Alla fine di quel commosso e discusso saluto, la procura di Trani ha aperto un’inchiesta sulla vicenda scrivendo sul registro degli indagati nove persone: il capo dell’ufficio tecnico comunale, architetto Francesco Gianferrini; l’ingegnere Rosario Palmitessa; il direttore dei lavori del cantiere in cui doveva sorgere uno stabile, Giovanni Paparella; il geometra Roberto Mariano e il vigile urbano, Giovanni Andriolo, che venerdì avrebbero effettuato il sopralluogo; Cosimo Giannini, amministratore unico dell’impresa costruttrice; i fratelli Salvatore e Andrea Chiarulli dell’azienda che stava effettuando i lavori e Salvio Cinquepalmi, titolare del maglificio e padre di una delle vittime, Maria uscita da scuola un’ora prima e andata all’opificio dai genitori che però, erano fuori.
Il pm Giuseppe Maralfa ha effettuato le iscrizioni al termine di tre giorni di interrogatori a residenti, feriti scampati alla morte, dirigenti comunali e proprietari delle imprese coinvolte presumibilmente nel crollo del palazzo
Acquisiti gli atti, adesso indaga per i reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.
Marina Angelo