La notizia che abbiamo ripreso ieri da una nota del Banco Popolare di Verona
si riverbera sull’intero gruppo, di cui fa parte anche l’ex Popolare di cremona, nulla più che un ramo dell’ex Popolare di Lodi, a propria volta accorpata nel Banco Popolare. L’ex gioiello lodigiano Agos-Ducato, società di finanziamenti, è inevitabilmente penalizzata dalla crisi economica. Pagare le rate diventa un problema, il costo del credito è aumentato nel quarto trimestre 2012, il bilancio dell’Agos-Ducato ovviamente ne risente, e quindi il Banco Popolare di Verona presenta una stima di perdita d’esercizio sul 2012 di 330 milioni di euro. Se va male il bilancio dell’intero gruppo Banco Popolare, anche i dipendenti si preoccupano e i sindacati tornano a farsi sentire. E’ il solito circuito di un sistema economico in un cui nessun anello può cedere senza che ne soffra l’intera catena.
Sede principale della Banca Popolare di Verona
Il 2011 non era stato granché, anzi. La perdita netta era di 2,25 miliardi di euro: la giustificazione era che si facevano sentire la rettifiche di valore sugli avviamenti iscritte quando fu perfezionata l’aggregazione fra Banco Popolare di Verona e Novara con la ex Banca Popolare Italiana (già ex Popolare di Lodi).
Il 2012 sembrava assai migliore: perdita di 54 milioni nei primi nove mesi. E’ nel quarto quadrimestre l’inghippo. Ma il bilancio 2012 di Agos Ducato non è ancora noto. Di qui i dubbi e le preoccupazioni dei sindacati, che ad aprile inizieranno un confronto con l’azienda.
Ad oggi ancora c’è nebbia: non si comprende quale potrà essere il dividendo in borsa, se ci sarà, e quali conseguenze sui numeri del personale ci potrebbero essere. Presto per parlare, non per iniziare porsi domande e cercare di informarsi per tempo.
L’assemblea dei soci è prevista per il 20 aprile al polo Lodinnova di Lodi.
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