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Banca che fu

Da Galadriel

Banca che fu

come banca che fu. Dai che si riparte! Il tempo che fu- è- sarà non può più attendere! Chi ha tempo non aspetti, nessun indugio, niente prestiti, niente crediti nella... Banca che fu!

Banca che fu


Le funzioni di deposito e prestito hanno origini molto antiche. Gli imprenditori privati avevano manifestato già da tempo memorabile la necessità di affidare i loro averi, i loro beni, ai sacerdoti già ai tempi dei sumeri, popolazione dell'antica Mesopotamia, e tra le popolazioni della Grecia antica, dove di fianco ai templi sorsero successivamente i trapeziti, ovvero, banchi dietro i quali lavoravano i sacerdoti.

Nel periodo temporale del medioevo, oltre alle funzioni normali di prestatori, custodi e cambiavalute, i banchieri ricoprirono anche quella di garanti dei pagamenti, apponendo la propria firma nelle lettere di credito che li vincolavano a pagare somme di denaro per conto di chi le portava: fu il primo assegno! Ovvero un metodo che permeteva di liberare i mercanti e i sovrani dal pericolo che comportava il fatto di portare con sé enormi quantità di contanti o merci preziose.[...]
Questa nuova attività ebbe molto successo e fu peraltro tanto redditizia, al punto tale da fare nascere fortune enormi: nelle più grandi città commerciali d'Europa come Asti, Firenze, Genova, Pisa, Piacenza, Venezia, Bruges, Rotterdam intere famiglie di banchieri divennero ricchissime e potenti, al punto tale da arrivare a prestare denaro ai sovrani d'Europa, finanziando le loro guerre. Accadeva spesso, che invece di rimborsare i prestiti, i facoltosi creditori offrivano in pagamento feudi, baronie e titoli nobiliari, e fu così che uomini come Cosimo de' Medici, ebbe la signoria di Firenze e che due membri della famiglia poterono, successivamente, essere eletti Papa: Giovanni de' Medici, figlio secondogenito di Lorenzo il Magnifico, che assunse il nome di Leone X, e Giulio de' Medici, divenuto papa Clemente VII.


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