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Barbara Spinelli e la Turchia (“Potenza con immunità”)

Creato il 13 aprile 2014 da Istanbulavrupa

Barbara Spinelli e la Turchia (“Potenza con immunità”)

Nei giorni scorsi, Repubblica ha pubblicato un editoriale di Barbara Spinelli dedicato alla Turchia: immagino che molti di voi lo abbiano letto; io ero impegnato su altri fronti, commento solo ora.

Se la Turchia è una potenza con l’immunità” ha origine da un altro articolo: quello di Seymour Hersh – sulla London Review of Books – in cui la Turchia viene accusata di essere più o meno responsabile dell’attacco chimico in Siria ad agosto, un espediente per spingere gli Usa e la comunità internazionale a intervenire contro il regime di Assad; un articolo che è stato confutato da un numero cospicuo di esperti di fama mondiale: perché cita solo fonti anonime, perché ignora obiezioni tecniche già sollevate (e i rapporti dell’Onu), perché l’unica “prova” offerta proviene dall’intelligence russa che sostiene Assad!

Tutto ciò – le confutazioni – per Barbara Spinelli non esiste: e infatti la giornalista definisce l’inchiesta di Hersh, tradotta e pubblicata il giorno prima sullo stesso quotidiano, “come sempre accuratissima”. Beh, no: le opinioni – l’inchiesta “accuratissima” – vanno sempre suffragate da fatti! Fatti e opinioni non sono la stessa cosa: lo dovrebbe sapere un qualsiasi scolaretto, figuriamoci un intellettuale! Cioè, Barbara Spinelli è liberissima di sostenere che l’inchiesta di Hersh è “accuratissima”: ma poi deve esplicitare il suo ragionamento e soprattutto confutare i confutatori! Altrimenti le sue sono parole in libertà, chiacchiere da bar! “Accuratissima” è il risultato di un ragionamento, non può esserne il punto di partenza!

Ma qual è il vero dramma? Che dall’accettazione acritica dell’inchiesta di Hersh parte poi un attacco senza quartiere contro la Turchia: accusata di usare “la Nato per dilatare nazionalismi e squilibri regionali senza mai doverne rispondere”; che sulla base di una congettura già confutata – e in virtù di una palese strumentalizzazione delle tragedie del passato  (ma cosa c’entra adesso “il genocidio degli armeni del 1915-1916″?) – Barbara Spinelli nega alla Turchia la scelta europea: “Non si entra [nell'Unione europea] neppure senza la memoria dei propri misfatti: nel caso turco, il genocidio degli armeni nel 1915-16. Non è una questione minore, visto che Erdogan non esita a produrre e distribuire nel mondo il gas nervino, e a provocare massacri pur di raggiungere – sotto l’ombrello della Nato – le proprie mire nazionaliste.”

“Erdogan non esita a produrre e distribuire nel mondo il gas nervino, e a provocare massacri pur di raggiungere – sotto l’ombrello della Nato – le proprie mire nazionaliste”? E chi lo ha stabilito? Opinioni, congetture, fatti, confutazioni: ma leggersi Conjectures and Refutations (Congetture e confutazioni) di Popper proprio no, eh?


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