> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="200" width="600" alt="Baronciani tra le ragazze dello studio di Munari >> LoSpazioBianco" class="aligncenter size-full wp-image-43607" />
Non è facile parlare di questo libro di Alessandro Baronciani, perché non si tratta solo di una storia illustrata da sfogliare, ma di un vero e proprio progetto narrativo e visivo in cui immergersi.
Si comincia con alcune tavole di carta da lucido con cui si attraversa un parco. Ogni pagina è un piano che dà profondità al contesto e conduce passando da questo singolare viale alberato alla prima pagina illustrata nel modo più tradizionale, dove inizia la narrazione.
La storia è racconto di vita comune in cui il protagonista rivede la propria vita attraverso i ricordi delle sue relazioni sentimentali. Collezionista di libri usati, libraio e grande appassionato di Bruno Munari, Fabio fa andare la propria memoria raccontando delle ragazze con cui ha avuto una storia. Scopriamo così la sua incapacità di rimanere a lungo in una relazione e la disillusione e i sentimenti contrastanti che derivano dal suo atteggiamento. Il personaggio principale del racconto cerca l’amore nella quantità, tenta di sfuggire alla paura dell’innamoramento e alle sofferenze che questo comporta; ben presto i ricordi e le emozioni si sovrappongo e la narrazione divaga attraverso le immagini che i volti e le esperienze reali rievocano.
Si parla di grandi opere del cinema, di letteratura e delle opere di Bruno Munari; Fabio si ritrova spesso “fuori tema” rispetto ai suoi ricordi sentimentali, ma questo non rende affatto dispersivo il racconto. La trama semplice è una scelta narrativa utile per permettere di centrare la storia su immagini che non solo sono nella testa del protagonista, ma rendono la sua visione affascinante, più profonda e sensibile.
Questi momenti hanno una forte connotazione narrativa e si distinguono nettamente attraverso alcune immagini che diventano più scure, altre che si sovrappongono con l’uso della carta da lucido e di disegni a colori. A ciò si aggiungono alcuni artifici della cartotecnica che rendono ancora più coinvolgente la veste editoriale e che fanno di questo lavoro un prodotto di ottimo livello.
Ho amato molto l’equilibrio tra tutti questi stimoli e contenuti e il segno semplice del disegno che non banalizza il senso narrativo, ma anzi ne evita l’eccesso mantenendo la lettura scorrevole e fluida.
Un altro elemento molto forte della storia è la presenza di Baronciani stesso.
È evidente, a mio parere, che le citazioni non sono parte di una scelta studiata a tavolino su cui l’autore possa essersi più o meno documentato, ma sono frutto della sua esperienza formativa e di interessi e passioni personali.
L’esperienza professionale dell’autore è stata infatti molteplice. Nel tempo si è occupato di “immagini” in modo ampio e trasversale: dalla stesura di storie illustrate (anche per bambini), fino alle copertine dei dischi, alla direzione di spot televisivi, alla creazione di campagne pubblicitarie.
Il lungo elenco di opere che possiamo vedere schematicamente riassunto tramite un qualunque motore di ricerca, così come le parole chiave che vengono associate a questo artista milanese, possono aiutare a capire meglio: fotografia, scultura, architettura, pensieri, movimento…
L’arte di Bruno Munari non è facilmente catalogabile, anzi, la sua figura, la sua produzione sfuggono sempre dalle definizioni perché la sua mente complessa non aveva probabilmente mai la sensazione di completezza e, in continuo movimento, ha sempre sperimentato, analizzato, per poi superare ed approdare verso nuovi progetti. Ma sempre come tramite per andare oltre.
Anche la modalità narrativa, l’uscire fuori tema, riflettono questo approccio di continuo movimento e ricerca: nella mente, nei ricordi, negli avvenimenti dell’esperienza quotidiana.
Non abbiamo quindi solo una storia, ma spunti intriganti, uno stimolo alla curiosità del lettore per approfondire ben oltre la narrazione.
Inoltre questo non è solo un libro contenente racconti e disegni, ma un vero e proprio oggetto da guardare, toccare ed anche “attraversare” nel momento in cui alcune tavole ne lasciano intravedere altre; il bianco e nero ed il colore si alternano, le superfici sono trattate con materiali diversi ed alcuni elementi devono essere scoperti insieme al protagonista.
Non si crea quindi una semplice profondità nel disegno, ma anche la sensazione di entrare fisicamente nella storia.
Questo conferisce al lavoro un’unicità che potrebbe risultare controcorrente rispetto alla tendenza che vediamo, di tradurre i libri dalla carta stampata ai file da sfogliare con computer portatili e lettori e-book. Basta un primo sguardo al libro, al colore della copertina, alle pagine interne per capire che diversamente dal formato cartaceo questa opera non avrebbe avuto la stessa intensità.
INTERVISTA AD ALESSANDRO BARONCIANI
Come è nata la passione per Bruno Munari?
La passione è nata a sedici anni. Avevo trovato il libro “Da lontano era un’isola”. Era l’edizione tascabile della Einaudi. In quel periodo era difficilissimo trovare qualcosa di Munari se non rovistando tra gli antiquari. Per fortuna ci ha pensato Corraini e quasi dieci anni dopo ho cominciato a trovare in libreria gli altri libri: “Nella notte buia”, “Nella nebbia di Milano”. Poi c’è stata la mostra a Milano alla Rotonda della Besana, dove ho veramente capito quanto poco si conosceva di lui e quanto poco conoscevo io di lui.
