. Però l'album è tutt'altro che omologato. Va ascoltato, seguito, ed ecco che il messaggio arriva. Ti conquista poco a poco, e poi ti scopri a fare tuo il testo di un brano, perché l'anima trova una affinità con esso. Ascoltandolo si sentono alcune contaminazioni (n.d.r. vado a sentimento, a memoria, a sensazione, e spero di non essere in errore) con P!nk, e in una intro anche con Avril (n.d.r. qui non sono sicurissimo).
Sono interessanti le interpretazioni di brani famosi, come Take on Me, Maniac, Because the Night e I feel You. Arrangiamenti più cupi, duri, profondi. E poi c'è la voce inconfondibile della vocalist, della ragazza che ho conosciuto da giovane con i Black Cars, e che fa centro.