Bari: al via la prima edizione di “Notti Sacre”

Creato il 24 settembre 2010 da Donmo

Ci sono notti bianche, notti jazz, notti sotto le stelle, notti musicali. Perché non organizzare una notte sacra?”. Così don Antonio Parisi spiega la genesi di un evento che prenderà il via domani a Bari per concludersi il prossimo 3 ottobre. “Notti Sacre”, questo il nome, è un’iniziativa, voluto dall’Arcidiocesi di Bari Bitonto, in collaborazione con la Provincia e il Comune di Bari, la Fonda­zione lirico-sinfonica Petruzzelli, e la IX Circoscrizione di Bari S. Nicola-Murat in cui si fonderanno arte, teatro, riflessione e, appunto, la notte.

Enzo Bianchi, fondatore e priore della comunità di Bose, sarà tra gli ospiti della manifestazione: lunedì 27 alle 20 in cattedrale interverrà sul tema “I laici nella Chiesa e nella società”. Se saper vivere in solitudine è il primo passo per imparare il valore della comunità, ecco l’occasione per meditare e gioire di ogni forma di pensiero e creatività.
Nove giorni, 14 luoghi, di cui 11 chiese che resteranno aperte ogni sera dalle 19 alle 23 per offrire spazio a cinque concerti, quattro spettacoli di teatro musicale, tre concetti d’organo e otto mostre, inaugurate con un tour domenica alle 19. Tra queste è anche prevista l’apertura del Museo diocesano per ammirare le pregiate pergamene degli Exultet. “Bari Porta d’Oriente” e “Cape guastate” sono gli altri due momenti di dibattito. Il 2 ottobre ci sarà poi il Rosario con la Beata Elia di San Clemente, in piazzetta San Marco, e ogni giorno dalle 19 alle 23 l’Adorazione eucaristica nella chiesa di Sant’Anna.
“Ciò che appare domina la scena – afferma l’Arcivescovo Mons. Francesco Cacucci – ma non può essere di solo scena la vita dell’uomo. Le Notti Sacre vogliono essere soprattutto questo: un momento per ritrovare la dimensione dell’essere più che dell’apparire. Una possibilità diversa per dedicare le sere di fine estate al contemplativo, all’arte, alla musica, alla riflessione ispirate dal sacro, prima di immergerci nei problemi di una crisi economica, ma anche sociale, formativa ed educativa che segna il quotidiano delle nostre famiglie”.



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