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#Barbera1, l’innovazione nella comunicazione del vino

Da Wineup

Pensieri sparsi alla fine di una giornata dedicata al vino, al cibo ed alla convivialità.

Post scritto a 4 mani da Monica Pisciella e Marco Manero.

Degustazione in corso a Barbera1

Degustazione in corso a Barbera1

Si è conclusa da poche ore #Barbera1, evento di degustazione e convivialità dedicato all’omonimo vitigno in quel di Castelnuovo don Bosco, nel Monferrato astigiano, e con Marco in auto condividiamo qualche commento a questa giornata intensa.

Ecco la degustazione in sintesi: 8 barbere  base (solo acciaio) in degustazione cieca; fuori blind tasting 1 birra artigianale, che dall’uva barbera trae origine, ed  1 passito di barbera. La provenienza geografica delle barbere in degustazione, tutte DOC, è  stata scelta in modo da rappresentare  differenti produzioni e premiare la varietà, includendo le zone di Asti, Alba, Colli Tortonesi, Colli Bolognesi, Sannio, Oltrepò Pavese.

Prima di tutto diciamo che ci siamo divertiti molto,  approfondendo la nostra conoscenza di un vitigno che  dev’essere riscoperto e che merita di ritrovare il posto che gli compete nel panorama vinicolo internazionale.

Per noi era la prima partecipazione ad un incontro  del vino della serie #numerata, come ad esempio #lambruschi (che dall’ormai storica prima serata un po’ carbonara giunge proprio oggi alla quarta edizione) e l’iniziativa ci è parsa molto interessante ed innovativa.

Questa tipologia di eventi è nata un po’ di tempo fa sul social network di microblogging Twitter, per iniziativa completamente autonoma di un gruppo di eno-appassionati, quindi con modalità organizzative e comunicative del tutto nuove, che utilizzano la modernità del mezzo  per condividere con la community di riferimento le fasi organizzative  e soprattutto foto e commenti live durante l’evento, che viene così attraverso Twitter,  compartecipato worldwide.

#Barbera1 è un incontro “nato dal basso”, senza coinvolgimento di agenzie  o professionisti di PR, per degustare insieme prodotti di un unico vitigno, parlarne, magari in qualche caso  anche discuterne un po’. Incontrare e fare incontrare, con curiosità ed in tutto relax, produttori, sommelier, appassionati ma anche agenti, esperti di marketing e di comunicazione,  giornalisti che di solito scambiano impressioni sul web; insomma,  persone con ruoli ed attività differenti, accomunati dalla grande passione per il vino e dalla volontà di condividerlo in compagnia.

#Barbera1 è stata una giornata davvero piacevole, che ha permesso di fare attività diverse in allegria, documentate su Twitter da molti partecipanti (un vero e proprio livetwitting event!).

Ci è piaciuto scoprire la bella location dell’azienda vinicola Cascina Gilli, che ha ospitato l’evento, e condividere con i sempre più numerosi amici di Twitter un bel momento di convivialità.

E’ stato bello avere occasione di rincontrare chi già si conosce e dare  un volto a persone con cui finora si erano solo scambiati twit o parole virtuali su Skype. Infine scoprire gli otto vini  in degustazione e tutti gli altri infiniti assaggi fatti durante il corso della giornata.

Ognuno si è potuto fare la sua idea, e probabilmente molti ne scriveranno nei prossimi giorni, anche per tutti coloro che non c’erano e che magari  sono curiosi di conoscere i dettagli.

Io e Marco, pur seduti a distanza di sicurezza per non finire sempre a parlottare a lavori in corso e per non influenzarci reciprocamente, abbiamo durante il viaggio svelato le nostre preferenze. Per scoprire punti comuni e – per fortuna – anche qualche differenza di vedute.

Parere unanime sulla preferenza per le barbere di Cascina ‘Tavijn e di La Casaccia. Molto beverina, meno complessa e destinata all’uso quotidiano quella di Cascina ‘Tavijn, che Marco abbinerebbe ad un assortito piatto di affettati e formaggi; più strutturata e complessa quella di La Casaccia, che io vedrei bene anche abbinata agli agnolotti o a piatti di carne. Una menzione speciale spetta anche a La Maranzana.

Questo post vuole essere  anche un ringraziamento ed un riconoscimento a chi ha ideato e organizzato l’evento, in particolare i twit amici: Tirebouchon, Enofaber e Giuliano Abate. Ognuno dei partecipanti ha contribuito a modo suo e secondo la propria personalità alla buona riuscita della giornata.

Sarebbe bello mettere i nomi di tutti, tra l’altro la maggioranza scrive in rete, ma la lista diventerebbe davvero troppo lunga. Inoltre è importante citare anche chi – pur non essendo presente – ha contribuito all’incontro con le sue riflessioni e i suoi articoli, Stefano Caffarri e Joel Mack aka Vintrospective.

Concludiamo con un commento,  tra i tanti, che è parso particolarmente interessante. Jacopo Cossater in sintesi (e magistralmente) ha spiegato: “#Barbera1 è stata bella per le persone e per la location. La degustazione è stata istruttiva, ed è tipologia che va approfondita. La Barbera perfetta deve giocarsela sulla bevibilità e sulla complessità, più che sulle complicanze”.

In attesa di #Barbera2 salutiamo con simpatia gli amici che in questo momento si “affaticano” a #Lambruschi4, buona degustazione!


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