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Barcellona: colorati ricordi

Creato il 28 dicembre 2015 da 2giromondo @2giromondo
Barcellona: colorati ricordiI ricordi di oggi volano a qualche mese fa, quando, Barcellona
 ha colorato i nostri cuori, in particolare il mio.
Questa volta parlerò personalmente di questa città,
che ho desiderato tanto visitare.

Finalmente apro il cassetto dei ricordi e scrivo
del mio primo traveldreams2015 realizzato.
Si, il mio, perché Nicola non desiderava conoscere, almeno quanto me, Barcellona. Ma alla fine abbiamo trovato il giusto compresso e siamo andati anche a Valencia, nota per ospitare il più grande parco marino d'Europa, ma non è tempo di parlare della città che ha reso celebre la paella, ora è il momento di parlare di Barcellona.
Desideravo conoscere Barcellona, perché sono letteralmente innamorata dei suoi colori. Avevo racimolato piano piano tante, forse troppe, aspettative e sapete cosa è successo? Quando ho messo piede lì, precisamente, quando sono scesa a Plaça de Catalunya, era tutto come l'avevo immaginato.

Barcellona

Plaça Catalunya

Ho imboccato Passeig de Gràcia e sono stata tutto il tempo con il naso all'insù, alla ricerca della facciata di uno dei palazzi più belli che abbia mai visto: Casa Battló. Ho visto tante immagini di questo famosissimo edificio, ma vi assicuro che nessuna foto rende, come dal vivo, la vivacità dei colori e la particolarità delle policromatiche Trencadis. Poi lo sguardo sale al tetto, che sembra il dorso di un drago e hai l'impressione di trovarti in un film fantasy, invece no, è solo uno dei capolavori del genio di Gaudi.

Ho proseguito ad ammirare le architetture moderniste, più belle che abbia mai visto, poi mi sono ritrovata al numero 92: davanti a me Casa Milà. Un'edificio di sei piani, comunemente chiamato La Pedrera, anche in questo, frutto dell'estro di uno dei miei artisti preferiti.

Barcellona, Gaudì

Casa Batllò, Passeig de Gràcia

Barcellona

Casa Milà, Passeig de Gràcia


«È l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai.»

Federico García Lorca

Più famosa è la strada che abbiamo imboccato successivamente: La Rambla. Sicuramente abbandonarsi al tradizionale paseo per la Rambla, è una delle prime cose da fare a Barcellona. Centro nevralgico della città, centinaia di persone la percorrono ogni giorno, un flusso costante e continuo. Obbligatoria, almeno per Nicola, una sosta al caotico Mercat de la Boqueriache con le sue 300 bancarelle è il mercato più antico della Spagna. Qui frutta e frullati a volontà!
Senza saperlo siamo entrati nel Barri Gòtic, attraverso l'incantevole Plaça Reial, elegante e popolare punto d'incontro dei barcellonesi. Il rifugio dal traffico e dalla folla della Rambla. Il Quartiere Gotico rappresenta la tradizione di Barcellona, il cuore della città vecchia. Senza dubbio il quartiere che più è piaciuto a Nicola, complici i suoi vicoli stretti che nascondono angoli molto caratteristici. Ad ogni passo si è avvolti dall'atmosfera medievale e gotica che questo luogo possiede. A primeggiare nel Barrio Gotico, è la Cattedrale di Barcellona, il centro della vita religiosa e punto d'inizio della storia della città.

Riprendiamo la Rambla, questa volta per percorrerla tutta, 1km e mezzo di città, che non sembra mai lo stesso.. e raggiungiamo il Monumento a Cristoforo Colombo, qui si apre l'Antico PortoLa prima giornata non può che terminare qui, con il profumo e la vista del mare.

