Magazine Società

Bandafalo' for Africa

Creato il 25 ottobre 2010 da Paplaca @paplaca

Bandafalo' for Africa

L'assessore Tucci, il consigliere Minniti, ed i ragazzi di Bandafalò alla conferenza stampa

Si rinnova per la quarta volta l'impegno del progetto umanitario ''BandaFalo' for Africa'', in favore delle popolazioni della Costa d'Avorio, promosso dall'Associazione di giovani villesi ''Bandafalò''. Lo scopo della missione, iniziata nel 2007 e svoltasi in varie fasi, delle quali la quarta partira' a novembre è quello di costruire con la partecipazione attiva dei residenti opere di sviluppo civile, scuole, pozzi, etc, donandole poi definitivamente alla stato Ivoriano. Il progetto, che è sostenuto attivamente dalla Provincia di Reggio Calabria è stato illustrato lunedì 25 ottobre presso il Palazzo della Provincia di Piazza Italia (sala della Biblioteca), nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte parte: l'Assessore provinciale alle Politiche Sociali Attilio Tucci, il Consigliere provinciale Omar Minniti e Antonio Oppedisano, Francesco Talia e Giuseppe Buda dell'Associazione "BandaFalò" di Villa San Giovanni. Il resoconto di quanto già fatto e i programmi per la missione futura, nelle parole dei ragazzi di Bandafalò: “dall’8 novembre 2010 al 7 febbraio 2011 saremo impegnati per la QUARTA missione umanitaria del progetto “BandaFalò for Africa”, che vede la nostra associazione impegnata in Costa D’Avorio dal 2007. Per la prima volta nella storia, lo scorso anno, nel villaggio della Scerie 118 bambini si sono iscritti a scuola ed hanno frequentato con successo la prima elementare. Infatti, durante le missioni precedenti abbiamo realizzato dapprima tre aule della scuola, la direzione e due bagni, cosicché già lo scorso ottobre è iniziato il primo ciclo scolastico. Poi, poiché l’istruzione elementare, in Costa d’Avorio, prevede sei anni di scuola – durante la terza missione la scuola è stata finalmente completata, con la costruzione delle ultime tre aule, e possiamo affermare con grande gioia e soddisfazione di aver portato a compimento la prima parte del nostro progetto: fornire, attraverso l’iter di riconoscimento della scuola e dell’accampamento da parte dello Stato, la speranza di un futuro migliore a più di duecento bambini ed alle loro famiglie, fin’ora totalmente ignorati dal mondo, abbandonati a se stessi, privi di ogni istruzione e spesso anche dei più essenziali diritti umani. La scuola infatti è già stata riconosciuta dallo Stato e presto diventerà una scuola statale a tutti gli effetti. A novembre, dopo il nostro arrivo, si terrà nel villaggio della Scerie la cerimonia ufficiale che formalizzerà il riconoscimento e, di conseguenza, anche l’accampamento sarà riconosciuto e diverrà un vero e proprio villaggio. Questo vuol dire che, finalmente, per i suoi abitanti potrà iniziare un concreto percorso di crescita e un cammino verso un sempre maggior riconoscimento, tutela e difesa dei diritti umani. Per tutti gli abitanti del villaggio è un inizio di speranza, un cammino verso un futuro migliore. Peraltro, proprio a seguito del riconoscimento giuridico della scuola e dell’intero villaggio, lo Stato invierà nella scuola i propri insegnanti – personale qualificato i quali andranno a vivere nell’accampamento per tutto il periodo scolastico. Pertanto, abbiamo anche già realizzato i primi due alloggi che andranno ad ospitare gli insegnanti per tutto l’anno scolastico: tra gli obiettivi programmati per la QUARTA MISSIONE, vi è poi la costruzione degli ultimi quattro alloggi.” Una bella realtà della nostra terra, degna di essere conosciuta e sostenuta, molto di più di tante associazioni e circoli pseudo-culturali che pullulano dalle nostre parti, che non producono niente, costituiti con il fine di aggregare consensi al servizio di questo o quel politico o peggio ancora per usufruire delle agevolazioni previste dalla legge. Per chi volesse saperne di più e contribuire alle iniziative, Bandafalò è sul web all’indirizzo http://www.bandafalo.it/.
Pasqualino Placanica
(pubblicato su costaviolaonline.it)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine