I carabinieri del comando provinciale di Bari, su proposta della Direzione distrettuale antimafia, stanno eseguendo, nei comuni di Altamura e Gravina, sequestri di beni mobili e immobili per 23 milioni di euro a carico di un pregiudicato di 57 anni coinvolto nell’operazione “Il canto del cigno” e ritenuto vicino al clan gravinese Mangione-Gigante-Matera.
Un sequestro ‘anticipato’ reso possibile dall’applicazione della nuova normativa antimafia inserita nel pacchetto sicurezza.
La confisca è stata possibile sulla base di un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari e dal collegio presieduto da Francesca La Malfadditi.
«Le attività ufficialmente svolte dai soggetti intestatari hanno evidenziato una delle caratteristiche peculiari dell’organizzazione malavitosa, ossia l’infiltrazione in settori strategici del tessuto economico cittadino realizzatasi mediante la gestione di attività operanti nei settori delle scommesse, della ristorazione, della rivendita di tabacchi e della vendita al dettaglio di carburante».