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Basket: Auxilium Cus Torino: Fantoni si gode la riconferma in squadra

Creato il 09 luglio 2015 da Sportduepuntozero
pms- basket - foto Diego Barbieri

ph. Diego Barbieri

E passato più di un mese dalla tanto agognata promozione, eppure, per i torinesi appassionati, sembra ieri che i ragazzi della Manital PMS Torino si abbracciavano in campo con le lacrime agli occhi consci di aver compiuto un’impresa: riportare, dopo 22 lunghissimi anni, la serie A a Torino.

Soltanto 24 ore dopo la magica impresa, veniva annunciata la creazione di una nuova società che, da una parte, rievocava la storia della pallacanestro cittadina, con la riesumazione del marchio Auxilium e, dall’altra, si proponeva di dare un nuovo futuro al movimento cestistico del capoluogo grazie alla partnership di una delle realtà più importanti del territorio, il Cus Torino.

La neonata Auxilium Cus Torino è definitivamente pronta a muovere i primi passi e, come da etichetta, sta iniziando a farlo mettendo insieme i futuri protagonisti del prossimo campionato.

E se le notizie sui nuovi dirigenti iniziano già a smuovere gli animi dei tifosi, dalla nomina di Francesco Raho, responsabile del settore giovanile, all’ultimo arrivato Renato Nicolai, non c’è alcun dubbio che quello che tutti gli appassionati aspettano con più fervore sia il mercato dei giocatori.

L’Auxilium Cus Torino ha scelto la formula del 5+5 e coach Bechi (confermato da contratto) si sta già adoperando oltreoceano per identificare gli americani da inserire. Di Mancinelli lo si sapeva da 2 anni che sarebbe stato presente anche nella stagione 2015/2016; Giachetti e capitan Rosselli, pedine essenziali dell’annata passata, seppur a condizione della promozione, erano anche loro ancora sotto contratto. Il primo vero acquisto della società è stato dunque il centro tanto amato dal pubblico Tommaso Fantoni, riconfermato 3 giorni fa tra i commenti entusiasti dei tifosi sui social network. Forse qualcuno se lo poteva immaginare; ciò non toglie che la scelta, al di là del talento e della semplicità di questo grande atleta, sia stata davvero il giusto riconoscimento della dedizione e della passione che Tommaso ha messo in campo, sempre con riserbo, durante tutto l’anno.

L’INTERVISTA

Tommaso Fantoni
Tommaso è ancora in Piemonte per finire “qualche commissione”, ma fra qualche giorno sarà nella sua terra madre per un po’ di vacanza meritata.

La notizia della tua riconferma in squadra ha fatto gioire tutta la piazza. Te lo aspettavi di essere richiamato?

“La cosa che mi rende più felice è che la mia riconferma sia stata accolta dai tifosi in questo modo; per un giocatore non c’è niente di più bello che capire di essere riuscito ad entrare nel cuore del pubblico. Per la chiamata in sè, invece, ci speravo tanto, soprattutto per come è andata la stagione. Non ci sono però certezze assolute, soprattutto nel mio ruolo. Alla fine è andata bene e non posso che esserne davvero soddisfatto”.

Torino in serie A: per adesso siete in 4 dell’anno scorso, come immagini la prossima stagione?

“Cercheremo di dare il massimo ovviamente. Io, Mancio, Jacopo e Guido abbiamo tutti un bel po’ di esperienza alle spalle, siamo familiari con la massima serie e sappiamo bene a cosa andiamo incontro, quindi ci andremo con i piedi di piombo. Spero che gli americani abbiano già avuto un’esperienza in Italia o in Europa ma comunque sia noi gli daremo una mano ad inserirsi nel contesto di Torino per fare in modo che si crei subito una buona alchimia di squadra”.

Qual è secondo te la principale differenza tra il campionato di A2 Gold e la serie A?

“Non avendo il limite di 2 giocatori stranieri e quindi con la presenza di molti più americani è ovvio che la fisicità e la velocità magari aumentino. Resta il fatto che il campo è lo stesso, il canestro è alto uguale e lo scopo è sempre di mettere la palla dentro la retina quindi se riusciremo a giocare la nostra pallacanestro con semplicità e intelligenza sono certo che andremo avanti”.

Che contributo ti aspetti di dare la prossima stagione?

“Il mio ruolo sarà quello della rotazione dei lunghi. Oltre a Mancio prenderemo 2 centri stranieri quindi ovviamente non avrò il minutaggio dell’anno scorso; io, in ogni caso, mi farò trovare sempre pronto e spero di poter dare un buon contributo alla squadra”.

Come hai trovato il pubblico quest’anno e cosa ti aspetti l’anno prossimo?

“Onestamente le prime di campionato mi aspettavo una piazza un po’ più calda. Poi, nonostante tutte le vicissitudini che sono successe, siamo riusciti a portare un bel numero di spettatori al palazzetto fino ad avere il clou in gara5 dove non credo che un numero così ci sia mai stato. Sono certo che potremo contare sul pubblico che ci ha seguito per tutto l’anno credendo in noi anche nelle fasi altalenanti e in più mi auguro che visto che adesso siamo nella massima serie, sempre più gente si appassioni alla pallacanestro: magari riusciremo ad unire i tifosi della Juve e del Toro al Ruffini!”

Un commento sulla nuova società Auxilium Cus Torino

“La voglia di fare bene è tanta, non c’è dubbio. È una società “neonata” e quindi è ovvio che abbia bisogno di tempo: si parte gattonando fino a poi alzarsi e camminare sui propri piedi. Il fatto che sia affiancata ad una realtà come il Cus Torino che è la polisportiva con più discipline in Italia è certamente una grande cosa e sicuramente questa struttura ci darà una mano, come noi la daremo a loro. Spero proprio che sarà un matrimonio a lunga durata”.

Un’ultima battuta: anche l’anno prossimo la squadra sarà praticamente per metà toscana…

“Cosa posso dire… Toscana people do it better!”        


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