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Basket: La PMS torna da Rimini. In Coppa Italia entrambe le squadre si fermano in semifinale

Creato il 08 marzo 2015 da Sportduepuntozero

coppTermina con un giorno di anticipo l’avventura in Coppa Italia della PMS, costretta a lasciare Rimini con entrambe le squadre, quella maschile e quella femminile, sconfitte in semifinale.

La Manital di coach Bechi parte bene al primo turno, sconfiggendo Ravenna 74-53 mettendo in campo una grande prestazione di squadra. In semifinale l’attendeva la capolista di A2 Gold Tezenis Verona e anche se Mancinelli e compagni sapevano che sarebbe stata tutt’altra partita nessuno si sarebbe immaginato il triste epilogo. Gli scaligeri, infatti, si impongono sui gialloblù per 95-78, al termine di un match molto contestato dalla tifoseria torinese e riassumibile in 2 fasi molto diverse. I primi 2 quarti, estremamente equilibrati, in cui la PMS è stata avanti (seppur di poche lunghezze) per la maggior parte del tempo e le ultime 2 frazioni, in cui a penalizzare ancor di più la scarsa fluidità dell’attacco torinese e le solite leggerezze nella metà campo difensiva, si sono aggiunte alcune decisioni arbitrali piuttosto discutibili che hanno portato la prematura uscita dal campo di Mancinelli e Rosselli e un totale di 5 falli tecnici.

Le ragazze di coach Petrachi, invece, dovevano affrontare Ferrara in semifinale e, al termine di un match combattuto fino alla fine, sono state costrette a lasciare il torneo con un’amara sconfitta di soli 2 punti(57-55).

CRONACA VERONA – PMS TORINO

maschi
E’ una tripla di Ndoja ad aprire la semifinale del girone B, ma i gialloblù non si lasciano intimorire e con le abili giocate in attacco di Fantoni, Mancinelli e Lewis e l’alta intensità in difesa riescono subito a portarsi avanti. Monroe e Ndoja si confermano grosse gatte da pelare per la retroguardia torinese ma 2 canestri di Fantoni e capitan Rosselli chiudono il quarto sul 24-25.

Il secondo parziale procede in equilibrio e le triple di Gergati e Miller tentano di far scappare la Manital. Un tecnico a Mancinelli riapre la partita ma i gialloblù riescono ad andare all’intervallo sopra di 5 (42-47).

Al ritorno dalla pausa lunga l’atmosfera si fa più tesa. I veronesi piazzano un break importante di 10-2 e si portano avanti. Bechi è costretto al time out e Giachetti trascina la squadra di nuovo in parità. Le triple di De Nicolao e Ndoja, unite al tecnico fischiato a Bruttini e al 5 fallo di Mancinelli, chiudono il terzo quarto 72-63.

Negli ultimi 10 minuti la situazione si fa ancora più grottesca. I falli chiamati alla formazione torinese si sprecano e la tensione si alza ancora di più. La Manital riesce comunque a rimanere a contatto grazie alla tenacia di capitan Rosselli e di Gergati. Quando, però, pure il capitano è costretto ad uscire dal campo per il quinto fallo e alla panchina torinese viene fischiato l’ennesimo tecnico, non c’è più niente da fare. La Tezenis ne approfitta e si porta sul +15 e il match si può chiaramente definire concluso.

CRONACA FERRARA – PIRAMIS TORINO

femmine
Il match si apre con un canestro delle ragazze di coach Iurlaro che si portano subito avanti. Le biancostellate faticano a bucare la retina ma il trio Puliti-Di Giacomo-Riccardi trascinano le compagne alla rimonta e il parziale si chiade 13-12.

Nel secondo parziale Coen e compagne prendono le misure e si portano in vantaggio ma ogni tentativo di fuggita viene prontamente ricacciato indietro dalle emiliane e alla pausa lunga la Piramis è sopra solo di 3 punti (25-28).

Al ritorno dagli spogliatoi le torinesi sono ancora più concentrate e grazie alle triple di Puliti e alla concretezza offensiva di Riccardi si portano sul massimo vantaggio di 10 punti. Le avversarie non si arrenadano e, anzi, nell’ultimo periodo tirano fuori tutta la grinta e l’orgoglio e riescono a raggiungere la Fixi Piramis che non riesce più a trovare la via del canestro (soli 4 punti negli ultimi ). A2” dalla fine Ferrara è sopra di 2 e Quarta tenta il miracolo da metà campo; l’arbitro ravvisa il fallo prima del tiro, ma Torino non è in bonus e il sogno si infrange.


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