La Barba dei frati, è le piantina giovane della Salsola soda e a seconda delle varie regioni d’Italia è detta anche Barba del Negus , Agretto, Lischi, Roscano, Baciccio, Liscaro, Senape dei monaci.
E’ una pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae ed è originaria del Mediterraneo. Il suo habitat sono le zone costiere dove cresce su terreni ricchi di sale.
E’ un fusto erbaceo di piccole dimensioni: ha le foglie ed il fusto succulenti dal sapore leggermente acidulo. La troviamo nei mercati da meta’ aprile a tutto maggio e viene venduta a mazzetti formati dalle sue foglie che devono essere di un colore verde intenso, tese e non molli, prive di macchie o parti che tendono all’ingiallimento.
È una pianta dai molteplici usi; viene largamente usata in cucina e in passato veniva usata quale importante fonte di soda che veniva estratta dalle sua ceneri dopo la combustione.
E’ una verdura fresca, piuttosto delicata che, una volta acquistata, si conserva in frigorifero dentro una sacchetto di carta per 3/4 giorni.
In cucina la barba dei frati costituisce un ottimo contorno ed accompagnamento a svariate portate. Contiene pochissime calorie e è molto ricca di sali minerali e clorofilla.
Ha proprietà rinfrescanti, depurative ed è leggermente tonica
Si prepara eliminando la parte vicina alle radici, si priva della terra lavandola più volte e si lessa in acqua bollente salata; giunta a cottura, si scola accuratamente e si passa sotto l’acqua fredda così il colore resterà più brillante.
I tortelloni di ricotta e agretti…
Ingredienti per la pasta: 500 gr di farina 0, 5 uova.
Ingredienti per la farcia: 500 gr. di ricotta di pecora, 500 gr. di agretti, 150 gr di parmigiano grattugiato, 3 uova, un pizzico di noce moscata , sale e pepe.
Ingredienti per condire: burro, salvia, parmigiano grattugiato, sale e pepe.
Sulla spianatoia verso a fontana la farina passata al setaccio, al centro metto le uova; lavoro con forza gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio, ed elastico. Formo un panetto, avvolgetelo in un panno inumidito e faccio riposare in frigorifero per circa un’ora poi tiro una sfoglia non molto sottile.
Aiutandomi un cucchiaino metto sulla sfoglia i pezzetti di ripieno dalla grandezza di una noce a distanza di 6-7 cm. l’uno dall’altro, mantenendo sempre circa 4 cm di distanza dall’orlo della stessa.
Ripiego la sfoglia sul ripieno in modo da chiudere i tortelloni e taglio i contorni a triangolo con l’apposita rotella, facendo attenzione di premere bene i bordi così che non si aprano durante la cottura.
Man mano che sono pronti ali adagio su di un vassoio leggermente infarinato, li copro con un telo e li tengo al fresco.
Quando è il momento dl cuocerli, li metto pochi alla volta e con delicatezza in abbondante acqua salata, li faccio cuocere alcuni minuti, poi li scolo e li metto in una fiamminga.
Li condisco con il burro fuso e la salvia, il parmigiano grattugiato, e li guarnisco con qualche filo di agretto.