Maglie, cimeli e touch screen per una struttura dedicata agli sport con la palla. Bari ha finalmente il suo Museo dello Sport. Realizzato all’interno del PalaFlorio, l’inaugurazione si è tenuta sabato 15 febbraio. A tagliare il nastro, l’assessore comunale allo sport, Elio Sannicandro, che ha così dato il via alle prime visite all’interno della struttura.
Il progetto è stato ideato nel 2005 dal Comune e dall’Assessorato allo Sport di Bari che allora parteciparono
ad un bando nazionale per la realizzazione di un museo a tematica sportiva. Finanziato con oltre 147 milioni di euro dal Credito Sportivo, il museo ha nel racconto degli sport con la palla (principalmente volley, basket e pallamano) la sua caratteristica principale, che lo rende il primo di questo tipo in tutta Italia. Alla sua unicità, va aggiunta l’impressionante tecnologia di cui è dotato: nel lato nord sono infatti presenti tavoli touchscreen e un tavolo touchless (letteralmente “senza tocco”), per il quale è sufficiente passare la mano sulla piattaforma a una distanza di 20 centimetri per poter proiettare diversi filmati storici, alcuni dei quali provenienti dalle Teche Rai. In Italia, un tavolo del genere, è presente solo in un altro museo, quello di Storia Naturale di Venezia. “Una gran mole di informazioni, curiosità e scoperte – ha dichiarato Sannicandro durante la cerimonia di apertura – Incentrandolo poi sugli sport con la palla abbiamo colmato un vuoto anche a livello nazionale. Per di più con dotazioni tecnologiche di altissimo livello, con un evidente ruolo didattico per le scuole: non a caso ora lanceremo un concorso con gli studenti di Lenoci, Salvemini ed Euclide per trovare un nome al Museo. Insomma – ha proseguito – un nuovo passo che dà ulteriore prestigio al movimento sportivo cittadino e a una struttura di livello nazionale come il PalaFlorio“.Oltre alla già citata Area Storica, c’è anche l’Area Coach, un settore interamente dedicato all’approfondimento
di strategie, regolamenti e innovazioni della pallamano, della pallavolo e della pallacanestro, attraverso l’utilizzo di un tavolo touchscreen e di una pannellistica. Non potevano poi mancare le divise storiche dei grandi di questi sport: come quella risalente al 1976 di Michele Carelli, il primo nazionale pugliese di volley, di Tony Zeno, Monica Bastiani e Andrea Giani. Sui uno dei tre monitor della sala invece si può assistere ad interviste speciali a grandi campioni come Carlton Mayers, Franco Bertoli, Manuela Benelli, Paolo Tofoli e Andrea Giani, mentre un secondo monitor racconta il volley locale e gli 80 anni di basket nel capoluogo pugliese. Infine, sul terzo ed ultimo monitor, si possono ammirare le più spettacolari azioni di gioco delle tre discipline trattate. A coronamento delle esposizioni, infine, le maxi proiezioni su parete dei momenti che hanno scritto la storia del basket, del volley e della pallamano.L’ingresso al museo è gratuito e le visite si possono prenotare tramite l’Assessorato allo Sport.