Spettacolo Teatrale
LA SECONDA STANZA
Barletta, 15 Aprile – Start h 21.15 – Cinema Paolillo Corso G. Garibaldi 29
Spettacolo inserito nell’ambito del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere
Manifestazione d’interesse del Centro Interdipartimentale di Studi sulla cultura di Genere dell’università di Bari “A.Moro” e del dipartimento della facoltà di Medicina Veterinaria di Bari e il supporto di Marluna Teatro
Regia: Maria Filograsso
con Adriana Gallo: Ophelia
Maria Filograsso: Mater Lacrimosa
Drammaturgia: Teodora Matrototaro
Musiche e video originali: Daniele Vergni
Disegno Luci: Gianluigi Carbonara
Supporto Marluna Teatro
“Una donna anziana narra la storia della morte di suo figlio Polonio, uomo preoccupato per la sorte della figlia Ophelia, innamorata del Principe Amleto. Maneggiando ossa di uno scheletro di cavallo la vecchia signora traccia i tre personaggi del dramma: la giovane Ophelia (bacino) e il suo gemello Laerte (scapola), il loro padre Polonio (femore) e il principe Amleto (teschio). A nulla vale il dissenso di Polonio: l’atto d’amore tra i due giovani verrà consumato. Amleto abbandona Ophelia che matura la sua vendetta nei confronti del Principe e non solo; come animali al macello anche Laerte e Polonio verranno uccisi, sventrati, macellati per mano della giovane donna. Non più le acque del fiume della tragedia shakesperiana, ma l’acqua bollente della vasca del mattatoio dove si consumerà la loro morte. Dopo aver azzittito la sua vecchia nonna, la pazzia conduce Ophelia a volersi disfare dell’ultimo legame che la tiene ancorata ad Amleto. Fuori dalle mura del mattatoio, al centro di un quadrato formato da prostitute, cani randagi, preservativi e lo stabile dove si è consumata la vendetta, Ophelia abortisce e lo fa al tramonto. Una nenia come colonna sonora al termine del dramma e una nonna – madonna che tiene in braccio una bambina. “La Seconda Stanza” racconta universalmente la condizione della donna e della pazzia. La seconda stanza, quella delle nostre voci interiori, quella dei nostri ricordi di bambino, quella dei desideri, delle vendette e dei rimorsi. Nella seconda stanza rispondiamo in prima persona agli interrogativi della vita, della nascita e della morte.Ophelia compie finalmente la sua vendetta oltre il dramma, non è l’abbandono non è “la finta fine di un amore”. A muovere le sue azioni è piuttosto un bambino mai nato o nato al tramonto “della storia“ intesa come spazio temporale, per quanto “il sole non teme mai di venire al crepuscolo“, l’amore non basta, o meglio la storia vera non è quella che ci hanno raccontato per anni e il dramma doveva compiersi.
Ci sono voluti secoli ma Ophelia ha vendicato la Vita e non la morte!
“La Seconda Stanza” nasce, come racconta la regista Maria Filograsso da un’analisi attenta di ogni verso e dal training svolto con la talentuosa attrice Adriana Gallo, oltretutto coraggiosa scegliendo di formarsi con me e con questo lavoro piuttosto che con “circuiti ufficiali”. Il rapporto con il video e la musica è il confluire naturale dell’arte di Daniele Vergni all’interno delle scelte propriamente registiche al servizio e non servili al corpo scenico. L’idea è quella di sovrapporre il video sul personaggio, infatti in luoghi più adatti a quello di oggi il video oltrepassa il corpo dell’attrice creando quasi una scenografia digitale per entrare nella seconda stanza e per farci entrare lo spettatore; il disegno luci di Gianluigi Carbonara apporta essenziale contributo onirico al lavoro, anch’esso studiato con finalità all’immagine poetica. “Sono un’ allena-attrice” si autodefinisce la regista dello spettacolo,dove l’incantevole freschezza di Adriana la pone al servizio dei sublimi e dissacranti versi scritti dalla drammaturga. Seguendo un lungo lavoro di ricerca sul “teatro poetico d’immagine” nel recupero dell’archetipo per renderlo immagine poetica.”Un lavoro di analisi filosofica intenso e prezioso in cui preme sottolineare il valore di realizzarlo con una poetessa, con la quale confrontarmi direttamente e soprattutto così brava come Teodora, con la quale c’è sintonia di espressione linguistica. Nella seconda stanza rispondiamo in prima persona agli interrogativi della vita, della nascita e della morte il mio intento è aspirare a cercare un triangolo magico che leghi attore spettatore autore in un unico sentire, la poesia ha questa forza io ci credo insieme a tutto il resto dell’ensemble”.
Terry Melani
Info e prenotazioni 3206283749
Biglietto intero € 7,00 – ridotto € 4,00
Contatti: Maria Filograsso – email [email protected]