Barcellona

Mercato della Boqueria

Barrio Gotico, Barcellona

Particolare della Cattedrale di Barcellona

Monumento a Cristoforo Colombo

Monumento a Cristoforo Colombo

La signora di Barcellona, protagonista assoluta è la Sagrada Familia: la creazione perfetta ed incompiuta di Gaudi, il simbolo indiscusso della capitale catalana, nonché l'architettura, dal punto di vista del simbolismo, più bella che abbia mai visto. Non c'è angolo che non tenga insieme forma funzione e simbolo. Molti si lamentano dell'eccessivo prezzo del biglietto, che forse si è un pò alto, ma ogni singolo secondo speso all'interno di quest'architettura, li vale tutti!
«Glory is light, light gives joy and joy is the happiness of the spirit»Antonio Gaudì

Barcellona

Facciata della Natività, Sagrada Familia

Gaudì, Barcellona

Interno Sagrada Familia

Barcellona

Scala a chiocciola, Sagrada Familia

Continuando sulle orme di Gaudì, siamo saliti sul fianco della collina sulla quale sorge, la sua opera più amata, soprattutto dai bambini, il Parc Guell. La sua principale attrazione? il Banc de Tracadis, una lunghissima panchina ondulata, rivestita con le famose maioliche colorate. Qui si apre la grandissima terrazza che regala la più bella e suggestiva vista su Barcellona. Ancora più celebre è la Salamandra, nonché la scultura più fotografata del parco e simbolo eclettico della città. Una foto con lei? Preparatevi a mettervi in fila! Camminando lungo i sentieri del parco ci siamo ritrovati in un mondo fiabesco, dove gli edifici ricordano le case delle favole e dove ancora una volta Gaudì ha dato vita ad un'opera che non solo si integra con la natura ma la riproduce.
Allontanandoci dal caos cittadino, ho concesso a Nicola una tregua, un pic nic nel polmone verde di Barcellona, il Parc de la Ciutadella, un angolo di natura che soprattutto in estate è perfetto per concedersi un po' di riparo dal sole. Impossibile non notare all'ingresso del parco, l'Arc de Triomf, in stile arabo, che a differenza di altri archi di trionfo che celebrano le vittorie militari, questo catalano ha un valore civile e celebra il progresso artistico, scientifico ed economico.

Barcellona

Parco Güell

Gaudì, Barcellona

Parco Güell

Barcellona

Arco di Trionfo

Anche di sera, le luci continuano a splendere, soprattutto, nella zona che ospita la Fontana Magica di Montjuïc. Cosa può avere di magico una fontana?! Se si mescolano insieme colori, luci e giochi d'acqua, il tutto a ritmo di musica, il risultato è sicuramente magico! Uno spettacolo da non perdere, soprattutto al tramonto, se poi si scopre che è totalmente gratuito, andarci diventa imperativo! La Fontana si trova a Plaça d'Espanya, a mio avviso, una delle più belle della città. Su di essa si erge il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna che senz'altro contribuisce a rendere maestosa questa parte della città più decentrata.
Se c'è una cosa che non si può fare a meno di sentire a Barcellona, è il profumo di mare. Non me ne vogliano le altre, ma le città che sono bagnate dal mare, possiedono una bellezza diversa. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare una giornata intera a Barceloneta, il quartiere marittimo della città. Il lungomare di Barcellona è un angolo affascinante dove alle spiagge, che si estendono a perdita d'occhio, si alternano sculture d'avanguardia e ristoranti che offrono i migliori piatti di pesce della città! Le cose da fare qui sono tante, windsurf, pallavolo, tennis ma noi abbiamo preferito un semplice tuffo in acqua! Qui i chioschetti si chiamano chiringuitos e sono l'ideale per uno spuntino e per ordinare un mojito ghiacciato!

Plaça d'Espanya, Barcellona

Torri Veneziane, Plaça d'Espanya

Barcellona

Museo Nazionale d'Arte della Catalogna

Barcellona

Scalinata nei pressi del MNAC

Barcellona

La Fontana Magic

L'ultimo giorno abbiamo passeggiato per la città a ruota libera. Abbiamo piacevolmente scoperto  la Basilica di Santa Maria del Mar, una grande chiesa gotica nel quartiere della Ribera che mi sento di consigliare personalmente! Poi come sempre, ci siamo ritrovati nelle viuzze del Barrio Gotico ma questa volta, a passo lento, abbiamo concesso più tempo, a occhi naso e orecchie di afferrare tutto quello che ogni angolo aveva da offrirci. E così le ultime immagini di Barcellona sono quelle scattate per strada, tra la gente, dove a mio avviso si respira la vera essenza di una città che amo definire:
un kaleidoscopio di colori ed emozioni!
Tonia

Barcellona

Particolare Tetto, Casa Batllò



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