I Lucani occuparono le aree interne della regione nel V secolo a. C. e dovettero poi confrontarsi con i Greci insediati lungo la costa ionica, dove in breve tempo Metaponto e Sibari divennero ricche e potenti. Nel III
secolo a.C. i Romani iniziarono la penetrazione del territorio, conquistandolo poi interamente. Nel Medioevo fu ripetutamente contesa da Bizantini, Goti e Longobardi finchè nell'XI secolo venne conquistata dai Normanni, che nel 1130 stabilirono la loro capitale a Melfi e diedero al territorio il nome di Basilicata. Da allora essa seguì le sorti degli altri domini normanni e in particolare della Campania. Passata sotto gli Svevi, Angioini, Aragonesi e Spagnoli, dal 1734 fu governata dai Borboni di Napoli e fece parte del Regno delle Due Sicilie, finchè venne annessa al Regno d'Italia (1861) dopo la conquista garibaldina.
La Lucania è tutta montuosa, tranne un breve settore di pianura costiera e di colline depresse verso lo Ionio. Due i tratti di costa: uno brevissimo, splendido, dirupato sul Tirreno, in corrispondenza di Maratea, che è un'importante stazione balneare e climatica, l'altro più ampio, basso e sabbioso, con belle spiagge, sullo Ionio. Le montange molto varie, in parte boscose e solcate da profondissimi valloni, raggiungono la massima altezza nei gruppi del Sirino e del Pollino. Molto interessante il monte Vùlture, un antico vulcano oggi coperto da selve e che ospita due laghetti entro cavità crateriche, abbastanza frequentato, con una funivia e con magnifiche possibilità di passeggiate nei boschi e di pesca nei laghi, e i dintorni di Lagonegro. Da non dimenticare le cosiddette "Dolomiti di Lucania" o Murge di Pietrapertosa, vette dirupate con torrioni, guglie e pinnacoli che ricordano realmente, a parte la diversa composizione geologica, le vere Dolomiti.
Le province di questa regione sono due: Potenza che ne è il capoluogo e Matera.
L'Antica Potentia abbandonata si trova forse a Vaglio Basilicata, a 15 km di distanza, nei dintorni della quale gli scavi hanno riportato alla luce un tempio, la cinta muraria e i resti di un villaggio. I profughi di Vaglio erigono la nuova città sulla dorsale di un colle, ove ora è il centro storico. A causa dei terremoti che l'hanno devastata, il patrimonio architettonico risulta piuttosto scarso: il Duomo, costruito verso la fine del XII sec., ampliato e rimaneggiato più volte, ricostruito dopo il 1694, nell'ultima guerra viene nuovamente distrutto e, infine, ricostruito. Poco è rimasto della primitiva costruzione. Di particolare interesse: la Chiesa di S.Maria del Sepolcro, della seconda metà del Duecento e il Museo Archeologico Provinciale che espone testimonianze della civiltà lucana, greca, romana, dauna e messapica. Bella anche la via Pretoria, aperta su terazze e giardini, che è destinata al passeggio pomeridiano.