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Barberino di Mugello: molto più che Mugello!

Creato il 13 settembre 2013 da Auroradomeniconi

Per me, che sono un’appassionata di corse e motori, la cittadina toscana di Barberino di Mugello è sempre stata associata a una (e dico una!) cosa soltanto, identificata dalla seconda parte del suo stesso nome: il Mugello. E per me Mugello vuol dire Autodromo del Mugello, ovvero la pista dove si corre il Gran Premio d’Italia di motociclismo.

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Quindi immaginatevi la mia sorpresa quando lo scorso luglio, passando un weekend a casa di amici, ho scoperto che c’è tanto altro a caratterizzare non solo Barberino di Mugello ma anche i dintorni. La sorpresa è stata doppia, poi, quando gli amici virtuali – toscani e non – che seguivano in tempo reale i miei aggiornamenti social hanno confermato che molto spesso l’Autodromo è l’unico elemento per cui Barberino è nota (i toscani) e che l’associazione primaria tra cittadina e Autodromo non è solo frutto della mia testa (i non toscani).

Devo dire che Lucia e Paolo (sì, proprio quella Lucia de “La Scozia di Lucia”!!) sono stati bravissimi e per due giorni mi hanno letteralmente accompagnato a scoprire gli angoli caratteristici e le attrattive della loro terra, con la tipica simpatia toscana e la voglia di mostrarmi tutto ciò che c’è a Barberino oltre al Mugello-autodromo. Il programma della mia visita era talmente ben concepito (anche dal punto di vista enogastronomico!) che sembrava avessero organizzato un blog tour espressamente per me, per consentirmi di conoscere il loro angolo di Toscana, appropriarmene e poi raccontarlo attraverso il blog. E per non farmi mancare nulla, dopo aver scorrazzato in lungo e in largo per le valli che circondano Barberino di Mugello sono pure riusciti a farmi vivere un momento di pura estasi quando mi hanno fatto entrare all’autodromo!!! Era l’imbrunire di un weekend non di gara, ma per me accedere al regno delle corse, vedere le “luci dei box”, la tribuna dedicata al SIC e quella Ducati e ammirare le mitiche curve del Mugello – l’Arrabbiata 1 e 2 – è stato un regalo davvero moooolto apprezzato

:)

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Restando sempre in tema di motori, ma gradendone enormemente anche il solo aspetto paesaggistico (per non parlare di quello storico), abbiamo percorso le curve tortuose che conducono al Passo della Futa e al Passo del Giogo. La ex statale 65 – ora strada regionale – che collega Bologna e Barberino attraverso l’Appenino tosco-romagnolo è spesso indicata come suggestivo itinerario per gli amanti del mototurismo; non per niente è consuetudine incontrare da queste parti orde di motociclisti che si godono i tornanti del  valico.

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Anche gli appassionati di storia troveranno questi luoghi assai interessanti: proprio qui, infatti, durante la Seconda Guerra mondiale c’erano le principali postazioni fortificate dei tedeschi, dislocate lungo la cosiddetta Linea Gotica. Guardare quelle alture, bearsi dell’amenità di quel paesaggio e compiacersi dello scenario naturale in cui ci si trova immersi assume una sfumatura diversa se si pensa ai tanti individui che hanno perso la vita durante la guerra. Che fossero amici o nemici, Alleati o invasori della Patria non ha molta importanza di fronte alle conseguenze di quel conflitto, conseguenze tragiche e drammatiche da qualunque punto di vista le si affronti.
Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
A perenne memento dei feroci scontri di cui questo territorio fu teatro, svetta su una collinetta il Cimitero Militare Germanico della Futa: realizzato nel 1969 sulla base di un accordo tra Italia e Germania Ovest stipulato quattordici anni prima, tale struttura ospita 30.683 salme di soldati tedeschi caduti durante la guerra e i cui corpi furono ritrovati nella zona. La visita evoca sensazioni struggenti, ma è a mio avviso doverosa.