Come l’eredità di Bruno Munari può essere ancora importante oggi, che tipo di insegnamento possiamo trarre? Guardando la biografia dell’artista è evidente l’eredità “umana” che vediamo nella sua continua ricerca a sperimentare in tante direzioni. Ma oggi come si potrebbe tradurre a tuo parere tutto questo in termini più concreti?
Come tradurre questo in termini più concreti non lo so. Nel mio libro il protagonista stesso non capisce la sua vera profondità. Quasi lo venera, ma non riesce a farsi coinvolgere da quello che propone. Lo sguardo di Bruno Munari era sul futuro. Niente è per sempre come molte delle sue creazioni lo erano. Erano trasformazioni, non creazioni. In questo senso ha davvero anticipato l’idea del riciclo. l’aspetto che forse mi è piaciuto di più è l’approccio “bambino” con cui si poneva nel suo lavoro. Aveva sempre un atteggiamento disincantato ma anche pronto a giocare. Un po’ come quando ti danno in mano per la prima volta un puzzle e invece di mettere le tessere al loro posto ci costruisci una torre. Nel libro, questo aspetto creativo del bambino, mi piaceva contrapporlo ad un altro aspetto psicologico del bambino: quello restio alle novità e ai cambiamenti.
Che tipo di futuro potrebbero avere nell’editoria questo tipo di progetti? In che direzione andranno i tuoi prossimi lavori? Che tipo di progetti vorresti produrre? Riferimenti:
Ma veramente vogliamo parlare ancora di e-book contro libri? Non esiste una battaglia tra i due mezzi.
Il libro è riproducibile e commerciale, lo è per forza altrimenti non potrebbe essere venduto. Anzi mi verrebbe da pensare che è poco commerciale, nel senso di “produrre commercio” un e-book! Pensa solamente a quanti modi esistono nella musica per scaricare dischi senza comprarli. Ciò non toglie che quando firmai il contratto del libro mi fece sorridere la voce che riguardava i “diritti di sfruttamento per piattaforme digitali”. Come si sarebbe potuta toccare una pecora sullo schermo di un computer?
In una recensione sul libro ho letto una cosa che mi ha fatto molto piacere, diceva che: “l’autore cerca in ogni momento di ricordarti che stai leggendo un libro - fuori - dal libro. Te lo ricorda facendoti toccare una pecora, dicendoti che una pagina è una porta con un piccolo spioncino per guardarci attraverso o facendoti aprire un biglietto piegato in una mano. Come se ti dicesse “non farti coinvolgere, è solamente una finzione” ma inevitabilmente a ogni gioco cartotecnico vieni catturato e introdotto al suo interno.”
La stessa cosa che fa un computer, no?
Non lo so. Nelle Ragazze nello studio di Munari la cartotecnica è nata dall’esigenza di stupire e far capire il mondo di Bruno Munari; senza sarebbe stato un po’ come un libro di storia dell’arte con le foto dei dipinti in bianco e nero.
Non lo so. Mi piacerebbe fare qualcosa di seriale.
Abbiamo parlato di:
Le ragazze nello studio di Munari
Alessandro Baronciani
Black Velvet, 2010
240 pagine, brossurato, bianco e nero e colori - 19,00€
ISBN: 9788896197394
Alessandro Baronciani, il blog: alessandrobaronciani.blogspot.com
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Terza edizione per il “Prix de la littérature arabe”
Terza edizione per il premio letterario francese “Prix de la littérature arabe”, istituito congiuntamente nel 2013 dalla Fondation Jean-Luc Lagardère e... Leggere il seguito
Da Chiarac
CULTURA, EVENTI, LIBRI -
Manga Planet Nuove Uscite Luglio 2015
Salve Entucci !!!! Ecco le nuove uscite di questa prima settimana di luglio IN EVIDENZA - GRAPHIC NOVEL 7SUORE NINJA: LA SORELLA DEI MOSTRI di Davide La Rosa,... Leggere il seguito
Da Arwen
LIBRI -
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
Tolkien dell'artista Raffaele Pentasuglia in edizione limitata, numerata e...
J.R.R. Tolkiendi Raffaele Pentasuglia2015Serie limitata e numerata 1/50Al mondo, così come raccontato in un mio precedente post, esistono tre busti celebrativi... Leggere il seguito
Da Tolkieniano
COLLEZIONISMO, CULTURA, LIBRI -
Autore Criccoso: Tessa M. Salice "Keep Waiting"
Tessa M. Salice"Keep Waiting"Sinossi:Quando due esseri alati si scontrano, Nina è l’unica a poterli vedere. Chi sono i Veglianti, i misteriosi viaggiatori in... Leggere il seguito
Da Cricchementaliscrittrice
EDITORIA E STAMPA, LIBRI -
Concerto a Spazio Tadini Milano
http://ift.tt/1LG6JbR Foto di Francesco Tadini o selezione da Instagram per il premio fotografico "Instaworldmilano2015″. La selezione darà vita a una... Leggere il seguito
Da Francescotadini
ARTE, CULTURA