Per l’80% dei giovani scolari lo zaino scolastico è causa di affaticamento, per il 46% provoca mal di schiena già tra i 7 e i 10 anni
Zaini pesanti e vita sedentaria. La fine delle vacanze estive ed il rientro a scuola può comportare dei problemi per la salute dei bambini, ed in particolare per la loro schiena. A rilanciare l'allarme sulle conseguenze dell'eccessiva pesantezza degli zaini è l'Aifi (Associazione Italiana di Fisioterapisti).
Secondo le stime per l’80% dei giovani scolari lo zaino scolastico è causa di affaticamento, per il 46% provoca mal di schiena già tra i 7 e i 10 anni di età. Il numero degli alunni di scuola elementare che presenta dolore alla parte bassa della schiena, è pari al doppio di quello dei loro genitori quando avevano la stessa età. L’eccessivo peso sulla schiena, in particolare in giovane età, tende a incuneare le vertebre causando scoliosi, infiammazioni e dolori alla schiena che potrebbero diventare cronici.
Per tutelare la salute dei più piccoli è dunque opportuno seguire qualche consiglio. Innanzitutto il peso dello zaino non deve superare il 10% di quello corporeo. Ciò vuol dire che per un bimbo di 6-8 anni non può essere oltre i tre chilogrammi. Per bilanciare il peso, poi, lo zaino va portato su entrambe le spalle.
Al momento dell'acquisto, è bene scegliere una cartella in tessuto leggero, in modo che non ci sia altro peso aggiuntivo rispetto a quello dei libri. La scelta migliore resta comunque il trolley.
“La posizione in avanti del collo, tipica di chi sostiene un peso sulla schiena, favorisce le contratture muscolari. Uno zaino troppo pesante, portato a lungo da chi non ha ancora un buono sviluppo muscolare, può essere un fattore di rischio per il mal di schiena – ha spiegato il professor Paolo Cherubino presidente dallaSocietà Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) - Bisogna però ammettere che non è dimostrata una correlazione tra zaino e scoliosi o cifosi. Inoltre può avere ripercussioni sulla respirazione, perché l'eccessivo peso influenza la fatica dei muscoli respiratori”.
Oltre a questo, bisogna fare attenzione alla postura quando si studia. Bisogna evitare di studiare sul letto o sul divano e la scrivania, ricorda l'Aifi, deve essere proporzionata all'altezza del bambino che deve poterci appoggiare gli avambracci con le spalle rilassate. “La peggiore posizione è quella chinata in avanti. Nello stare seduti bisognerebbe mantenere le normali curvature della schiena. In particolare il sacro deve essere appoggiato allo schienale e la lordosi lombare ben mantenuta – sottolinea Cherubino - la testa ben allineata al collo e i piedi devono essere ben appoggiati al pavimento. È sbagliato anche studiare sul letto o sul divano, perché si rischia di assumere posizioni scorrette”.
La postura è importante anche quando si sta al computer o si lavora sul tablet o si legge un testo sull'e-book. Meglio evitare di tenere questi apparecchi sulle gambe: è consigliabile appoggiarli su un tavolo, utilizzando i supporti disponibili, mantenendo la testa allineata alle spalle e la colonna vertebrale il più aderente possibile alla sedia.
Importantissimo è, infine, che i bambini pratichino uno sport, o comunque giochi all’aperto che possano sciogliere ossa e muscoli dopo ore seduti a studiare.