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BANG BANG SEI MORTA, Muriel Spark, Adelphi, Libro del cuore della settimana

Creato il 01 luglio 2013 da Atlantidelibri

L’occhio implacabile di Muriel Spark si posa sull’Africa degli anni trenta (dove l’autrice visse per sette lunghi anni, dal 1937 al 1944, giovane sposa). Il continente delle colonie inglesi, popolate da una moltitudine di cittadini della madrepatria alle prese con le stesse emozioni, passioni, odi e rivalità di quelle vissute nell’isola.

Tre deliziosi racconti proposti con il consueto acume e la solita verve di questa grande autgrice inglese, capace di delineare con pochi tratti i suoi personaggi, di illuminarne i caratteri con frasi taglienti, di rendere evidente sulla pagina il disincanto nei confronti dell’animo umano.

Muriel Spark

Muriel Spark (Photo credit: thomas ford memorial library)

 

In tutti e tre i racconti che compongono questa raccolta Muriel Spark ci proietta in uno scenario molto diverso da quelli altamente anglici a cui ci ha abituati: l’Africa, dove si trasferì, giovane sposa, nel 1937, rimanendovi suo malgrado, a causa della guerra, fino al 1944. L’Africa Nera di un’asfittica colonia inglese popolata di piantatori con velleità letterarie e mogli brille e incarognite che dormono sempre con la pistola sul comodino, «luogo feroce» che tira fuori il «lato più crudele» di ciascuno, e dove avvengono quei continui omicidi fra bianchi che tanto incuriosiscono chi, in patria, ne legge placidamente le cronache sul giornale bevendo il tè del mattino. Qui incontriamo Sybil che, catapultata nell’altro emisfero, vi trova proprio la compagna di scuola che detestava di più; e Daphne, ossessionata dal grido funereo e premonitore dell’Uc­­­cel­lo va’-via: giovani donne che guardano con spietato disincanto il malevolo consorzio umano che le circonda, accomunate da quel senso di fiera diversità che accompagnò Muriel Spark per tutta la vita.



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