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Banana Yoshimoto: Dolori e Deliri di una Fan Delusa

Creato il 01 dicembre 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine

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Un paio di mesi fa è uscita la seconda parte della quadrilogia Il Regno di Banana Yoshimoto. Della prima, Andromeda Heights, abbiamo già parlato, la seconda (tradotta in italiano per I Narratori Feltrinelli da Gala Maria Follaco) si intitola banalmente Il dolore, le ombre, la magia. Bisogna ammettere che l’editore non ha lavorato troppo di fantasia: un complesso di parole così insulso non l’aveva mai scelto per nessuno dei suoi libri. Lettura del titolo: primo dolore.

Banana, mia adorata Banana, cosa ti è successo?

Banana Yoshimoto: Dolori e Deliri di una Fan DelusaCopertina del libro Il dolore, le ombre, la magia (Feltrinelli, 2014)

Lettura del libro: secondo dolore. Banana, mia adorata Banana, cosa ti è successo? Lo sai che dopo tutti questi anni non posso parlare male di te, ma non posso neanche mentire. Lo sai che sono sempre tra le prime davanti agli scaffali della libreria ad ogni tua nuova uscita, lo sai che adoro leggere le pagine on-line dei fanatici che raccolgono le tue citazioni più belle, sai anche che ti difendo a spada tratta quando dicono che sei una stupida sempliciotta. Spiegami perché in questo libro non succede assolutamente nulla. Centocinque pagine di parole perse al vento. Avevamo lasciato l’ingenua Shizukuishi, scesa dalle montagne in versione novella Heidi, alle prese con la vita cittadina dopo essere stata abbandonata dalla nonna per un uomo. Ce la ricordiamo a servizio di un sensitivo gay che cerca di introdurla al mondo reale ma che alla fine del volume parte e le lascia la casa in custodia, non abbiamo dimenticato l’amore della protagonista per i cactus che poi però vanno quasi tutti a fuoco e abbiamo fatto la conoscenza del suo amante sposato ma come lei appassionato botanico. In Andromeda Heights succede tutto questo, qui ogni cosa rimane immutata. Sono partiti tutti, lei vive da sola, le uniche botte di vita sono il divorzio dell’amante e l’ingresso della TV nella sua vita. E poi? Dov’è la trama? Possiamo solo leggere, annotare, ricordare belle frasi. Ce ne sono tante sull’amore stavolta, alcune davvero molto belle e profonde, degne di essere inserite tra le pagine dei fanatici. Ma la sostanza? Non succede nulla: non posso concepire di comprare un romanzo e leggere solo belle frasi. Banana, tu ci sei, ti sento tra le pagine ma ho l’impressione che abbiano fatto (in Giappone) una scelta editoriale tragica tagliando male l’opera. Do la colpa a loro, giusto per continuare a difenderti.

Dov’è la trama? Possiamo solo leggere, annotare, ricordare belle frasi. Ce ne sono tante sull’amore stavolta, alcune davvero molto belle e profonde

L’unico tentativo di trama – a voler smettere di delirare e scavare più a fondo nel libro – lo si fa nell’analisi della protagonista. Shizukuishi sta crescendo, ha raggiunto una maggiore consapevolezza di sé e del suo stare al mondo. Le sue debolezze, tante e troppe, vengono tutte a galla, ma non vengono combattute, rimangono a fluttuare nella sua vita inerme lasciandole solo degli spunti di riflessione. Anche se viene quasi il nervoso per quanto è problematica.

Farlo leggere: terzo dolore. Non è un libro che consiglierei di leggere per rasserenarsi, per anelare alla felicità. Noia, delusione, depressione, solitudine e malinconia: sono questi gli elementi preponderanti. Solo un fan accanito potrebbe dedicargli del tempo, previa lettura del primo volume. Gli altri ripieghino su qualche romanzo precedente, magari.

Aspetto il terzo episodio. Non per fanatismo, né per sadismo, ma per delirio fanatico.

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