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Proseguendo a ritroso nel passato ma passando a tutt’altro genere di storia, si ritrovano nei pressi del Mugello numerosi accenni al Rinascimento italiano. E così, tra strade di campagna eredi di grandi vie di comunicazione e commercio del passato, campi e prati che un tempo costituivano riserve di caccia per la famiglia e la corte dei Medici, vette e valli che sono state testimoni del clima culturale e artistico fiorito sotto lo scudo del mecenatismo mediceo, si concentrano importanti tracce della famiglia toscana per eccellenza: i Medici. Ecco quindi che la Villa di Cafaggiolo, residenza estiva dei Medici e dimora tra le preferite di Lorenzo il Magnifico, conquista con il suo fascino discreto ma suggestivo e che Firenzuola, avamposto mediceo il cui centro è racchiuso tra la Porta Fiorentina e la Porta Bolognese, ripropone nitida l’atmosfera da lotta tra Signorie nell’Italia dei Comuni.

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Tra gli innumerevoli scorci naturalistici che mi hanno piacevolmente stupito in questa due-giorni in Mugello impossibile non includere il Lago di Bilancino: bacino artificiale situato nei pressi di Barberino, il cosiddetto “mare interno toscano” offre a locali e turisti una valida alternativa ai litorali marittimi. Il Bagno Bahia è la struttura che presenta i servizi di una tipica spiaggia attrezzata, ma per godere appieno della pacata bellezza del lago conviene allontanarsi di qualche chilometro in direzione San Giovanni in Petroio: qui è possibile concedersi una pausa di totale relax comodamente distesi all’ombra di un albero e passare qualche ora ad osservare le vele che solcano il lago mentre si sbocconcella qualche chicco d’uva, magari in compagnia di un buon libro o di un amico a quattro zampe.

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Se poi vi capita di incontrare una giovane donna munita di cornamusa che vi chiede (con un pizzico di vergogna) se può suonare qualche brano, accogliete la sua proposta con buono spirito: Lucia, infatti, adora esercitarsi all’aperto per perfezionare la sua padronanza della cornamusa e non c’è luogo migliore delle sponde del Lago di Bilancino per chiudere gli occhi e fingere per un attimo, con i brividi sulla pelle, di essere finiti in Scozia mentre le note di Flower of Scotland si librano nell’aria.

Da ultimo, ma non certo per importanza, merita una menzione anche Barberino, di cui alcuni scorci mi sono piaciuti molto. Per quanto gli stessi abitanti ammettano che non c’è nulla da vedere, passeggiando per il centro del paese io ho trovato almeno due posti degni di interesse. Il primo è stato la biblioteca comunale, che ha rappresentato il motivo principale di questa mia visita al Mugello (non vi svelo ora i dettagli, ma restate sintonizzati perché presto annunceremo un appuntamento da non perdere proprio in quel di Barberino!). Il secondo è stato il negozio “Manifesta” di Maria Galano: laboratorio artigianale con annesso spazio espositivo e di vendita diretta, il negozio  di Maria attira subito per la sua peculiarità creativa e decorativa. Io sono rimasta estasiata di fronte alle creazioni di Eco-Bijoux, orecchini e collane ricavate in chiave ecologica dal recupero dei piani di lavoro utilizzati da Maria nelle varie fasi decorative e impreziositi da elementi asimmetrici di rame, argento e orone che rendono ogni pezzo unico e irripetibile. Impossibile resistere al richiamo dell’acquisto

;-)

Barberino di Mugello: molto più che Mugello!
Questa è una carrellata di ciò che mi ha colpito a Barberino di Mugello. Ovviamente tanto altro resta ancora da scoprire e io mi sono già ripromessa di approfondire alcuni dettagli nella mia prossima visita
:)
Se avete consigli e suggerimenti su cosa non posso perdermi, sotto coi commenti!!

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