Banteay Kdei e la magia degli incontri ad Angkor!

Banteay Kdei e la magia degli incontri ad Angkor!

Al di là della bellezza artistica, al di là dell’importanza storica, ci sono momenti in cui si entra in contatto con se stessi e che valgono più di ogni altra cosa!

Ecco che, varcato l’ingresso dell’edeficio centrale di Banteay Kdei, la figura esile di una donna dal capo rasato ci invita a sederci e a pregare accanto a lei.

Sam ci spiega che sono molte le donne anziane in Cambogia che per non pesare economicamente sulla famiglia si dedicano alla vita monastica. Sono le depositarie delle tradizioni di un paese in cui il regime dei Khmer Rouge ha letteralmente sterminato una generazione, colpendo soprattutto gli uomini, intellettuali e religiosi, colpevoli di avere una cultura in grado di farli ribellare alla dittatura. Molte donne hanno qui sostituito gli uomini nella funzioni religiose e non è raro incontrarne nei Templi.

Ed è cosĂŹ che a Banteay Kdei, un po’ per caso e un po’ come scherzo del destino, ci siamo ritrovati uniti da un’invisibile catena attorno alla nenia incomprensibile di questa donna. L’intimità di secoli di storia e l’incenso bruciato per accompagnare in cielo le nostre preghiere hanno reso questo momento speciale e irripetibile. Perché sono le persone a fare la differenza in un viaggio, gli incontri inattesi con chi in quel luogo ci vive e ne conserva i segreti testimone del tempo che passa.

Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.
Alexandra David-Néel