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Baroni..o chè…?

Creato il 16 novembre 2011 da Gianpaolotorres

Baroni..o chè…?

Thomas Howard Conte Arundel (1586-1646) e la sua.. Gattin Alathea Talbot

Antoine Van Dick 1639-40

Baroni…o chè….

Ingiustizie? Furbizie? Ce ne son sempre state e sempre ne seguiranno.

Cosa volete che aggiunga in questa nebbiosa serata di autunno.

Che come al solito finisce che uno scagiona l’altro,e l’altro accusa un altro ancora

Il Paese del Bengodi è sovraffollato.. come a XXXX..in montagna  dal mio conoscente proprietario di un hotel,un anzianotto sveglio.

Arrivi di domenica,in giro non c’è un’anima,è ora di pennichella,e trovi sulla porta d’ingresso dell’albergo la scritta ..”Complet-Pieno-Full. ”

Dai un’occhiata al posteggio dell’hotel,due auto. Suoni il ciuchino e rispondono,scendo subito.

Ah,bon jour,c’è una camera a due letti..? Aspetti,entrate,adesso guardo.

Ovvio che ci sia,ma provate anche tramite Internet, da lui a XXXX… è tutto “complet”,l’ultima stanza disponibile l’hanno data via 5 minuti fa.

Lui ti fa un sorriso..ti batte una mano sulla spalla e ti dice il prezzo..schiacciandoti l’occhio come ad un amico..è più anziano di te,e ti dà da intendere che è un prezzo buono.. scontato.

Chiaro,è il solito trucco per tener su la tariffa,la sera infatti guardi come gira, e i tre quarti dell’albergo son altro che disponibili..è praticamente tutto vuoto. Per non dire d’altro.

Allora dovremmo andare a sfilare anche a XXXX… e fare un occhio nero all’albergatore?

Questa è bella e buona “speculazione”.

Ma allora,questa discesa in strada con proteste è un nuovo ’68 o meno?

Io mi auguro di no,anzi,spero di no,perché se senti un segretario di un partito dice”basta,così non si può più andare avanti…”come se lui avesse invece la bacchetta magica o alle spalle la consulenza del MIT (Massachusetts Institute of Technology) che era per qualcosa famosissimo nel mondo.

Un altro,sempre segretario,non so che dica,e via così,domani è un altro giorno,tutti si dissociano,non li ascolto più,ma non vedo all’orizzonte né un nuovo Copernico,né un Galileo,né un Leonardo da Vinci.

Ci accontentiamo con ciò che passa il convento, e ancora grazie.

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Io l’ho vissuto il vero ’68,e ad ogni sciopero delle scuole ,c’era un motivo buono per andare a spasso o giocare al calciobalilla con gli amici.

L’ho pure sfruttato,infatti le materie sbarramento,dove c’era qualche..figlio di mamma sua..che si divertiva a farci ripetere l’esame per dar lustro alla propria cattedra,son riuscito ad evitarlo,e mi sono pure laureato se pur non con pieni voti,ma con quelli sufficienti per trovarmi poi un lavoro.

Avevo bisogno di soldi.

Leader studentesco neanche da parlarne,ma  per cinque minuti  sì, in uno di questi corsi, dove ci volevano morti per strangolamento.

Ve lo spiego.

Il Preside di facoltà,già anziano ma ben vispo..quando non dormiva in piedi,aveva un assistente che insegnava la sua materia.

E l’assistente per dimostrare le sue qualità col capo,bocciava tutti,come certi vigili urbani che la sera rientrano in ufficio col carniere pieno.

Poi c’era in parallelo un altro professore che teneva l’altra sezione,eravamo infatti numerosi.

Entrambi dipendevano di fatto dal Capo,ma il professore era stato a studiare in America o non ricordo dove,fors’anche a Milano,e teneva un corso molto più interessante e diverso di quello dell’altra sezione,dove c’era l’assistente.

Ora, per finire,tu cascavi in una sezione o nell’altra, solo in base alla fortuna.

