Non è stata una vittoria come un’altra per i gialloblù. Quella di ieri sera al PalaCredito contro il Forlì, è stata una trasferta che ha portato la Pms Manital Torino a raggiungere Capo d’Orlando e Trento. Due punti che portano in vetta alla classifica, dopo un inseguimento durato quasi 20 partite.
Una partita difensivamente di altissimo livello. Un attacco difficile per i ragazzi di Pillastrini, specialmente dall’arco dei 6.75, ma nella propria metà campo i lunghi torinesi hanno costruito la loro vittoria.Grande assente Steele, precauzionalmente tenuto a riposo dopo il problema muscolare patito nel match con Verona.
Determinante il contributo in campo di Stefano Mancinelli e Tim Bowers. Da non sottovalutare anche le prestazioni degli altri atleti a disposizione di coach Pillastrini, da Wojciechowski a Gergati, da Amoroso a Sandri ed Evangelisti, con questi ultimi due condizionati dai falli per lunghi tratti del match.
Inizia forte la Manital PMS Torino, che con Mancinelli e Amoroso si porta immediatamente sullo 0-4 sfruttando la verve a rimbalzo della coppia di “lunghi”: Forlì buca la retina dall’arco con Ferguson, i gialloblù piazzano un altro 4-0 che porta il punteggio sul 3-8 dopo 4′ di gioco.
Torino sembra volare contro i romagnoli, timidi nell’inizio di match, e con Gergati e Mancinelli vola sul 5-12: ma si tratta di un’illusione e poco alla volta, grazie anche alla difesa a zona ordita da coach Galli, si passa dal 7-14 del 6′ al 16-16 con cui le due squadre vanno al primo riposo. Un parziale merito soprattutto di Tyler Cain, che dopo un inizio “sonnolento” si sveglia e dimostra tutto il suo grande potenziale.
Nella seconda frazione Forlì trova il primo vantaggio con un libero di Cain, Torino impatta a quota 21 con una gran tripla di Wojciechowski, con un movimento degno di un vero esterno, e piazza poi il parziale di 8-0 che fissa il punteggio sul 21-29 al 13′. Sono Sandri, con due schiacciate, Bowers e Wojciechowski a dare il “la” alla prima fuga torinese; Crow prova a rintuzzare, la Manital risponde con un altro parziale, questo di 9-0, frutto di una tripla di Baldasso e 6 punti di uno strepitoso Bowers. Forlì si affida a Crow, ma le due squadre vanno al riposo lungo sul 32-40.
Al rientro in campo la Manital sembra poter controllare, Mancinelli e Bowers tengono il punteggio sul 38-47 finchè la partita non si infiamma: la panchina di coach Galli si vede fischiare tecnico, lo stesso allenatore protesta e la punizione per lui è la medesima. Gergati dalla lunetta porta il punteggio sul 40-51 con 4 tiri liberi, ma il PalaCredito si accende e trascina i biancorossi al parziale di 10-0 frutto delle triple di Sergio e Ferguson e delle conclusioni dello stesso Ferguson e di Saccaggi: le due squadre vanno all’ultimo riposo sul 50-51.
Ma nel momento di maggior difficoltà, la solidità di squadra tanto cercata da coach Pillastrini si concretizza all’improvviso: la difesa stringe i denti e blocca i “rifornimenti” per Cain, le percentuali al tiro di Forlì si abbassano e nonostante una pessima prova gialloblù dall’arco (2/17 fino a quel momento per il 12%), Torino non perde il controllo della partita. Bowers trova due triple che ridanno fiato all’attacco Manital, Mancinelli attira le attenzioni della difesa forlivese segnando da sotto e dando assist ai compagni, Evangelisti e Amoroso sono freddi dalla lunetta e in men che non si dica il parziale di 9-0 porta il punteggio dal 59-58 al 59-67.
Partita finita, vetta conquistata. con una grande prestazione difensiva la Manital raggiunge il primo posto in coabitazione con Trento e Capo d’Orlando. Il sogno torinese continua.
CREDITO ROMAGNA FORLÌ-MANITAL PMS TORINO 63-70
(16-16, 32-40, 50-51)
FORLÌ: Basile, Cain 21 (15 rimb), Mascherpa ne, Ravaioli ne, Crow 11, Ferguson 16, Saccaggi 10, Battistini ne, Biantonio, Sergio 5. All. Galli.
TORINO: Mancinelli 14 (11 rimb, 24 val), Evangelisti 9, Baldasso 3, Sandri 4, Amoroso 6, Mascolo ne, Wojciechowski 7, Bowers 18 (24 val), Gergati 9, Bianchi ne. All. Pillastrini. Ass. Comazzi, Canella.
ARBITRI: Paolo Cherbaucich, Marco Scudieri, Alessandro Loscalzo.
Tatiana Zarik
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