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Bambine vittime di femminicidio

Creato il 22 agosto 2014 da Barbaragiorgi @gattabarbara
poesie.eldy.com

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Anno 2014, queste le BAMBINE vittime di FEMMINICIDIO:

NEYDA, 5 anni,  bruciata viva nell’abitacolo dell’auto, dal padre (suicida);

GIULIA, 5 anni, uccisa  con una coltellata in gola dal padre (strage di Motta Visconti: l’uomo ha ucciso anche la moglie CRISTINA OMES e il figlio GABRIELE di 20 mesi);

ALESSIA, 18 mesi uccisa a coltellate dal padre.

E stamani alle 7 del mattino, a Catania, un padre di 47 anni ha accoltellato le due figlie. La figlia di 12 anni, LAURA, è morta. L’altra  di 14 anni è in prognosi riservata.

BAMBINE.

Sottolineo: BAMBINE, PICCOLE DONNE.

E sottolineo: FIGLIE DELL’ASSASSINO.

Perché? Perché uccidere le proprie FIGLIE? Quelle creature a cui un padre giura amore eterno.

Nel rapporto padre-figlia non c’è il conflitto di potere che questi UOMINI VIOLENTI vivono con la moglie-compagna.

Non c’è la tensione dello schema “io comando – tu esegui”, non c’è la battaglia degli spazi di libertà personale, non c’è la gelosia incancrenita, non c’è la manipolazione per smontare l’ego della donna che intende autodeterminarsi (o lo è già).

E allora, PERCHE?

Forse, per questi uomini, anche le FIGLIE, come le MOGLI-COMPAGNE sono oggetti da POSSEDERE, USARE, ANNIENTARE.

Se questi uomini VIOLENTI E ASSASSINI vedessero nelle loro FIGLIE degli esseri umani autonomi e indipendenti da loro, degli esseri che hanno diritto alla VITA indipendentemente dal loro sentirsi “DIO IN TERRA”, non le ucciderebbero.

Vedono nelle FIGLIE la MADRE che le ha procreate?

Annullano le FIGLIE per annullare la MADRE che le ha generate?

Ammazzano le FIGLIE per ammazzare l’ESSERE FEMMINA che crescerà e diventerà DONNA?

Massacrano le FIGLIE per massacrare qualsiasi membro donna della famiglia?

Una cosa è certa: non è RAPTUS. Il RAPTUS NON ESISTE IN PSICHIATRIA.

Mi riferisco ora a due esperti: il prof. Claudio Mencacci, pschiatra e docente universitario e il prof Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista.

Il prof Mencacci sostiene che – appunto-  “il raptus non esiste”. Si tratta di UOMINI MALVAGI. IL MALE non è una fIgura retorica, non è una rappresentazione delle favole. Fa parte della realtà e appartiene a quegli uomini che non sono dotati di capacità emotiva e di affettività.

Di conforto a queste affermazioni, esiste poi la Teoria delle Mappe emotive del prof. Galimberti: questi uomini sono ESSERI ANAFFETTIVI, persone che non sono state educate alle emozioni e ai sentimenti da parte del contesto familiare e sociale.

QUINDI, ecco le mie conclusioni, la mia personalissima opinione: questi sono UOMINI CHE RECITANO DEI RUOLI e basta. Recitano un ROLE PLAYING per sentirsi inseriti in un contesto familiare e sociale e poter sembrare uguali a tante altre persone.

Recitano il ruolo di marito-compagno, recitano il ruolo di padre.

Quante volte sentiamo dire dai loro vicini, conoscenti, amici, parenti: “è una persona bravissima, tranquilla, pacata…”

RECITANO.

Sono dei ROBOT che usano dati, li resettano, li recuperano,  li ri-usano, li assemblano, li de-costruiscono.

Quando agiscono con quei coltelli in mano, non è un raptus: è un momento di RESET. Sono MACCHINE DA GUERRA: ciò che non serve più deve essere eliminato, ciò che costituisce ostacolo va annientato.

Nessuna differenza tra donna adulta e bambina. Nessuna emozione. Nessuna commozione nel vedere il lago di sangue che esce da quelle piccole gole martoriate. Hanno anche la lucidità di nascondere e pulire coltelli oppure  di dire al telefono alla moglie “ho combinato un casino” come se avessero rotto un piatto.

E invece ammazzano le loro FIGLIE.

PICCOLE DONNE VITTIME DI FEMMINICIDIO.

PICCOLE DONNE VITTIME DI PADRI ASSASSINI.

Nessun RAPTUS: solo AZIONI  VIOLENTE.

E chi cerca giustificazioni o assurde scusanti per I PADRI ASSASSINI, manca di rispetto ed umana pietà nei confronti di queste BAMBINE.

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