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Baratto 2.0 e made in Italy: Reoose - Wired

Creato il 10 ottobre 2011 da Irina @Reoose
Con Reoose Luca Leoni, direttore creativo dell’agenzia di comunicazione Show Reel e Irina Torgovitzkaja, product manager per diversi brand, hanno reinventato il concetto di baratto, introducendo asincronia fra lo scambio dei prodotti e sostituendo il denaro con crediti. Ogni oggetto ha un credito determinato non dalla marca, ma dallo stato (nuovo o usato) e del potenziale valore inquinante. “Il valore lo decide Reoose - spiegano i due, uniti nella vita come nel lavoro - non l’utente. Sul nostro sito si scambiano oggetti che finora sono rimasti a marcire in cantina e che il proprietario ha spogliato del proprio valore, destinandoli alla discarica anche se magari ancora nuovi”.
Per ogni oggetto venduto si guadagnano crediti da scambiare con altri prodotti all’interno del network oppure da usare per fare beneficenza, destinandoli ad associazioni onlus come Manitese, Caf, Hoc Onlus, Rosa di Gerico. Le quali a loro volta possono usarli per fare acquisti sul network. Ogni credito vale 25 centesimi di euro: se te ne mancano per acquistare un oggetto li puoi sempre comprare.
A un mese dal lancio, senza alcun tipo di pubblicità, Reoose ha già circa 2mila iscritti, 600 annunci pubblicati e qualche decina di scambi già realizzati. L’obiettivo per fine anno è “ un milione di chili di oggetti scambiati” spiegano Luca e Irina.
Leggi l'intervista su Italianvalley.wired.it

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