Quindi se eri in gamba negli studi e cadevi sotto l’assistente cattivo,erano comunque dolori,l’assistente era  come un figlio prediletto del Preside,l’altro insegnante,invece,un mezzo sconosciuto,nel senso che il Preside manco sapeva cosa insegnasse e su quali testi,probabilmente aveva vinto dei concorsi seri,ed era inviso o mal tollerato.

Un mio amico, che nella vita professionale fu poi uno in gamba,cadde per disgrazia sotto l’assistente che lo bocciò due volte consecutive.

Costui,in compenso,era in grado di dare lezioni serali a me,in città,sulla materia in questione,dura  per entrambi.

Qualcosa che vi indichi già, che forse non era proprio tutto chiaro e limpido,apparse bell’e in fretta.Uno bocciato dà ripetizioni ad un incompetente e questi passa poi lo stesso esame al volo,al primo colpo e l’altro nò.

La leadership della mia sezione la presi in mano al momento dell’esame, di settembre,era infatti tra le materie difficili ed a luglio mi sbolognavo invece quelle più consone al mio ruolo,le passabili,che non rovinavano le vacanze estive.

Come ci presentiamo all’appello,vedo facce strane,c’era persino il Preside di facoltà,mai visto prima d’ora. Finito l’appello dei presenti,ci annunciava con faccia ufficiale da gufo che i testi usati nella nostra sezione per affrontare l’esame non erano più validi e che ci concedeva un mese per ripresentarci  all’esame,studiando ovviamente su libri nuovi da acquistare,di sua composizione.

In breve sconfessava tutto il lavoro dell’anno.. fatto da un professore del suo Istituto di materia.Si era accorto solo al secondo appello,cioè a settembre,che c’era diversità tra il compito affidato e svolto dal suo tirapiedi e quello dell’altro professore.

Vi rendete conto che i corsi di lezione iniziavano ad ottobre dell’anno precedente,ed aveva impiegato un anno intero per dare dell’ignorante a tutti gli allievi ed al professore compreso?

E come l’aggiustava con i nostri compagni di sezione che avevano già superato l’esame a luglio?

….Per loro non c’è problema alcuno,chi l’ha dato e passato,va bene così.

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In breve i poveri coglioni.. eravamo noi,unitamente a quelli che si sarebbero presentati poi all’appello di febbraio, per non andare fuori corso.

Ci guardammo tutti in faccia trasecolati,e nessuno osava dire.. nulla al Preside.

Alzai la mano,e spiegai  le argomentazioni che ho or ora descritto,cioè che ci prendeva in giro menando il can per l’aia per uno stupido esame, dove, metà sezione lo aveva già superato.. a luglio.

Non c’era quindi questione né di logica né di buon senso in quello che ci aveva appena proposto.Aver studiato per due mesi a preparare un esame e poi sentirsi dire al momento dell’interrogazione che ci eravamo sbagliati di testi, e di ricominciare tutto da capo, quando in realtà lo sbaglio era di competenza del suo Istituto.Se mai sbaglio..fosse stato.

Che cambiassero tutto dall’anno a venire e perché.. dovevamo andarci noi di  mezzo…?

Erano cavoli loro, e se l’aggiustasse lui coll’insegnante tra le quattro mura,che a noi.. non ci stava bene.

Terminato la mia concione…iniziò il…mmhmmhm dei compagni che aumentava progressivamente di volume,altri intervennero,e trovammo la soluzione col signor Preside che terminò filandosela con la coda tra le gambe o poco meno. Trascuriamo altri dettagli.

Ora questa storia ve la racconto perché non sempre è necessario alzare la voce per ottenere qualcosa,o fare a botte.

Basta in fondo far comprendere a chicchessia con un onorato intervento,che le sue argomentazioni non stanno in piedi.

Per qual motivo dimostrare in strada dunque,organizzando torpedoni,pullmans,e treni, per andare a Roma a perdere del tempo e buttare al vento soldi di qualche associazione?

Meglio uscire con la moglie o la morosa ed andare a spasso per vetrine…che tanto, neppure i ciclo-bici-riparatori usano più mettere una pezza, sulle forature.

Cambiano il pneumatico,costa meno di una.. riparazione.

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