Per natura non sono un allarmista, uno che si preoccupa per niente ma oggi inizio a domandarmi cosa succederà se le cose dovessero proseguire così.
In realtà credo che il problema per Bangkok non sia l’acqua che sale e il rischio di alluvione ma il modo con cui i media e i politici stanno gestendo la situazione.
Yingluck Shinawatra “analizza” la situazione come se stesse sul set di una soap-opera
Due giorni fa il Primo Ministro tailandese, la bella Yingluck Shinawatra, è apparsa in una conferenza stampa con gli occhi lucidi e ha affermato che “per Bangkok non c’è più nulla da fare”. Con questo intendeva presumibilmente dire che l’inondazione di alcune zone della capitale non potevano più essere evitate nonostante gli sforzi (MOLTO TARDIVI) messi in atto per contenere i danni e che lei preferiva andare in una Spa a rilassarsi piuttosto che stressarsi con i problemi della plebe.
Immaginatevi però che impatto possa aver avuto una frase del genere sui media e, di conseguenza sulla popolazione! La gente ha iniziato ad entrare nel panico e, ovviamente, ha iniziato a fare scorte alimentari e di generi di prima necessità in modo incontrollato. Questo, associato all’impossibilità di effettuare i rifornimenti dei banconi a seguito dell’interruzione di molte strade alla periferia nord della capitale, ha portato ad avere gli scaffali vuoti e ad aumentare il senso d’insicurezza fra la gente.
Niente acqua da bere nei supermercati di Bangkok! Questo è l’unico vero problema al momento, a parere mio.
Il Primo Ministro fra gli alluvionati
Bankok si estende su una superficie vastissima e solo una minima parte si trova nelle immediate vicinanze del fiume o di canali. Le zone a nord risultano interessate dal fenomeno d’allagamento e, purtroppo, centinaia di famiglie sono oggi senza casa e hanno perso tutto il poco che possedevano. La maggior parte però delle aree hanno una media di acqua alta fino a sotto il ginocchio e macchine e persone possono ancora facilmente spostarsi.
I danni sono indiscutibilmente elevati e spero vivamente che dopo questa tragedia cresca la consapevolezza che i fiumi vanno “curati” per prevenire questi problemi e non aspettare quando è troppo tardi per provvedere a dragarli e pulire gli argini.
La verità va esagerata perché risulti credibile.
Joan Fuster
Tags: bangkok, thailandia, inondazione, alluvione, Yingluck Shinawatra,
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